Giovedì 15 dicembre siamo stati al Teatro Argentina per il concerto della pianista Gloria Campaner, che ha eseguito i 24 Preludi op.28 di Fryderyk Chopin. Si è trattato di un concerto molto atteso, non solo perché l’ultimo dell’anno per la Stagione 22/23 dell‘Accademia Filarmonica Romana, ma anche perché l’ultimo da solista per la Campaner, che ha affermato di volersi ritirare per un periodo dalle scene per dedicarsi al suo progetto C#, See Sharp, rivolto ai giovani talenti. In apertura un’introduzione del celebre scrittore Alessandro Baricco.
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I 24 Preludi op. 28 di Chopin nell’interpretazione di Gloria Campaner nell’ultimo concerto dell’anno per l’Accademia Filarmonica Romana

Nonostante la pioggia battente e il traffico paralizzato di giovedì scorso a Roma, il Teatro Argentina era praticamente pieno per il concerto di Gloria Campaner. D’altronde la serata si presentava come uno di quegli eventi da non lasciarsi sfuggire. L’ultimo concerto in cartellone per il 2022 della stagione concertistica dell’Accademia Filarmonica Romana aveva in programma l’esecuzione di uno dei massimi capolavori musicali del Romanticismo, i 24 Preludi op. 28 di Fryderyk Chopin, al pianoforte Gloria Campaner, un’interprete di prim’ordine, che ha saputo conquistare negli anni il successo di pubblico e critica attraverso le proprie capacità interpretative e comunicative di grande impatto. Oltre a essere l’ultimo concerto dell’anno nel cartellone della stagione dell’Accademia Filarmonica all’Argentina, l’evento era molto atteso perché presentato come l’ultimo concerto sul palco come solista della Campaner, che, almeno per un po’ di tempo, ha annunciato di volersi dedicare a C# See Sharp, un progetto di laboratorio multidisciplinare finalizzato alla gestione delle risorse psicologiche e dell’emotività legate alla performance musicale ed agli eventi in pubblico, rivolto ai giovani talenti.
L’introduzione di Alessandro Baricco e il dialogo con la Campaner sui Preludi di Chopin

E’ stato il famoso scrittore Alessandro Baricco , compagno nella vita della talentuosa pianista di origine veneziana, a rompere il ghiaccio con il pubblico e a fare gli onori di casa. Nel suo discorso introduttivo – e divulgativo – ha preparato il terreno all’entrata in scena della Campaner, istruendo il pubblico sul programma della serata, incentrato sui 24 Preludi op. 28 di Chopin. Senza addentrarsi in discorsi musicologicamente profondi, ma con un tono colloquiale e divulgativo, Baricco ha raccontato della forma di questi preludi, definiti come “piedistalli senza statue”, che esistono in maniera autonoma e per sé stessi. Ne ha illustrato la parentela con il modello bachiano dei 24 preludi e fughe nell’impianto tonale, che segue il circolo delle quinte, e di come le differenti tonalità hanno, almeno per l’orecchio sensibile di un musicista, sfumature di colore uniche e ciascuna la propria anima. Dopo aver invitato la Campaner sul palco, i due hanno dialogato brevemente sulla genesi di quest’opera, che rappresenta uno dei massimi capolavori non solo della produzione di Chopin, ma di tutta la musica romantica. La Campaner ha raccontato alcuni particolari legati alla genesi di queste composizioni, scritte da Chopin durante un soggiorno sull’isola di Mallorca, di come ciascun preludio abbia una sua anima e una sua forma, miniaturistica nelle dimensioni ma perfettamente compiuta nella forma, che “spesso presenta perfino dei piccoli sviluppi”. Sono dei “paesaggi sonori dell’anima”, delle “vere e proprie poesie”, come ha detto amorevolmente la pianista, che ha dedicato a questo ciclo di composizioni un’incisione discografica, pubblicata nel 2021 per Warner Classics. Per introdurre il pubblico all’ascolto dei Preludi, la Campaner ha letto uno scritto di George Sand, scrittrice e drammaturga, che fu amica e amante di Chopin.

I 24 Preludi di Chopin: l’interpretazione profonda e sensuale della Campaner
Gloria Campaner ha accompagnato il pubblico in un viaggio musicale, dalle prime note del primo preludio in do maggiore, brillante e vaporoso negli arpeggi ed elegante nelle dinamiche e nei fraseggi, fino all’impeto drammatico delle ultime note ribattute del Preludio 24 in re minore. Un elegante e sensuale viaggio musicale senza soste, in cui il respiro dell’artista è stato un tutt’uno con il gesto e con il risultato sonoro. La tecnica della Campaner è brillante e il suo tocco elegante e ricercato, ma quello che più ha colpito è stato proprio il respiro musicale di questa interprete, che ha saputo sempre trovare i tempi giusti e le giuste sospensioni, capaci di offrire queste difficili pagine pianistiche in un unicum affascinante e multisfaccettato, senza mostrare mai segni di cedimento o di stanchezza. La Campaner non si è risparmiata a livello emozionale, ha stregato e rapito il pubblico che ha respirato insieme a lei, ammaliato dall’eleganza del gesto e dalla bellezza musicale. Un’artista che riesce ad apparire (e, ancora più importante, a scomparire) in unione simbiotica con il suo strumento; perfettamente concentrata sulla resa della pagina musicale, ne ha esaltato il valore assoluto senza mai anteporvi la propria personalità. Il pubblico ha trattenuto il fiato attraverso tutti e 24 i preludi, per poi tributarle riconoscente lunghi applausi. Rientrata per un bis, Gloria Campaner ha eseguito il celebre Valzer in Do# minore op 64 n.2. Una scelta in tema con il programma chopiniano e, forse, anche con il progetto C# – See Sharp alla quale ha deciso di dedicarsi nelle prossime stagioni

