LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO@Teatro Pavarotti di Modena: l’eleganza e la magia di una storia d’amore secolare

La Bella Addormentata nel Bosco, in scena al Teatro Pavarotti di Modena in occasione della rassegna 2015/2016 di Modena Danza il 16 marzo 2016 alle ore 21.00, rappresenta  la perfetta trasposizione in scena dell’idea della fusione musica-sinfonica-danza.

Attraverso il racconto di Perrault dedicato alla fiaba della Principessa Aurora, prediletta delle fate e maledetta dalla maga Carabosse, rivive il raffinato ballet-féerie storico del coreografo francese Petipa sulle musiche del grande compositore russo Cajkovskij, che celebra la grande tradizione di danza classica tardo-ottocentesca nella sua tecnica più raffinata.

La coreografia tradizionale incanta lo spettatore che segue rapito la storia della principessa per tre ore, attraverso tre atti e un’apoteosi, grazie anche alle scenografie e ai costumi che rievocano lo splendore e l’eleganza dei Teatri Imperiali russi.  Il Balletto dell’Opera di Kiev rappresenta una delle compagnie più importanti dal punto di vista storico nel panorama europeo, attivo sin dal 1867, già apprezzato dai parigini che danno impulso alle tournée in Europa, Stati Uniti e Asia, presentando un repertorio d’eccellenza tanto nella danza classica che in quella moderna.

La compagnia è diretta da Aniko Rehviasvili, laureata in Coreografia all’Istituto di Cultura di Kiev (1990), insignita del titolo di Artista del Popolo dell’Ucraina, già autrice di numerose coreografie come Daphnis e Chloé di Maurice Ravel o Valzer Viennese su Musica di Johann Strauss.

Nel Prologo

All’inizio della rappresentazione lo spettatore è partecipe del momento gioioso che vede la nascita della principessa Aurora alla corte del re Florestano e della sua Regina, che organizzano una grande festa di corte invitando numerose fate in occasione del lieto evento. La Fata protagonista di questo segmento è al madrina della principessa, la Fata Lillà, che si contrappone alla furiosa maga Carabosse, che non invitata alla Festa maledice la principessina. Le variazioni classiche delle fate sono dal punto di vista tecnico il segmento più coinvolgente del prologo, che culmina nell’allontanamento della malvagia Carabosse per opera della Fata Lillà che riesce ad attenuarne la profezia. La principessa si pungerà con un fuso e cadrà in un sonno profondo ma potrà essere risvegliata dal bacio di un principe.

Nel Primo Atto

Giunge il sedicesimo compleanno di Aurora, quattro principi sono presenti a corte per chiedere la mano della principessa. L’adagio della rosa che vede Aurora in Attitude all’inizio di questo primo atto è il momento cardine di questa sezione. Nonostante le precauzioni per evitare la presenza di fusi  che possano determinare il compimento della maledizione, quattro tessitrici si presentano e rischiano la vita. Non saranno loro tuttavia la minaccia per la principessa, che si punge con un fuso donato da una vecchia signora che approfitta della distrazione generale . Si tratta della malvagia Carabosse che realizza così il suo intento. Il tempo si congela.

Nel Secondo Atto

Passano cento anni. La Fata dei Lillà compare davanti al principe Desiré, impegnato in una battuta di caccia e gli mostra la principessa Aurora addormentata. Sarà lei ad accompagnarlo su una barca magica verso il regno addormentato. La malvagia Carabosse veglia ma non riesce a impedire al principe di raggiungere Aurora, baciarla e così sottrarla al sortilegio. Tutta la corte torna alla vita e il principe chiede la mano della Bella al re. Le pose dei due innamorati in preparazione dello sposalizio costituiscono il momento più intenso di questo segmento.

Nel Terzo Atto

Il divertissment finale vede l’arrivo per le nozze degli innamorati di molte figure delle fiabe di Perrault (Cappuccetto Rosso e il Gatto con gli Stivali per citarne solo alcune) e il rientro in scena delle fiabe. Il passo a due dell’Uccellino Blu e di Florina è uno dei momenti di virtuosismo tecnico che più colpiscono gli spettatori.

Infine l’Apoteosi

La festa finale vede il trionfo della Fata dei Lillà, che benedice la giovane coppia su cui ha vegliato. Con la sua partenza sulla barca magica riassume in se tutti gli elementi positivi della fiaba e rappresenta la figura ideale di commiato dalla scena incantata del regno della Bella Addormentata.

Un finale degno delle fiabe a lieto fine più amate dal pubblico occidentale per uno spettacolo che celebra la grande tradizione classica in danza e musica con l’ausilio della magia della fiabe che hanno caratterizzato la Storia occidentale da secoli.


Note stampa

Va in scena La Bella Addormentata nel Bosco del Balletto dell’Opera di Kiev il 16/03/2016 alle ore 21.00 Parte della Rassegna Modena Danza 2015/2016 del Teatro Pavarotti

Lo spettacolo

Il titolo è uno dei frutti più amati della collaborazione Petipa- ÄŒajkovskij, coppia mitica dei tempi d’oro del balletto russo. Messo in scena nel 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e tratto dalla nota favola di Perrault, La bella addormentata è la quintessenza del balletto classico ottocentesco e un caso esemplare di accordo fra danza e musica.

Info

BALLETTO DELL’OPERA DI KIEV (Ucraina)

La bella addormentata

Balletto in tre atti con un prologo e un’apoteosi

Coreografia Marius Petipa

(con frammenti coreografici di Fiodor Lopukhov e Jurij Grigorovicˇ)

Libretto Ivan Vsevolozˇskij e Marius Petipa

basato sulla fiaba di Charles Perrault

Musica Pëtr Il'ič ÄŒajkovskij

Scene e costumi Maria Levitzkaia

 

Durata dello spettacolo:

3 ore compresi due intervalli

 

Riferimenti:

Balletto dell’Opera di Kiev

 

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