La vita ci chiede di ricominciare. Altrimenti si continuerà a vivere nel passato o peggio ancora in un perenne stato di sospensione. Cessare di esistere se le nostre certezze crollano è una rassegnazione al fallimento o una convinzione radicale che nulla possa più accadere? Vi raccontiamo per la sezione Cinema di Gufetto, "L'AVENIR – le cose che verranno" in sala dal 27 aprile, della giovane regista francese Mia Hansen-Løve che riflette sull'esistenza in termini filosofici. Il bilancio è molto amaro. Forse un barlume di speranza è nella nascita di una nuova vita.
Sembra che il cinema si stia interrogando sulla crisi di mezza età con un'insistenza inconsueta. Strappando ai suoi personaggi quel velo di maya che li sostiene nelle loro finte certezze. Isabelle Huppert interpreta Nathalie, brillante insegnante di filosofia, che nonostante le sue continue dissertazioni filosofiche sull'uomo, la società, le rivoluzioni passate e presenti, si trova emotivamente del tutto impreparata alla fine del suo matrimonio. La separazione dall'amore di una vita è l'ultima illusione perduta della giovinezza. Adesso ci si prepara alla vecchiaia e ai suoi rimpianti per ciò che ha promesso e non ha dato.
Il confronto coi giovani, non aiuta. La gioventù mostrata dalla regista Mia Hansen-Løve non è la promessa di un cambiamento e nemmeno di una speranza, ma un maleficio reiterato, in cui chi è giovane fa sempre lo stesso errore: illudersi di cambiare il mondo. Ad aggravere lo stato delle cose, Il fascinoso e prediletto ex allievo di Nathalie, Fabien, presunta promessa di una continuazione della protagonista e del suo approccio filosofico alla vita, che si discosta ideologicamente da quest'ultima, comportando una fattura nel loro rapporto e nell'interiorità di Nathalie, incolmabile.
Le cose che verranno ha i toni di una commedia leggera eppure il suo sottotesto è una catastrofe. Nathalie non trova confronto in niente , la sua filosofia non le da più risposte, si limita a sostenerla nel suo percorso verso una terza età in cui si accetta una vacuità esistenziale dura da sostenere.
Il trailer
Info:
GENERE: Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: Mia Hansen-Løve
ATTORI: Isabelle Huppert, André Marcon, Edith Scob, Sarah Le Picard, Yves Heck
SCENEGGIATURA: Mia Hansen-Løve
FOTOGRAFIA: Denis Lenoir
MONTAGGIO: Marion Monnier
PRODUZIONE: CG Cinéma, Detailfilm, Arte France Cinéma
DISTRIBUZIONE: Satine Film
PAESE: Francia
DURATA: 102 Min
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