Chi è Gloria Campaner
Gloria Campaner, con più di venti vittorie in concorsi nazionali ed internazionali, svolge attività concertistica nei principali Festival e Stagioni in ogni continente. Appassionata camerista collabora con Sergey Krylov, Johannes Moser, Angela Hewitt, Tamsyn Waley-Cohen, Igudesman&Joo, il Quartetto di Cremona e con i solisti della Stuttgart Radio Symphony Orchestra, della Filarmonica della Scala, i solisti della Royal Concertgebouw, solo per citarne alcuni.
Campaner è un’artista fra le più versatili della sua generazione: la sua personalità eclettica e curiosa riguardo ogni forma di arte l’ha condotta a partecipare, ispirare e promuovere progetti originali che coniugano la musica con la danza contemporanea, con il teatro, con il jazz, con la poesia ed anche con tecniche all’avanguardia come il realtime graphic system. Diffonde con impegno la musica contemporanea ed ha eseguito, in prima assoluta, lavori a lei dedicati da compositori quali Marton Illès, Jorg Widmann, Vittorio Montalti, Giovanni Sollima; ha collaborato anche con grandi star del jazz come Franco D’Andrea, Leszek Mozdzer, Stefano Bollani; da ricordare il recente progetto di musica elettronica con Boosta (Subsonica). Nel 2018 è uscito il cd Home con l’Orchestra Filarmonica della Fenice e John Axelrod (Warner, nomination ICMA), dopo quello dedicato a Rachmaninov con OSN-RAI e Jurai Valcuha e il cd solistico con composizioni di Schumann e Rachmaninov. Nel 2021 è stato pubblicato il nuovo progetto discografico per Warner con i 24 Preludi di Chopin. È del 2022 il disco registrato dal vivo con i giovani dell’Orchestra da Camera Canova ed Enrico Pagano dedicato a Beethoven (Sony, nomination ICMA). Campaner è ideatrice del progetto “C#SeeSharp”, un innovativo workshop di creatività musicale per giovani musicisti e tiene corsi e masterclass in Italia ed all’estero. Sempre attenta ai meno fortunati, è stata madrina di molte attività benefiche che sostiene attivamente. Nel 2014 ha ricevuto una Fellowship dal prestigioso Borletti Buitoni Trust. Nel 2018 ha ottenuto la cattedra di pianoforte come ‘guest professor’ alla Nelson Mandela University di Port Elizabeth (Sudafrica).
Chi è Alessandro Baricco
Alessandro Baricco è tra i più versatili scrittori contemporanei in Italia. Conosciuto per i suoi romanzi bestseller Castelli di rabbia (Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Étranger nel 1991), Oceano Mare (Premio Viareggio nel 1993) e Seta (1996, tradotto in 16 lingue), Baricco ha avuto una prolifica carriera anche come conduttore televisivo di programmi culturali, come drammaturgo e saggista. Il suo quarto saggio I Barbari (2006) ha affrontato il rapporto tra la scrittura e la rivoluzione culturale digitale. Nel suo recente libro The Game (2018), Baricco è tornato su questo tema allargando la riflessione all’impatto della rivoluzione digitale sul pensiero umanistico e sulla cultura in generale. Il libro rappresenta la prefazione intellettuale ai principi che Baricco ha applicato al programma Academy della Scuola Holden da lui fondata nel 1994 a Torino.Cos’è C# – See Sharp, il progetto laboratoriale multidisciplinare di Gloria Campaner

Cos’è il progetto C#, See Sharp, di Gloria Campaner
C#, See sharp, è il suo progetto multidisciplinare rivolto alla gestione delle emozioni legate all’esibizione in pubblico e rivolto ai giovani talenti, non esclusivamente musicali. Il titolo gioca sulla parola C#, do diesis, e la sua pronuncia in inglese, See Sharp, guardare avanti. Per la Campaner è fondamentale osservare il groviglio di emozioni che vive chi si presenta in una performance pubblica e volgere avanti il proprio sguardo, verso l’orizzonte dei propri obbiettivi.
Credits
TEATRO ARGENTINA
giovedì 15 dicembre | ore 21
GLORIA CAMPANER
Gloria Campaner pianoforte
introduzione di Alessandro Baricco
Fryderyk Chopin 24 preludi op. 28