CUL DE SAC di Kor'sia @ Teatro Pavarotti – il monito grigio del conformismo banale contemporaneo

Il Maggio 2017 di Modena Danza ha portato sul palco del Pavarotti martedì 16 Maggio la compagnia di danza contemporanea Kor'sia, con il progetto Cul de Sac, prima italiana ispirata alle opere dello sculture Juan Muñoz. Uno spettacolo che già dall'anteprima non perde occasione di spiazzare e inquietare lo spettatore, imponendogli da subito un universo vuoto in cui solo il grigio di uomini e donne indistinguibili nei tratti o nei costumi è il vero protagonista.

Pochissimi elementi in scena, l'evocatività é massima del tempo tra le due guerre mondiali, una Belle époque che a tutti noi in sala pare improvvisamente attuale e non storica, coinvolti dal suono delle sirene, dalle trombe, dalle canzoni struggenti di madri in spagnolo che piangono figli e amori forse persi per sempre a causa della guerra.

Tutta la dinamica dei danzatori allerta lo spettatore sull'isolamento nella società contemporanea di chi si comporta in maniera non standardizzata, omologata o superficiale. C'è un lavoratore o lavoratrice con un cartello in sciopero ignorato da colleghe e colleghi, c'è una coppia eterosessuale che tenta di vivere il proprio amore ma viene continuamente ostacolata da altri e altre che si mettono in mezzo senza una ragione, c'è la coppia omosessuale che appena tenta un gesto di tenerezza viene derisa con scherno, e ancora la famiglia che non parla ma é attenta a imitare ciò che vede in televisione.
Tutto é grigio, di gioioso c'è davvero poco, eppure qualcosa nell'animo dei danzatori li porta ad avvicinarsi, a interrogarsi, a risvegliarsi alla ricerca di Bellezza, Gioia, Colore, Vita, Libertà, Giustizia. Man mano che i quadri scultorei danzati – futuristiche nella rapidità – si susseguono in un vortice che da spirale avvitata in solitaria diventa movimento a spirale corale che risveglia tutto il contesto sociale.

Una rivoluzione che nasce nell'intimità del singolo ma diventa nazionale nell'unione di cuori simili che nonostante tutto si cercano, resistono, si uniscono. E il trionfo della scena finale a sketch con il sorriso che avrebbe amato Charlie Chaplin ci suggerisce che era tutto un film. Possiamo svegliarci, cambiare copione, il faro in sala non cercava i danzatori ma gli spettatori per illuminare colui o colei che saprà dire "The end".

La nostra attualità non può essere la mera ripetizione della Banalità del Male di Hannah Arendt. Le giovani generazioni – ragazze e ragazzi – non ci stanno. E neanche chi scrive. Il monito per Modena ha funzionato, perché ci siamo alzati tutti in piedi e a lungo abbiamo applaudito questa scomoda ma vera coreografia sociale, questa compagnia forte e coraggiosa che ha messo in scena una partita in danza per ricordarci per cosa dobbiamo restare vigili e uniti.

Uno spettacolo, una lotta, una passione, il proprio Amore…qualunque sia la ragione Cul de Sac ne vale proprio la pena: seguiremo con piacere i progetti di Kor'sia, questa giovane compagnia nata nel 2012 a Napoli. Fantastiche e Fantastici.

 

Info:
CUL DE SAC di Kor'sia
Martedì 16.05.17 ORE 21.00

Prima italiana della coreografia ideata da Mattia Russo e Antonio de Rosa in collaborazione con gli interpreti.

Danzatori: Mattia Russo, Antonio de Rosa,Astrid Elisabeth Bramming, Mar Aguilo, Agnes Lopez Rio (gli accenti sono da rivedere, Alejandro Moya, Iris Borràs.

Drammaturgia: Maria Velasco

Musica: Arvo Pat e autori vari

Composizione musicale: Marco Palazzo

Scenografia:Monica Borromello

Luci:Luis Martinez

Costumi:Kor'sia e Carmen Granel

Voce femminile: Patricia Rezai

Voce maschile: Agustin Aguilo

Tecnico: Rosa Ana Garcia Lara

Produzione: Gabriel Blanco (spectare)

Rassegna: MODENA DANZA 2017

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