MUSIC FOR PERCUSSION N.2 di Ryoji Ikeda per il REF 2022 @Parco della Musica: ritmi impossibili in un set minimalista

Siamo stati al Parco della Musica di Roma per assistere alla prima esecuzione nazionale di MUSIC FOR PERCUSSION N.2 di Ryoji Ikeda, prosecuzione del progetto di ricerca sul suono delle percussioni avviato con Music for percussion n.1, presentato per il Romaeuropa Festival del 2018.

chi è Ryoji Ikeda?

Ryoji Ikeda è un nome che, negli anni, è diventato un punto di riferimento per le sperimentazioni in ambito elettroacustico. Pioniere della computer music e della musica astratta e minimalista, le sue composizioni realizzate attraverso i campionamenti di suoni di stampanti, di chip di computer e di generatori di codici morse lo consacrano nel panorama internazionale come uno degli autori più rappresentativi e innovativi della musica elettronica delle ultime tre decadi.

La musica ed i dischi di Roy Ikeda

Alcuni suoi dischi, quali +/-, Dataplex e Matrix sono delle vere e proprie pietre miliari del sottogenere della glitch music e riescono a fondere insieme musica elettronica sperimentale, minimalismo, arte concettuale e richiami di techno sperimentale. Spesso Ikeda ha abbinato ai suoi live delle performance di visual art, nelle quali viene riprodotto in una sintesi multimediale il paesaggio sonoro costituito dall’universo di segnali informatici e virtuali nei quali è immerso l’uomo contemporaneo. In questa operazione Ikeda è un vero e proprio artista visionario che, fin dagli anni ’90, impone la sua ricerca sperimentale e avanguardistica a livello internazionale, riuscendo a raggiungere un pubblico molto più ampio della cerchia ristretta degli addetti ai lavori.

Music for Percussion n.2 di Ryoji Ikeda

Music for percussion n.2 di Ryoji Ikeda

Nella Sala Petrassi del Parco della Musica di Roma, gremita per l’occasione, siamo andati ad assistere al suo nuovo lavoro, Music for Percussion 2, in prima nazionale nell’ambito del Romaeuropa Festival. Il concerto è l’ideale prosecuzione di Music for percussion 1, che era stato presentato con grande successo proprio al Romaeuropa Festival nel 2018. Con questo progetto Ikeda si discosta dalla musica elettronica e realizza un ciclo di composizioni esclusivamente acustiche, in cui diventano strumenti musicali gli oggetti più disparati, dal telegrafo per comunicare segnali morse a metronomi, biglie, palline da ping pong, palloni da basket fino a libri e matite.

music for percussion n.2: Metronome music

Apparentemente il concetto dietro a queste opere non sembra così innovativo: già diversi compositori minimalisti, quali Steve Reich, si erano dedicati a ricerche di questo tipo ed è impossibile non pensare, durante l’esecuzione del secondo brano “Metronome Music” (realizzato con sei metronomi disposti in parallelo a coppie su tre tavoli davanti I tre esecutori), al Poema sinfonico per 100 Metronomi di György Ligeti, scritto nel 1962, quindi ben 60 anni fa, per il gruppo dadaista Fluxus. Proprio la composizione per metronomi, però, ci è sembrata tra le più interessanti del concerto. Le sue poliritmie impossibili si spingono oltre I limiti dell’essere umano, che, mero operatore, può solo intervenire su un qualcosa di preprogrammato che poi, da solo e in automatico, si manifesta in grumi di battiti meccanici che si fanno ora più concreti, ora più astratti.

music for percussion n.2: Telegraph Music

La composizione che l’ha preceduta, “Telegraph Music“, affidata ai suoni morse del telegrafo, ci è sembrata altrettanto se non più interessante, forse anche perché ricorda qualcosa della produzione elettronica di Ikeda. In essa il segnale mono-tono del codice morse sembra quasi simboleggiare l’impossibilità, da parte dell’uomo contemporaneo, di rompere il velo dell’incomunicabilità, nonostante (o forse proprio malgrado) la tecnologia. Il suono si fa frenetico, ossessivo, ripetitivo, cerca squarci senza riuscire mai a rompere la barriera invisibile che separa I due esecutori che, posti l’uno di fronte all’altro, si trovano quasi a combattere come avversari di una partita di un videogame immaginario.

music for percussion n.2: Book Music

Molto godibile anche “Book Music”, realizzato con libri, matite e fogli di carta, che si fa apprezzare per il rigore formale di un set minimalista, nel quale la coordinazione ineccepibile dei gesti degli esecutori, che generano il suono da oggetti di uso quotidiano, crea una coreografia di affascinante precisione e impatto. La ripetitività dei gesti meccanici sembra parafrasare la ripetitività del sapere, che, senza un elemento innovativamente critico, si tramanda uguale a se stesso, e insieme pare alludere all’alienazione del lavoro nella burocrazia degli uffici.

music for percussion n.2: Ball music

In “Ball Music”, in cui le palle da basket diventano strumenti musicali, gli esecutori vanno avanti da individualisti, a testa bassa, senza mai guardarsi tra loro, ma gli incastri ritmici che producono sono sempre il risultato di un’azione collettiva. Apparentemente si ha l’impressione che I ritmi che si generano siano più coordinati e, sicuramente, più accessibili al pubblico, che regala generosi applausi al termine.

music for percussion n.2: un giudizio

In generale Music for percussion n.2 si fa apprezzare per il rigore minimalista dell’esecuzione, la precisione matematica degli interpreti e la qualità generale delle composizioni, anche se forse Ikeda avrebbe potuto osare un po’ di più. In ogni caso grande è l’entusiasmo che il caloroso pubblico tributa a questo concerto del compositore giapponese.

Music for percussion n.2: Programma

TELEGRAPH MUSIC [for duo](2012-20)
  I. primitive
  II. classic
  III. modern

METRONOME MUSIC [for trio](2020)

BOOK MUSIC [for trio](2020)

BALL MUSIC [for trio](2020)
  I. marble
  II. ping-pong
  III. baskstball

RULER MUSIC [for trio](2020)
  I
  II
  III
  IV

Credits

Commissionato da: Musica Strasbourg, GRAME Lyon, La Muse en Circuit Alfortville
Performers: Alexandre Babel, Stéphane Garin, Amélie Grould
Stage manager: Thomas Leblanc
Coproduzione: Musica, La Muse en Circuit
Production, tours: Richard Castelli – EPIDEMIC

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