Trio Fresu-Bojan z.-Petrelli aprono i “CONCERTI NEL PARCO”

Nel vivace contesto della Casa del Jazz di Roma in via di Porta Ardeatina 55, circondato dalle suggestive Mura Aureliane e ormai riconosciuto come uno dei più autorevoli centri europei e internazionali nel mondo del jazz, giovedì 7 luglio hanno aperto la rassegna dei “Concerti nel parco 2016” il trio straordinario composto da Paolo Fresu, Bojan Zulfikarpasic e Gianluca Petrella.

A volte mi sono chiesto per quale motivo il logo della Casa del Jazz taglia tutta la metà superiore della parola “Casa”, certo dando più importanza al “Jazz” posto al centro, ma non solo… nell’ambito del concerto alcune risposte estemporanee come il jazz stesso sono scaturite dal contesto “felliniano” che si è creato, come ha avuto modo di descrivere lo stesso ironico Fresu (nella foto a sinistra .

La Casa del Jazz è un luogo dove si è sì a casa, ma senza confini, una casa aperta come fosse priva di tetto, come nella natura del jazz di essere aperto alle interpretazioni e all’ascolto; è una casa condivisa con musicisti di altre nazioni, come il pianista serbo Bojan Z che qui ha potuto presentarsi venendo da lontano, perdendo il bagaglio e la partitura, e quindi vestendosi casual e preparandosi per un concerto che, come se non bastasse, sarà costretto a condividere con la caciara che arrivava dal retropalco da non si sa quale locale adiacente, e pazientemente sopportare, sorriderne e provare a entrarci persino in sintonia improvvisata.

Non ultima considerazione, il riscatto di essere una casa sottratta alla mafia, che memore di tutte le vittime per mafia della storia di questo paese non taglia la parola “casa” del logo per rappresentare un paese mutilo, ma perché i confini di quella casa si estendono per dedica anche a coloro che hanno combattuto per questi spazi dandoli in consegna a noi che grazie a loro possiamo abitarli.

Dunque in questa Casa d’eccezione cominciano i “CONCERTI NEL PARCO 2016” con lo stile, le sonorità e la fantasia di tre musicisti di gran classe, capaci di ammaliare qualunque pubblico con architetture musicali di una bellezza affascinante ma alla portata di tutti, senza ricerca di alcuna vertigine virtuosistica, ma con la purezza d’intenti musicali della semplice ricerca della bellezza sonora.
Con questo non si sono di certo fatti mancare alcune libertà avanguardistiche; in particolar modo la scelta di suonare ciascuno il proprio strumento non esclusivamente nel modo in cui è stato ideato, ma, soprattutto per la mancanza di una batteria, hanno dato sfogo alla libera percussione degli strumenti amplificandola e facendola riecheggiare con gli effetti elettronici dando vita ad una serie di suoni originali, quali lo sfiato del trombone di Petrella (nella foto a destra), un anello al dito percosso sull’ottone del flicorno di Fresu, e le molte possibilità di percussione che dà il pianoforte, dalla cassa alle corde, in un utilizzo di questo strumento che sta prendendo sempre più piede e di cui qualcuno ne ha fatta una vera tecnica musicale.

Le musiche, per lo più composte dal genio di Bojan Z, erano molto supportate dall’elettronica, dalle sonorità magmatiche, a volte di suoni che sembravano esser percepiti dal fondale melmoso del Tevere, coronate da assoli spensierati, e per finire il “Fellini” di Fresu, – omaggio alla lentezza- in un mondo che ha creato gli strumenti per la velocità ma a discapito di una qualità della vita di cui si sente tanto la mancanza, sono stati tutti pezzi molto coerenti tra loro e che hanno creato un atmosfera onirica davvero speciale.

 

Prossimamente alla CASA DEL JAZZ

23 LUGLIO:
Amore che vieni, amore che vai
 un nuovo progetto-omaggio a Fabrizio de Andrè dedicato alle donne delle sue canzoni ma non solo, da parte di un gruppo di musicisti di grande talento e spessore artistico: CRISTINA DONA’, RITA MARCOTULLI, ENZO PIETROPAOLI, FABRIZIO BOSSO e JAVIER GIROTTO.

24 LUGLIO:
PEPPE SERVILLO & SOLIS STRING QUARTET e il loro nuovo progetto Presentimento.
 Da Gil a Viviani, da E. A. Mario a Cioffi/Pisano, da Scalinatella a Mmiez'o grano, la lista di autori e canzoni si inseguono e si incastrano con rigore regalando uno spettacolo a 360° che tocca musica, teatro e … cuore! 

28 LUGLIO:
Volcan Trio
un potente e irruento super trio latin jazz formato da GONZALO RUBALCABA, ARMANDO GOLA, HORACIO “el negro” HERNANDEZ. È una band di prodigiosi musicisti legati da una grande amicizia ognuno dotato di un vastissimo bagaglio musicale. Gonzalo Rubalcaba, eccezionale pianista, nato nel 1963 nell'Avana post-rivoluzionaria, è diventato una vera icona del mondo jazz moderno.

2 AGOSTO:
RICCARDO FASSI – TANKIO BAND plays the music of FRANK ZAPPA special guest ANTONELLO SALIS
Uno dei progetti più interessanti su Frank Zappa, tra i tanti realizzati dalla scomparsa del genio di Baltimora.

3 AGOSTO:
a VILLA ADA con ARISA che torna a Roma dopo due anni di assenza con il live Voce d’Estate
 Nei suoi cinque album Arisa ha parlato di amori, felici e infelici, dolore, sincerità, bizzarri tradimenti, democrazia, pace, condominii, Terra e Cielo. Per Arisa è importante che nelle sue canzoni ci sia sempre un messaggio: “Vorrei essere testimone di un vissuto che possa arricchire la vita degli altri. Sono sempre più convinta che l'arte sia l'unico mezzo per cambiare il mondo.”

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