TOSCA, uno dei capolavori del compositore toscano Giacomo Puccini, definita l’“opera romana” per eccellenza, su libretto di Giacosa e Illica, tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou, è stata rappresentata lo scorso venerdì 1° aprile 2022 in uno dei teatri off più particolari della periferia romana, il “Teatro Le Sedie” al Labaro.
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Teatro Le Sedie: 60 sedie accolgono il pubblico del Labaro

La prima sensazione appena si entra nel Teatro Le Sedie è l’orgoglio di quanti, nonostante le innumerevoli difficoltà, si dedicano alla diffusione della cultura in contesti difficili. Ad accogliere il pubblico c’è una platea di sessanta sedie, diverse l’una dall’altra, ma ognuna di esse connotata da una propria identità.
Com’è nato il Teatro le Sedie? Pergolari, lo spunto da Ionesco
Come affermato dal Direttore Artistico Andrea Pergolari, il Teatro Le Sedie è nato nel 2010, prendendo spunto dal drammaturgo francese Eugène Ionesco, ovvero dall’idea di uno spazio aperto ad ogni individualità all’interno di una visione d’insieme.
Ad accoglierci calorosamente è stata Irene Scilipoti dell’Ufficio Stampa, orgogliosa della storia di questo piccolo teatro che promuove iniziative culturali, formative e sociali sui temi del racconto, della scrittura, della lettura e della memoria. Una mnemoteca, un archivio di storie, ricordi e testimonianze orali manifestate mediante il teatro, il cinema, la letteratura e la fotografia.
Musicopaideia: Ferrandino, l’Associazione fra “Musica” e “Paideia”
Fra i presenti anche Sara Ferrandino, pianista e Direttore Artistico dell’Associazione Musicopaideia, che ha promosso l’evento operistico della serata. Con l’entusiasmo di chi mette la propria passione a servizio della cultura, Ferrandino ci ha raccontato come l’idea di denominare l’associazione “Musicopaideia” sia nata dalla sua passione per le materie classiche.
Musica e Paideia, termine quest’ultimo che per gli antichi greci racchiudeva il senso dell’educazione, dello sviluppo della creatività e della diffusione del pensiero libero.
TOSCA al Teatro le Sedie: allestimento semplice ed essenziale

Dopo una breve presentazione della collaborazione tra il Teatro Le Sedie e l’Associazione Musicopaideia, è andata in scena la Tosca di Puccini, con una regia accurata e con un allestimento semplice, ma essenziale, molto concentrato sui simboli, sulla vicenda e sui personaggi. Molto apprezzato dal pubblico il quadro della Maddalena, presente nella prima scena, offerto dalla pittrice Luisa Ciampi appartenente all’Associazione Musicopaideia. Sono stati valutati positivamente anche i costumi molto ricercati dei protagonisti: Tosca, Cavaradossi e Scarpia.
TOSCA: interpretazioni tra eroismo e ferocia
Il cast, nonostante le difficoltà legate agli spazi del palco, è riuscito ad eseguire una delle opere pucciniane più belle e profonde del Grande Maestro lucchese, raccogliendo ampi consensi nel pubblico. Ognuno interpretando il proprio ruolo, è stato capace di rappresentare l’infiammata e serratissima escalation drammatica che caratterizza tutte le scene, segnate al contempo da una potente carica eroica che arriva fino a sfociare in sadica ferocia e da esasperato erotismo che culmina in scene di drammatica persecuzione.
Anna Bruno: una Tosca dalle tante sfumature
Anna Bruno, nel ruolo di Tosca, non rinunciando mai alla rotondità dei suoni e alle sfumature di colore anche nelle parti recitate, con tutta la sua passione, è riuscita a trasferire al pubblico tutto l’amore per il suo Mario, l’odio per il carnefice Scarpia, l’orrore della tortura, la speranza vana in una fuga, la dignità da difendere ad ogni costo fino al suicidio lanciandosi da Castel Sant’Angelo.
Pierini e Nardinocchi in TOSCA: forza e disinvoltura interpretativa
Marcello Pierini, nel ruolo del pittore Mario Cavaradossi, con estrema forza, ha mostrato al pubblico la sua fedeltà alla parola data all’amico Angelotti, l’amore per la sua Tosca, l’odio sprezzante per il carnefice Scarpia, l’eroica ed incrollabile fede politica, difesa con fervida tenacia fino al tragico epilogo delle atroci torture e della condanna a morte.

