JESUS CHRIST SUPERSTAR @ Teatro EuropAuditorium: storia di un Uomo

Torna, questa volta a Bologna il 31 maggio e l’1 giugno, al teatro EuropAuditorium, il musical più amato, più celebrato e più applaudito di sempre, l’opera rock di Andrew Lloyd Webber: Jesus Christ Superstar, con il magnifico Ted Neeley, che con i suoi 78 anni suonati, incanta ancora il pubblico come fossero gli anni 70’

europAuditorium: pazzi sì ma pazzi per gesù

L’EuropAuditorium, con le sue 1700 sedie, resta il teatro più grande dell’Emilia Romagna, una gran pezzo di architettura moderna per eventi e spettacoli. Ecco, questo teatro, enorme e con tutta questa disponibilità di posti, è stato totalmente riempito nella recita del 31 maggio.

Tutti, coi fiati sospesi e le emozioni a mille stavano aspettando questo momento. Applausi continui, entusiasmo, pubblico che canticchia continuamente le canzoni e standing ovation finale erano prevedibili, ma lasciavano in tutti una sensazione di felicità, amore e aggregazione.

Il teatro tremava di eccitazione, quando dalla pedana inizia a vedersi Ted Neeley, il vero Gesù Cristo del musical degli anni 70’. Un mostro di bravura, amato da tutti che ancora, nonostante le sua età, lancia degli acuti fortissimi e seppur stanco si dimena sul palco con grandissima potenza emotiva, come fosse la prima volta.

Jesus Christ Superstar a Bologna: due date indimenticabili

Il musical lo conosciamo tutti, la storia è notissima ma per i pochi che ancora non la conoscono è presto detta: lo spettacolo narra delle vicende di Gesù Cristo che vanno dal suo ingresso a Gerusalemme fino alla crocifissione.

Nonostante gli avvenimenti biblici la voglia di Webber era quella di rappresentare Gesù come un uomo, non divino, umano.
È un approfondimento diretto sulla figura di Gesù, quindi si mette in luce la sua filosofia, il suo modo di pensare, non la sua religione, o quella che poi sarebbe diventa religione. Gesù era un uomo in balia degli eventi e sapeva per certo che prima o poi sarebbe morto, la sua morte poteva avere un disegno più grande, ma ciò lui lo ignorava perché, essendo uomo, non era onnisciente.

Opera Rock di Andrew Lloyd Webber con testi di Tim Rice

Difatti, l’unica critica vera che si può muovere alla rappresentazione è lo sfondo con i versetti della bibbia, che danno una dimensione divina e non umana, quindi vanno in contrapposizione con lo scopo del musical, senza contare l’orribile font dei versetti che apparivano saltuariamente sullo sfondo e talvolta l’impossibilità di leggerli per la scenografia ingombrante.

Ted Neeley nell’opera di Webber

Ted Neeley nella prima parte dell’opera è come se si limitasse, come se fosse comodo nel suo ruolo e stesse sul palco come si sta al bar, vuoi per non spingere con voce ed interpretazione per dar spazio alle bellissime scene toccanti del secondo atto, vuoi per una questione di abitudine.

Sta di fatto, che durante la prima parte si sia rilassato, fermo, quasi lapidario, lanciando anche degli ammiccamenti al pubblico (praticamente tutto dalla sua parte) e alla sua vita e a questo ruolo che si porta da quando aveva quasi trent’anni.

Jeus Chist Superstar: nostalgie e regie

La regia è ammirevole, data l’innovazione che c’è stata, la voglia di cambiamento, il non voler ricalcare il film o le vecchie rappresentazioni, risulta infatti potente e molto riuscita.

Se la regia è pronta al cambiamento, l’apporto canoro è tutto l’opposto, tutti i cantanti solisti cercano, riuscendoci, di imitare i vecchi interpreti dando la dimensione del ricordo al pubblico. C’è stata una grande ricerca del passato, com’è giusto che sia, dato che la platea voleva rivivere i ricordi, girandosi si potevano vedere ragazzini, mamme, papà e anziani in lacrime che guardando un musical sulla vita di Gesù Cristo, rimangono immobili a fissare il palco, immersi nelle luci, ricordano la loro giovinezza.

JESUS CHRIST SUPERSTAR

direzione musicale Emanuele Friello

scene Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso

costumi Cecilia Betona

coreografie Roberto Croce

luci Daniele Ceprani

suono Stefano Gorini

regia Massimo Romeo Piparo

con Ted Neeley (Gesù)

con la partecipazione di Frankie hi nrg mc (Erode)
e con Feysal Bonciani (Giuda)
Arianna Talè (Maria Maddalena)
Filippo Musenga (Caifa)
Mattia Braghero – Paride Acacia (Hannas),
Andrea Di Persio (Pilato)
Giorgio Adamo (Simone) e Michele Iacovelli (Pietro)

Ensemble
Greta Bellintani
Francesco Consiglio
Laura Fiorini
Dafne Kartsiaklis
Cristina La Gioia
Sebastiano Lo Casto
Rossella Lubrino
Viola Oroccini
Simone Ragozzino
Cialì Sposato
Rocco Greco
Axel Torrisi
Sara Telch

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