CAGLIARI: SON LUCE E OMBRA @ Significante 2020, gli scrittori vanno a teatro

L'associazione culturale Tra Parole e Musica – Casa di suoni e racconti riapre la rassegna Significante 2020 – Umbras, interrotta a Marzo a causa dell'emergenza Covid-19. La rassegna inserita in un più ampio progetto di valorizzazione della letteratura sarda del passato e del presente, giunge al suo secondo appuntamento post-lockdown ( ottavo in cartellone ), riportando in scena e in musica l'opera del poeta- scrittore contemporaneo Eliano Cau dal titolo :“ Son luce e ombra” edita dalla casa editrice Condaghes nel 2016. 

Andrea Congia porta in scena Eliano Cau, in scena Marco Secchi 

Lo spettacolo si apre con un'ouverture” che Andrea Congia, chitarra solista dello spettacolo, ideatore e direttore artistico della rassegna ( quest'anno alla tredicesima edizione), rivolge al pubblico in sala: qualche minuto dedicato a ricordarci dove erano rimasti e come e da dove ripartiranno. Oggi si salpa con Eliano Cau e la sua opera "Son luce e ombra". Un romanzo ambientato nella Sardegna del XVIII secolo che ha come protagonisti principali due padri gesuiti impegnati in una missioni di guarigione e di evangelizzazione delle genti che percorrerà le strade più oscure e tortuose dell'animo umano e dell'isola. 

L'autore del romanzo è presente in platea, come promesso.

Le luci si abbassano e dal fondo della sala, curvo e strisciante, compare l'attore Marco Secchi. Si avvia verso la scena con il respiro pesante, vestito e incappucciato come i padri gesuiti del XVIII secolo che dovrà interpretare. Si scoprirà il volto solo quando arriverà sul palco per mostrarci un viso bendato per metà, così come bendati saranno i piedi quasi a nascondere e curare le piaghe di lunghi viaggi. 

SON LUCE E OMBRA: un accompagnamento che diventa improvvisazione

La chitarra di Andrea Congia sospira mentre accompagna e accoglie l'arrivo di questo personaggio bifronte che offre allo spettatore un profilo diverso a seconda del prete che dovrà interpretare. La parte del viso bendata per il gesuita più severo, la parte libera dalle bende per il gesuita più mite e comprensivo. Un leggìo per poggiare i dialoghi degli altri personaggi che incontreremo e le luci appoggiate al suolo pronte ad offrire coreografie monocromatiche, sono gli unici elementi scenici. Sulla sinistra, quasi sul finire del palco, il musicista e compositore Congia sta seduto su una semplice cassetta di legno con una chitarra classica e il synth. Non si tratta solo di un accompagnamento musicale, come la posizione farebbe desumere, ma di un dialogo attento con il testo che sembra ancora più puntuale e autentico perché  travestito da improvvisazione. E' improvvisazione figlia di un movimento, di una frase, di uno sguardo dell'attore. Sono suoni, accenni di melodie che facilitano la catarsi e la commozione. 

Significante: il messaggio di Congia

Ma è solo un assaggio, un'anteprima di un messaggio che siamo invitati a cogliere soprattutto quando riprenderemo in mano l'opera e sfogliandola ci faremo raccontare la nostra e la sua identità così come afferma il direttore artistico Andrea Congia:

 “(…) noi pensiamo che questo Significante, questo piano sonoro sia più che altro un'esca per tirare fuori i significati che le persone immaginano dentro se stesse, nel loro vissuto, nei loro ricordi, nel loro immaginario. Insomma Significante è un invito a creare insieme attraverso l'amo che noi lanciamo e la risposta che le persone danno.”

La sala al completo, nel rispetto del distanziamento e delle norme anti-covid, riserva applausi scroscianti e l'autore del romanzo interviene a fine spettacolo per complimentarsi, visibilmente commosso ed emozionato, con l'attore Marco Secchi e l'associazione capitanata da Andrea Congia che ha organizzato l'evento nello spazio culturale Hermaea, Via Santa Maria Chiara, Pirri ma che offre performance itineranti e replicabili ovunque. 

Significante: Congia, presentare i sardi ai sardi, i sardi al mondo

Ma qual è l'obiettivo? Andrea Congia risponde ai nostri interrogativi: “ Noi diciamo sempre che il nostro scopo e la nostra missione di contenuto è proprio quella di presentare i sardi ai sardi, i sardi al mondo e ricordare ai sardi che c'è un mondo al quale bisogna presentarsi. Per fare questo proponiamo la nostra ottica che è identitaria ma flessibile, elastica, aperta capace di percepire l'invito del nostro tempo contemporaneo. Un invito all'apertura nei confronti di una società multiculturale. Quindi noi presentiamo noi perché non possiamo che essere noi. Gli altri stabiliranno chi sono.”

Un invito alla ricerca, all'ascolto e alla condivisione per ritrovarsi e ritrovare l'Altro. 

ASSOCIAZIONE CULTURALE
TRA PAROLA E MUSICA – CASA DI SUONI E RACCONTI

L’Associazione Culturale Tra Parola e Musica – Casa di Suoni e Racconti nasce nel 2015 in seno al percorso artistico del chitarrista e compositore Andrea Congia e, in particolar modo, della Rassegna di Spettacolo Significante, da lui ideata e diretta sin dal 2008, intorno alla quale viene a formarsi uno strutturato Staff Artistico, Organizzativo, Tecnico e Comunicativo. Confluiscono in essa Professionisti del Teatro, della Musica e in generale del mondo dello Spettacolo e dell’Arte, Organizzatori e Operatori Culturali, Tecnici della Scena, del Suono, delle Luci e del Video, Comunicatori, Addetti Stampa, Fotografi, Grafici, Esperti Web con esperienza pluriennale sviluppata nel corso degli anni attraverso le relazioni intessute nei territori.

In collaborazione con Enti Pubblici e Privati, Istituzioni Scolastiche ed Educative realizza progetti culturali di ampio respiro nell’atto del perseguire Innovazione, Multidisciplinarietà e Interazione, coinvolgendo realtà artistiche e organizzative operanti nel settore e presenti in Sardegna, Italia ed Europa.

Via Roma 30 – 09023 – Monastir (SU)

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