Di angeli, di dei, di uomini: Duplicità  e mistero tra mitologia e umanità @Teatro Tor Bella Monaca di Roma

Il 28 Giugno, a concludere la rassegna di Danza Contemporanea del Teatro Tor Bella Monaca, è un coreografo di origine italiana ma di adozione tedesca: Alessio Trevisani, l’attuale direttore artistico del Leipziger Tanztheater.

Lo spettacolo si intitola “Di angeli, di dei, di uomini” e nasce, come spiega il coreografo stesso, dal concetto filosofico che sottende le metamorfosi di Ovidio, introducendo così un lavoro drammaturgico sul mito e più nello specifico sulla traslazione dall’umano al divino, dal corporeo all’incorporeo.

La scena inizia con un grande numero di melograni sparsi sul palco. Nel silenzio entra un danzatore, poi gli altri lo raggiungono, ognuno con un linguaggio personale, ricco di corporeità e consapevolezza simbolica.

Un’atmosfera mistica avvolge le scene successive, in cui è possibile notare una ricerca coreografica basata sulla duplicità e sulla scoperta dell’uomo, visto come inestimabile fonte di conoscenza umana e non. Tutto è reso esplicito dall’utilizzo di oggetti, suoni ed immagini che rimandano a storie della mitologia: soli, duetti e piccoli gruppi ci portano al mito di Venere e Marte, di Orfeo ed Euridice e alle scene dei centauri.

Più si va avanti è più ci si addentra nel mistero del mito, in cui vizi, sentimenti, aspirazioni e doti degli dei si confondono alle caratteristiche umane. La sensazione è quella di non riconoscere quel passaggio didascalico del racconto degli dei e la presenza scenica di danzatori e cioè di esseri umani. Sono presenti richiami alla natura dell’essere, come la voce di un neonato e richiami alle più varie condizioni umane legate all’amore, all’odio, alla violenza alla morte, all’armonia, alla paura, alla pace e alla guerra. I danzatori si fanno vittime e carnefici del loro destino, un temporale sopraggiunge e una figura esterna passa con una fiaccola tra la platea.

Lo spettacolo si conclude con una danza corale in cui l’ensemble sembra aver trovato, attraverso la danza, quel senso di pace e di unione tra corpo e cultura, tra mito e umanità.

Alessio Trevisani e i suoi danzatori, con questo spettacolo ci hanno immerso in una tematica complessa e ricca che loro stessi hanno e continuano a sviluppare nel lavoro di compagnia al teatro stabile di Lipsia.

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