YVES MONTAND UN ITALIANO A PARIGI @ Teatro della Cometa: la vita di un grande chansonnier

Dal 22 febbraio al 19 marzo va in scena al Teatro della Cometa YVES MONTAND UN ITALIANO A PARIGI, recital in due tempi di e con Gennaro Cannavacciuolo, accompagnato dal quartetto formato da Dario Pierini al pianoforte, Andrea Tardioli al clarino e al sax, Flavia Ostini al contrabbasso e Antonio Donatone alla batteria.

All’inizio dello spettacolo si intravede, dietro a un telo, l’orchestra illuminata da una tenue luce blu e, su questo romantico sfondo, compare, agile ed elegante, Gennaro Cannavacciuolo/Yves Montand, cantando “Je suis venu à pied”. Le luci realizzano dei begli effetti, cambiando spesso colore e lasciando talvolta visibile solo la silhouette dell’attore.

Alternando tra la terza e la prima persona, Cannavacciuolo narra e interpreta la biografia di Ivo Livi, mettendo in risalto gli episodi più significativi della sua vita. A Marsiglia, dove la sua famiglia era emigrata dalla Toscana, durante gli anni del fascismo, Yves Montand (il cui nome d’arte deriva dal richiamo di sua madre «Ivo, monta!») fece il suo debutto al Teatro Alcatraz. Trasferitosi a Parigi negli anni ’40 fa da spalla a Edith Piaf, con cui ebbe la sua prima importante storia d’amore. Successivamente ci vengono raccontati l’incontro e il matrimonio con Simone Signoret, gli anni del grande successo nella capitale francese e lo sbarco negli Stati Uniti, dove si esibirà a Broadway e al Metropolitan Opera House di New York e dove, durante le riprese del film “Facciamo l’amore”, nel 1960, si ritroverà coinvolto in un appassionato flirt con la coprotagonista Marilyn Monroe.  

Tra vari cambi d’abiti, il performer canta diversi celebri brani, tra cui “La vie en rose”, “Non, je ne regrette rien”, “Sous le ciel de Paris”, “C’est si bon”, “Les feuilles mortes”. Yves Montand, sostenitore fin dagli anni giovanili delle idee comuniste, si distaccò completamente da questa visione del mondo nel ’68, in occasione dell’invasione sovietica di Praga. Cannavacciuolo attraversa le diverse fasi della sua carriera e della sua vita in modo brillante e coinvolgente. Sul palco pochi oggetti suggeriscono le ambientazioni e fanno da cornice alle sue esibizioni e all’ottimo accompagnamento del quartetto di musicisti. Uno spettacolo accattivante, che trascina nelle vicende pubbliche e private del grande chansonnier, facendo rivivere anche alcune fondamentali tappe della storia del Novecento.

Info:
Recital in due tempi con quartetto, pianoforte, contrabbasso, batteria e sax contralto
di e con Gennaro Cannavacciuolo
pianoforte Dario Pierini, clarino-sax Andrea Tardioli, contrabbasso Flavia Ostini, batteria Antonio Donatone

regia Gennaro Cannavacciuolo 
aiuto regia Valeria D’Orazio
coreografie Roberto Croce
scene Eva Sgrò
luci Michele Lavanga
foto Marco Salvadori
fonica Alfonso D’Emilio
voci registrate Patrizia Loreti e Marco Mete
arrangiamenti Dario Pierini e Andrea Tardioli
produzione Elsinor, Milano

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