IN VIAGGIO: Identità tra standby e scoperta al Teatro Elettra

Sicuramente tra i teatri più piccoli di Roma, il Teatro Elettra è seminascosto in una delle stradine che si srotolano intorno al Colosseo. Quando si entra in sala si ha l’impressione di essere accolti nell’intimità di un spettacolo per pochi invitati scelti. Il palcoscenico è tanto vicino che sentiamo chiaramente il respiro della danzatrici sulla scena, il che accentua il sapore laboratoriale dello spettacolo, come se assistessimo rispettosamente alle prove di “IN VIAGGIO”, diretto da Federica de Francesco e interpretato dalla coreografa insieme alla danzatrice Martina Belloni  (BIGLIETTO RIDOTTO PRENOTANDO COME LETTORI DI GUFETTO : TEL: 3493307191).

Ci sono tanti tipi di viaggi, viaggi per scoprire un paese, viaggi per ricominciare da capo, viaggi per non ritornare. Che viaggio è quello presentato dalla Kinnon Performing Dance? A doverne trarre un piccolo quadro verrebbe da usare per prima cosa tre pennellate: giovane, moderno, essenziale.

Lo spettacolo inizia con i preparativi della partenza, la scelta cade su un oggetto simbolo di questa fase, un’ampia borsa naturalmente. Ma l’aspetto curioso, poiché assolutamente credibile, è come le due giovani riempiono le borse, ovvero in modo completamente differente l’una dall’altra. Le due si muovono a volte specularmente, a volte in contrasto sullo spazio scenico, e, nonostante la similarità anche di costumi di scena, incidono fin da subito l’individualità del proprio personaggio attraverso la scelta di quali oggetti porteranno con sé per partire: un foulard? Una gonna? Un pacchetto di fazzoletti?

Di solito quando pensiamo a “un viaggio” è più facile venga in mente cosa di nuovo andiamo a cercare, piuttosto che quanto di quello che siamo scegliamo di portare con noi. Le donne mettono qualcosa delle loro vite in borsa, e al suono disturbato di un annuncio della stazione del treno, partono. Ma ecco, anche quanto contenuto nel piccolo bagaglio, viene abbandonato, o per meglio dire, messo in pausa.

Proprio davanti a noi, le due giovani viaggiatrici allungano le braccia e lasciano cadere le due borse davanti alla prima fila, fuori dal loro spazio. Qui inizia la loro esplorazione, in ascolto della novità di stare altrove, e, sembrerebbe, anche la novità di star sole. Come in un viaggio di due donne molto giovani (età richiamata anche dalla scelta musicale, che va da Aubrì a Lana del Rey) che si incontrano in mezzo alla loro eletta solitudine, giocando insieme e offrendosi spunti per scoprirsi attraverso diversi oggetti e capi d’abbigliamento.

A volte il filo della storia è esile, ma anche in questo caso, la storia mantiene la sua ragion d’essere per il dialogo incalzante tra le due protagoniste.


Note stampa

Gufetto torna al Teatro Elettra per lo spettacolo IN VIAGGIO, della Compagnia Kannon, in scena dal 17 al 20 dicembre in uno spettacolo di Teatro danza

Week end di danza al Teatro Elettra dal 17 al 20 dicembre con la Compagnia “Kannon”. In scena “In viaggio”, uno spettacolo di danza di e con Federica De Francesco, che si sviluppa attorno al tema centrale del ritrovamento del sé. Ogni essere umano quando giunge ad una svolta cruciale nella propria vita sente dapprima la chiusura di un ciclo con il relativo distacco da tutto ciò che ormai è passato ed un vuoto, ricco di emozioni contrastanti, prima dell'inizio del nuovo.

Le danzatrici in scena, amiche, complici e complementari, interpretano “il loro viaggio”. Non è semplicemente partire e visitare luoghi nuovi ma anche la decisione profonda di dimenticarsi di tutto ciò che era intorno a loro fino a quel momento, assaporare il presente, sperimentare, investigare, perdersi nel profondo, attraversarlo per poi rinascere e di partire. Il viaggio è dunque simbolico. “Il viaggio: un partire da me, un infinito di distanze infinite e un arrivare a me.” “Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre.” (Jostein Gaarder). Le danzatrici si ripropongono di percorrere attraverso il movimento l'evoluzione del simbolismo legato al tema del viaggio al di fuori e dentro di sé.

La Compagnia Kannon

La compagnia nasce per volontà di Federica De Francesco di creare un gruppo di danzatrici soliste in grado di collaborare attivamente ai progetti.
KANNON è una parola giapponese che significa "Percettore dei Suoni del Mondo". 
Il progetto artistico KANNON Performing Dance nasce da un'idea di Federica De Francesco. 
La compagnia ha esordito a Roma nell'ottobre 2014 portando in scena lo spettacolo "Sotto una cupola di stelle – omaggio a Margherita Hack".
Attualmente sta lavorando alla nuova produzione "In viaggio".

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