Abbiamo assistito al concerto del duo costituito dal soprano Anna Prohaska e dal pianista Julius Drake, dal titolo Paradise Lost, il progetto discografico e concertistico che questi due grandi artisti hanno presentato al pubblico dell’Accademia Filarmonica Romana.

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Cos’è PAradise lost-Paradiso Perduto, il progetto di Prohaska e Drake
Il programma, ispirato al poema “Paradiso Perduto” di John Milton, è un viaggio musicale in quattro parti, intitolate rispettivamente “Il risveglio di Eva”, “Il Paradiso terrestre”, “La cacciata dal Paradiso” e “La vita terrena”. Anna Prohaska e Juius Drake raccontano il mito biblico di Adamo ed Eva attraverso brani tratti da varie epoche e autori, per lo più dell’800 e del ‘900 (con l’eccezione di Purcell) di area tedesca, inglese, francese e russa. Sono pagine di rara bellezza, interpretate con grande intensità, eleganza, bravura e competenza.
Lost Paradise: l’interpretazione di Prohaska e Drake
Il duo apre con “Trois beaux oiseaux du Paradis” dalle “Trois Chansons” di Ravel e conclude la prima delle quattro parti di cui è composto il recital con la splendida “Apparition” dalle “Quatre chansons de jeunesse” di Debussy, per una sezione iniziale dedicata ad autori francesi. La levatura di questi due grandi interpreti è evidente fin dalle prime note.
Rimaniamo immediatamente colpiti e affascinati dallo stile pianistico di Drake che, attento agli equlibri delle dinamiche e alla resa delle ricercate armonie, attraverso un tocco sempre duttile e vario, sapientemente e con raffinatezza tesse delicate e sfumate trame sonore dalle molteplici nuances, sempre aderenti alla pagina scritta, porgendo una solida e mobile ossatura su cui agile si muove la voce espressiva di Anna Prohaska.
Lost Paradise: un giudizio sull’esecuzione del Duo Prohaska-Drake
Le notevoli difficoltà tecniche e ritmiche della parte pianistica del brano “Bonjour toi, colombe verte” di Olivier Messiaen sono affrontate con notevole sicurezza e giusto piglio ritmico da Drake, favorendo il dispiegarsi della vocalità della Prohaska nell’imitazione di quel “Chant des oiseaux” che è stata una delle caratteristiche principali della produzione, costantemente intrisa di misticismo, di questo originalissimo e importante compositore francese.
Nella seconda sezione, intitolata “La caduta dell’uomo”, i vocalizzi di “Pastorale” di Stravinski appaiono un po’ freddi e statici nelle dinamiche, seppur sempre corretti formalmente, mentre di una bellezza struggente risultano i due Lieder di Hugo Wolf, in particolare l’ammaliante ”Die Bekeherte”, nel quale la grande tecnica della Prohaska sostiene un’interpretazione che restituisce tutto il fascino e il mistero di questi capolavori musicali del tardo romanticismo.
Dopo l’ironia allusiva e pungente di “Gib mir den Apfel” di Hanns Eisler, il duo esegue in maniera molto sentita e convincente “A poison tree” di Britten, primo autore inglese in programma, per concludere questa sezione con la magnifica “Salamander” dai “Fünf Lieder”op. 107 di Brahms.

Drake e Prohaska, un perfetto connubio tra i due artisti
La seconda parte di questo recital è quella che lascia maggiori emozioni e in cui emerge un perfetto connubio tra i due artisti.
Con l’Inno “Sleep, Adam” di Purcell, la Prohaska impone il suo talento vocale e strappa applausi, offrendo un’esecuzione che brilla per pulizia timbrica, padronanza tecnica e misurata eleganza.
Ineccepibile la bravura e il carisma con cui la cantante, sempre sostenuta magistralmente dall’accompagnamento di Drake, interpreta le pagine liederistiche di autori di area tedesca come Schubert, Schumann e Mahler, per conludere con una scintillante ed emozionante versione di “Wind Elegy” di George Crumb e “Silhouette” di Leonard Bernstein.
Richiamato in scena al termine della quarta parte, il duo ci offre come bis un brano di un delicato e intenso lirismo, la song “I will give my love an apple”, di autore anonimo, presentato dalla Prohaska in un italiano fluente. Il pubblico in sala, grato, restituisce ai due artisti numerosi e calorosi applausi.
Visto l’11 settembre 2022
SALA CASELLA
domenica 11 settembre | ore 18
PARADISE LOST – PARADISO PERDUTO
Anna Prohaska soprano
Julius Drake pianoforte
EVA SI SVEGLIA
Ravel Trois beaux oiseaux du paradis da Trois chansons
Messiaen Bonjour toi, colombe verte da Harawi
Daniel-Lesur Ce qu’Adam dit à Ève da Clair comme le jour
Debussy Apparition da Quatre chansons de jeunesse
LA CADUTA DELL’UOMO
Ravel Air de feu aus L’enfant et les sortilèges
Stravinskij Pastorale
Wolf Die Spröde da Goethe-Lieder
Die Bekehrte da Goethe-Lieder
Reimann Gib mir den Apfel da Kinderlieder
Britten A poison tree da Songs and proverbs of William Blake op. 74
Pfitzner Röschen biss den Apfel an da Alte Weisen op. 33
Brahms Salamander da Fünf Lieder op. 107
LA CACCIATA DAL PARADISO
Rachmaninov A-u! da Sei romanze op. 38
Ives Evening da 114 Songs
Purcell Sleep, Adam
Schubert Auflösung D 807; Abendstern D 806
Schumann Jetzt sank des Abends gold’ner Schein da Das Paradies und die Peri op. 50; Warte, warte, wilder Schiffmann da Liederkreis op. 24
LA VITA TERRENA
Eisler Jeden Morgen, mein Brot zu verdienen da Fünf Elegien; Diese Stadt hat mich belehrt da Fünf Elegien
Mahler Das irdische Leben da Lieder aus des Knaben Wunderhorn
Crumb Wind elegy da Three early songs
Bernstein Silhouette (Galilee)