Angelo Nardinocchi, nel ruolo di Scarpia, con scenica disinvoltura, ha interpretato fedelmente il ruolo di barone sadico, usando espressioni cariche di perfida cattiveria e di inesorabile efferatezza nel manifestare piacere nel torturare le sue vittime e mostrando, in tutta la sua evidenza, il sarcasmo, l’abiezione morale, la malvagità e la prepotenza di un uomo imponente, efferato e beffardo.
TOSCA: Riccardi convince nell’interpretazione
Silvio Riccardi, nel ruolo di sagrestano, è stato davvero una bella scoperta. Ottimo il timbro della voce, sorretto da una buona tecnica e un’interpretazione studiata nei minimi dettagli, molto espressivo anche nella gestualità, Riccardi si è presentato come il petulante sagrestano che mal sopporta la presenza del pittore Mario Cavaradossi e che diventa un servile, timoroso e balbettante collaboratore del Capo della Polizia. Molto apprezzata è stata pure la sua interpretazione nel ruolo del gendarme Sciarrone.
Molto graditi dal pubblico sono stati anche l’accorato Angelotti e il carceriere, entrambi interpretatiti da Cristian Germàn Alderete, così come il viscido Spoletta di Maurizio Ceccarelli, il sergente di Stefano Sarra e il pastore di Elena Nardinocchi.
TOSCA: grande impegno e successo per l’Associazione Musicopaideia
Nonostante la difficoltà di allestire un’opera di tal complessa esecuzione, soprattutto in un piccolo teatro off della periferia romana, va senz’altro riconosciuto il grande impegno di tutti coloro che, a vario titolo, hanno dato il loro importante contributo per la migliore riuscita della Tosca. Il pubblico, infatti, ha mostrato molto apprezzamento con i lunghi applausi al termine della rappresentazione, porgendo lusinghiere congratulazioni ai cantanti, alla pianista Sara Ferrandino e al Direttore Artistico del Teatro.
Molto successo hanno riscosso le arie “Recondita armonia”, “Vissi d’arte” e “E lucevan le stelle”, altrettanto graditi sono stati sia i duetti tra Tosca e Cavaradossi che quelli tra Tosca e Scarpia. Molto emozionanti sono risultate, infine, anche le scene della morte rispettivamente di Scarpia e del pittore Mario Cavaradossi, soprattutto per la struggente passione eroica di Floria Tosca.
Per concludere, è doveroso un sentito ringraziamento al Teatro Le Sedie e all’Associazione Musicopaideia per averci concesso la possibilità di partecipare a questa meravigliosa opera pucciniana, TOSCA, con l’augurio che i principi educativi che ispirano tali associazioni consentano loro di proseguire in questa meravigliosa missione di diffondere la cultura anche nelle periferie della nostra capitale, sensibilizzando soprattutto i giovani, sempre più spesso disorientati da realtà virtuali e annichiliti nei sentimenti e nelle emozioni di fronte alla meraviglia delle arti.

Visto il 1° aprile 2022
L’Associazione Musicopaideia
presenta
“TOSCA”
Melodramma in tre atti
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini
Maestro concertatore al pianoforte Sara Ferrandino | Regia Andrea Pergolari | Scene Erika Cellini
FLORIA TOSCA, cantante/ Soprano
Anna Bruno
MARIO CAVARADOSSI, pittore / Tenore
Marcello Pierini
IL BARONE SCARPIA, capo della Polizia/baritono
Angelo Nardinocchi
CESARE ANGELOTTI, Basso
Cristian Germàn Alderete
SAGRESTANO, Baritono
Silvio Riccardi
SPOLETTA, Agente di Polizia/Tenore
Maurizio Ceccarelli
SCIARRONE, Gendarme/basso
Silvio Riccardi
UN CARCERIERE, Basso
Fabrizio De Antoni
UN PASTORE, Soprano
Elena Nardinocchi
UN SERGENTE
Stefano Sarra
Il quadro della Maddalena per il I atto è gentilmente fornito dalla pittrice Luisa Ciampi