MISCHA MAISKY @Teatro Argentina di Roma, la leggenda vivente del violoncello in un emozionante conterto per l’Accademia Filarmonica Romana

Giovedì 2 marzo abbiamo assistito a un concerto imperdibile. Protagonista il violoncellista Mischa Maisky, uno dei più grandi violoncellisti al mondo, che ha completato, con questa esibizione per l’Accademia Filarmonica Romana, il ciclo delle Suites di Bach per violoncello. Il Concerto si è svolto al Teatro Argentina, nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2023 sullo Spettacolo dal Vivo.

Mischa Maisky

Mischa Maisky @Teatro Argentina: una leggenda del violoncello

Mischa Maisky è un interprete che non ha bisogno di grandi presentazioni. Considerato una vera e propria leggenda vivente, è sicuramente uno dei massimi virtuosi al mondo del violoncello. Nato in Lituania, a Riga, ai tempi ancora Unione Sovietica, emigrato in Israele nel 1972, Mischa Maisky è l’unico violoncellista al mondo ad aver studiato sia con Mstislav Rostropovich che con Grigorij Pjatigorskij. Premiato al Concorso Internazionale Tchaikovsy di Mosca appena diciottenne nel 1966, dopo aver vinto il primo premio al Concorso Cassadò di Firenze nel 1973 debutta con la Pittsburgh Symphony Orchestra diretta da William Steinberg. Maisky ha suonato nelle principali sale di tutto il mondo, diretto dai più grandi direttori, dedicandosi, oltre al repertorio solistico, alla musica da camera; innumerevoli le collaborazioni con nomi famosissimi del panorama internazionale musicale: ricordiamo, tra tutte, la sua attività in duo con la celebre pianista Martha Argerich. Sterminata è l’attività discografica, che lo vede sotto contratto in escluiva per la Deutsche Grammophon da oltre trent’anni.

Mischa Maisky @Teatro Argentina: un concerto da tutto esaurito

L’accalamato violoncellista è uno degli interpreti più rinomati del repertorio bachiano, sul quale è ritornato più volte nel corso della propria carriera, sia con pregevoli registrazioni discografiche che attraverso trionfali tournée, di cui memorabile quella del 2000, che lo ha visto impegnato con più di 100 date in tutto il mondo. Il concerto al Teatro Argentina, per l’Accademia Filarmonica romana è uno dei più attesi della stagione. I biglietti sono stati venduti con largo anticipo, facendo registrare il tutto esaurito. Maisky ha proposto un programma in un unico tempo, della durata di circa un’ora e un quarto, nel quale ha proposto tre delle sei suite per violoncello di Bach.

Mischa Maisky @Teatro Argentina: le Suite per Violoncello di Bach

Non sappiamo con certezza la datazione di queste suite, capolavori assoluti del repertorio violoncellistico; molto probabilmente Bach si è dedicato alla stesura di questo corpus di opere strumentali intorno al 1720. La datazione non è certa anche perché non abbiamo manoscritti originali, inoltre spesso non è nemmeno così inequivocabile la destinazione d’uso, se per violoncello o altri strumenti quale il liuto. Fatto sta che Bach concepiva la propria musica come universale, non rimanendo strettamente vincolato a una scrittura prettamente idiomatica, tanto che, spesso, egli stesso ha rielaborato varie versioni per strumenti differenti dei suoi lavori.

Mischa Maisky @Teatro Argentina: La Suite n.1

In apertura la Suite n.1 BWV 1007 in sol maggiore, il cui celebre preludio, nella scorrevolezza data dal moto continuo di quartine di sedicesimi, è entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo. Dal carattere solare ma al tempo stesso profonda, questa suite alterna slanci ritmici proprie della forma di danza con altri passaggi più propriamente introspettivi e altri ancora più malinconici, come il Minuetto II, nel modo minore,  che fa da contraltare e bilancia perfettamente il brio del Minuetto I. Di questa suite, come del resto delle altre, Maisky dà un’interpretazione in cui fraseggio, tecnica e ricercatezza timbrica illuminano ogni passaggio, per un’immedesimazione con la pagina scritta da manuale

Mischa Maisky @Teatro Argentina: la Suite n.4

 A seguire abbiamo la quarta suite, la BWV 1010 nel catalogo bachiano, nella tonalità di mi bemolle maggiore. Il percorso armonico del Preludio viene affrontato da Maisky dando il giusto peso e risalto alle note che sottolineano il ricercato e mutevole alternarsi delle armonie. I Passaggi più propriamente virtuosistici sono  fluidi quanto intensi sono i vibrati. I respiri e le cesure spiccano per la sensibilità di Maisky, che, concentrato sul suo preziosissimo violoncello, opera del grandissimo liuitaio settecentesco Domenico Montagnana, affronta ogni passaggio con la sacralità che l’altezza di queste pagine richiede. Il fraseggio elegante e il virtuosismo naturale di questo grande interprete, i vibrati espressivi e l’eleganza del gesto esaltano la bellezza della musica bachiana ed entusiasmano il pubblico.

Mischa Maisky @Teatro Argentina: la Suite n.5

Conclude il concerto  la Suite n.5 indo  minoreBWV 1011, di cui esiste anche una versione per liuto solo. E’ una suite, lunga e complessa, dal carattere particolarmente drammatico, in cui passaggi polifonici, come il fugato in tre ottavi del Trés vite della seconda parte del Preludio, si alternano alle successive Allemanda e Corrente dallo stile puntato, alla francese, per poi trovare una pausa meditativa, quasi a cercare una sintesi, nella centrale Sarabanda, che Maisky suona con ieratica e profonda solennità. Un connubio tra tecnica, musicalità e sentimento che suscita commozione. A conclusione, dopo le due Gavotte, l’interpretazione della Giga da parte di Maisky è un tripudio di colori e vitalità, che incornicia la suite in maniera magnifica e conclude esemplarmente un concerto molto emozionante. Il pubblico della Filarmonica esprime grande ammirazione e apprezzamento nei confronti di questo gigante del violoncello che, sempre concentrato e silenzioso, offre ancora due bis, altri due movimenti di danza tratti dalle suite bachiane, prima di congedarsi tra gli applausi.

TEATRO ARGENTINA

giovedì 2 marzo ore 21


MISCHA MAISKY

violoncello

Johann Sebastian Bach

Suite n. 1 in sol magg. BWV 1007

Suite n. 4 in mi bem. magg. BWV 1010

Suite n. 5 in do min. BWV 1011

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