Come promesso abbiamo raggiunto nuovamente Angelo Campolo e Ksenija Martinovic per confrontarci con loro a conclusione dell’esperienza MAL DI PALCO,svoltosi presso Tangram Teatro (media partner di Gufetto) ad ottobre 2016.
Angelo Campolo ha di recente vinto il Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2016 di Udine con I BAMBINI DELLA NOTTE, (da un libro del 2014 scritto da Mariapia Bonanate e da Francesco Bevilacqua). Avevamo sentito entrambi all'inizio dell'esperienza con
Paolo Ferrara (P.F.)- Il vostro bilancio dopo l'esperienza di Mal di Palco?
Angelo Campolo – Io sono personalmente soddisfatto. Mi ero prefisso degli obiettivi rispetto alla messa in scena del monologo. Obiettivi non soltanto artistici, ma anche di contesto. Cercare di capire il senso generale della mia partecipazione a questa rassegna e deveo dire che sono soddisfatto. Ho avuto modo di confrontarmi con un pubblico eterogeneo. Che poi è la cosa più bella quando non hai solo un pubblico settorializzato. Poi la possibilità di mostrare il mio lavoro alla scrittrice dei Bambini della Notte, Mariapia Bonanate, che ha apprezzato e con la quale stiamo proseguendo, insieme adesso, un lavoro di scrittura. E quindi sono grato a Mal di Palco per avermi dato la possibilità di incrociare e di mostrare alla creatrice di questa storia e di far nascere questa collaborazione, che è proseguita nei giorni a Torino, e infatti mi sono fermato di più. Sono anche molto contento di aver visto il lavoro delle mie colleghe. Mi sono piaciute le loro creazioni e sono rimasto piacevolmente sorpreso. Ho visto tre giovani attrici piene di storie da raccontare. Non ho visto tre figure fragili ma tre forze sulla scena, tre storie diverse, tre mondi. Sono stato davvero felice di incontrarle. E poi c’è stato il confronto, la conferma di alcuni artisti importanti come Michele Di Mauro, Saverio La Ruina, Roberto Latini, Silvia Battaglio. Io sono veramente contento di questa esperienza.
Ksenija Martinovic – Innanzitutto la presenza costante di un pubblico numeroso in tutte le serate, comprese le serata fatte da noi “giovani”, è stata veramente preziosa, perché è stato un vero momento di confronto. Tangram Teatro ha fatto davvero un ottimo lavoro e credo che questo sia stato per me un punto molto forte rispetto a tutta la settimana. Anche la possibilità di vedere dei grandi interpreti durante tutta la settimana per me è stato un momento di formazione, grazie anche a questo di dialogo con il pubblico alla fine degli spettacoli. Anche la disponibilità di ogni singolo attore a questi incontri mi hanno fatto riflettere sia sul teatro che sulla recitazione, sia su come si porta e si affronta un testo o dei temi. La parola che potrei scegliere come fulcro di questa ressegna è stata la diversità. Sia negli interpreti noti, Michele Di Mauro, Saverio La Ruina, Roberto Latini, Silvia Battaglio, sia i nostri lavori. Erano tutti lavori molto diversi tra loro. La particolarità di ognuno era l’esigenza, la necessità di raccontare una storia, ognuno in modo diverso.
P.F. – Cosa consigliereste ai giovani che volessero intraprendere la vostra strada?
A.C. – Non credo di essere nella condizione di dare dei consigli, piuttosto sono ancora in quella di doverli ricevere. Più che consigliare posso provare a trasmettere, come un po’ faccio nei miei laboratori, una passione, di trasmettere un rigore nei confronti di questa passione. Non per essere rigorosi in modo fine a se stesso, ma per amare, perché quando ami una cosa te ne vuoi prendere cura. Non riesco a prendermi la responsabilità di consigliare!
K.M. – Sicuramente di non mollare mai e di credere sempre nei propri sogni. Può sembrare una frase un poco banale e poco concreta, però in realtà solo con una determinazione e continuando a credere nel proprio lavoro, piano piano, magari con molta fatica, dei risultati si ottengono. Spesso mi è capitato con i miei lavori di andare con la scenografia presantissima con il treno, di non dormire la notte, di fare tanti cambi… c’è molta fatica anche nelle piccole cose e quando sei lì con tutte le valige pesanti, e magari piove, nella mia testa mi dico: “un giorno tutto questo vedrai che avrà un senso e che troverà una strada”. E poi capita così. Arrivano delle ricompense per le fatiche.
Qui di seguito alcuni link per provare a conoscerli e seguirli:
http://www.associazionedaf.it/site/ è il sito dell’associazione culturale di cui Angelo fa parte.
https://www.facebook.com/Vestimi-bene-e-poi-uccidimi-627186880742294/?fref=ts è la pagina facebook dello spettacolo a cui Ksenjia sta lavorando al momento.
https://www.facebook.com/ksenija.martinovic23?fref=ts questa la sua pagina facebook personale che utilizza per aggiornare sui suoi lavori..