Il Festival Letterature è una manifestazione storica di Roma, anche quest’anno a cura di Biblioteche di Roma e promossa da Roma Capitale.
Il tema fondante della prossima edizione, che inizierà ufficialmente il 4 giugno, è “Il domani dei classici”, che mette in luce da un lato la domanda su cosa sia un classico e quando un testo può essere riconosciuto come classico; dall’altro il rapporto con la tradizione e il tempo, se riteniamo valida l’affermazione che un classico è un libro che non ha ancora finito di dire quello che ha da dire.
Tale riflessione sarà portata avanti nelle otto serate che si succederanno per tutto il mese di giugno a Massenzio, con l’intervento di autori differenti (da Lansdale a Saviano, da Jimenez Bartlett a Gamberale), con una grande libertà critica e il desiderio profondo di confrontarsi.
Come ha sottolineato Paolo Fallai, presidente di Biblioteche di Roma, il Festival ha lo scopo di valorizzare il meglio attraverso la collaborazione con altre istituzioni culturali, a partire dall’Accademia di Santa Cecilica, che tornerà a suonare a Massenzio dopo quasi quaranta anni; l’Orchestra di Piazza Vittorio, che il 14 giugno esordirà con il film spettacolo Il Flauto Magico, sceneggiato in collaborazione con Fabrizio Bentivoglio e ambientato nei giardini di Piazza Vittorio.
E ancora la Fondazione Bellonci che, in qualità di organizzatrice del Premio Strega, presenterà durante il mese di maggio alla Casa delle Letterature i dodici semifinalisti del 2019 e il 12 giugno i cinque finalisti.
Altro importante gemellaggio è col premio Formentor, prestigioso riconoscimento internazionale: il vincitore di quest’anno sarà annunciato proprio a Roma.
Ma il Festival entrerà nel vivo proprio a partire dal prossimo mese, con numerosi eventi che troveranno spazio in tutta la città: il 16 maggio, per esempio, il Macro Asilo ospiterà Anthony Doerr come anteprima di Massenzio e in collaborazione con BUR Rizzoli, che quest’anno compie settanta anni.
Le biblioteche saranno coinvolte in prima linea, promuovendo mostre e attività di approfondimento dedicate ai fondi storici per coinvolgere così non solo il centro cittadino, ma anche e soprattutto le periferie, distribuendo così l’offerta culturale del Festival mantenendo alta la qualità.
Ma, cosa importante, come ha sottolineato Luca Bergamo, assessore alla crescita culturale di Roma Capitale, creare attraverso il Festival rapporti costruttivi e incisivi con diverse istituzioni così da permettere un accesso alla cultura su vasta scala e, soprattutto, attuare validi presupposti affinché il Festival possa crescere sempre più.
Ci teniamo infine a porre attenzione, oltre che sulle serate a Massenzio, ideate da Maria Ida Gaeta con la regia di Fabrizio Arcuri, su Letterature Off, un percorso parallelo che offre appuntamenti nei bibliopoint sparsi per la città e dedicati ai classici. Sempre in questo ambito, altra iniziativa bella, giusta e originale è l’iniziativa organizzata in collaborazione con Andrea Satta e l’Associazione Culturale Tetes de Bois, intitolata Mamme Narranti: incentrata sulle fiabe raccontate da mamme straniere e italiane, si svolgerà per il mese di giugno nelle biblioteche di Quarticciolo, Mameli, De Mauro e Mandela, ma anche presso quattro fermate della metro C, per poi concludersi il 4 luglio con una serata speciale al Teatro India. Come a riconoscere il valore della fiaba come classico, ma anche, citando lo stesso Satta, come viaggio profondissimo nelle nostre radici.