Per due settimane a Roma, dal 6 al 19 novembre, si sono esibiti in varie location, quali il Monk, il Parco della Musica e la Casa del Jazz, diversi artisti rappresentativi di varie declinazioni del Jazz contemporaneo, dai solisti fino alle Big Band. Gufetto ha raccontato le improvvisazioni radicali della contrabbassista Rosa Brunello e il jazz moderno e sperimentale di Nubya Garcia. Qui di seguito la recensione di Pianook, progetto del pianista Ralf Schmid che, in contemporanea con il Concerto di Lady Blackbird al Parco della Musica, ha inaugurato con il suo concerto per piano solo alla Casa del Jazz questa edizione del Roma Jazz Festival.
Pianook di Ralph Schmid: chi è il pianista tedesco che ha aperto il Roma Jazz Festival 2022

Ralf Schmid è un pianista tedesco che ha presentato il suo progetto Pianook in apertura del Roma Jazz Festival 2022. Pianista con un solido background musicale che spazia dalla classica al jazz, ha studiato oltre che in Germania, anche a New York e a Los Angeles. Negli anni ha collezionato numerose collaborazioni con artisti importanti del panorama internazionale jazzistico e non, basti citare due nomi quali Michael Brecker e Witney Houston, non solo come pianista, ma anche come arrangiatore, direttore, producer e compositore. Pianook è il suo ultimo progetto, oltre che il suo primo disco come solista.
Pianook di Ralph Schmid: un progetto che vuole essere innovativo
Pianook è un progetto che vuole essere innovativo, nel quale l’artista tedesco cerca di espandere i confini del pianoforte acustico attraverso l’utilizzo di un paio di guanti molto particolari, i mi.mu data gloves, che gli permettono un’integrazione tra pianismo acustico ed elettronica, rendendogli possibile intervenire digitalmente sul suono acustico in tempo reale, attraverso l’uso di questa interfaccia indossabile.
Pianook di Ralph Schmid: i mi.mu data gloves
I mi.mu gloves sono stati progettati e realizzati dal musicista britannico Imogen Heap, che ha incominciato a usarli a livello sperimentale già dal 2010 nei suoi live. Attraverso l’interfaccia indossabile, i guanti, e un particolare software, il musicista può comporre e eseguire musica attraverso il gesto delle mani, senza l’ausilio di altri strumenti. Ralf Schmid li utilizza in questo suo progetto per allargare le possibilità del pianoforte in tempo reale. Il suo pianoforte a coda si arrichisce così di filtri ed effetti elettronici che, altrimenti, avrebbero richiesto l’impiego di un sintetizzatore o di altre interfacce. Con i mi.mu data gloves Schmid può intervenire su alcuni paramentri sonori e musicali nello stesso momento in cui li produce al pianoforte.
Pianook di Ralph Schmid: innovazione o gesto scenografico?

Dal punto di vista concettuale e musicale si tratta di una fantastica innovazione, che apre le porte a nuove forme performative e compositive. In realtà, nella pratica, l’utilizzo che ne ha fatto Schmid in questo concerto non ci è sembrato così innovativo. L’esecuzione di Schmid in generale ci è piaciuta, è un musicista con un tocco raffinato ed equilibrato e dotato di un ottimo senso del ritmo. Ha aperto e chiuso il concerto con due brani per piano solo, senza guanti, che forse ci sono sembrati la cosa migliore, soprattutto per la cura delle dinamiche, molto varie e ben studiate. Perché, se è vero che questi guanti musicali possono rappresentare un’innovazione, non ci è sembrato che attraverso essi Schmid abbia proposto delle musiche particolarmente innovative, limitandosi a una manipolazione del suono che a volte, anzi, appiattiva le dinamiche, mentre in altri momenti ci sembrava poco più di un mero espediente scenografico, piuttosto che un elemento musicalmente determinante. D’altronde, se quello che conta è il risultato musicale, le musiche proposte da Schmid, di ottima qualità tecnica e compositiva, non escono dal seminato della tradizione musicale jazzistica degli ultimi decenni del secolo scorso e sarebbero potute benissimo essere realizzate con un sintetizzatore, o processando direttamente il suono del piano acustico secondo modalità a cui siamo già abituati.
Pianook di Ralph Schmid: un concerto apprezzato dal pubblico e un’occasione mancata
Il concerto del pianista tedesco ci ha lasciato più con la sensazione di un’occasione mancata che di un nuovo modo di fare musica. Forse il restante pubblico della Casa del Jazz (non molto numeroso, ma in quel giorno di inaugurazione del Roma Jazz Festival in contemporanea Lady Blackbird si esibiva al Parco della Musica…) non sarà d’accordo con questa critica, a giudicare dagli apprezzamenti che ha tributato al pianista tedesco. Chiudiamo con una nota divertente: a un certo punto Schmid, alzatosi ieraticamente davanti alla platea, ha indossato i guanti per dare una dimostrazione delle possibilità offertegli e questi si sono inceppati, muti al gesto del musicista, che si è ritrovato come un mago a cui non funziona più la bacchetta magica…
Roma Jazz Festival 2022
Pianook
Ralf Schmid: piano e mi.mu gloves
Domenica 6 novembre 2022
Casa del Jazz di Roma