Abbiamo assistito alla prima di LA LEGGE DELLA NOTTE (Warren Bros.) con la regia di Ben Affleck (Argo, The Town), anche nel ruolo di attore, insieme a Zoe Saldana, Elle Fanning, Sienna Miller, Brendan Gleeson, Chris Messina, Chris Cooper.
1927, Boston. Joe Coughlin (Ben Affleck), irlandese, è un reduce della grande guerra e ne è tornato con la sola regola di non sottostare agli ordini di nessuno. Si mette in proprio e forma una banda con due italiani mettendo a segno delle piccole rapine. Proprio per questo viene notato da un famoso boss irlandese, Albert White (Robert Glenister), ma Joe conosce bene il violento boss irlandese, avendo una segreta relazione proprio con la sua amante Emma Gould (Sienna Miller), complice nelle rapine di Joe e che sarà la principale responsabile della caduta ma anche della rinascita del nostro protagonista, salvato in extremis dal padre vice-commissario di polizia, Thomas Coughlin (Brendan Gleeson), il quale, proprio qualche tempo prima, aveva messo in guardia Joe da Emma; ciò che semini, raccogli.
Da questo punto in poi della storia, per una buona mezz’ora, sembra di assistere ad un altro film. Se la prima parte è stata caratterizzata dalla prolissità dei dialoghi e da un ritmo frenetico coadiuvato da un montaggio incalzante e funzionale, la parte restante del film si assesta su un montaggio altalenante e discontinuo con sporadici picchi di tensione, il che rende una sorta di incoerenza globale nella struttura del film. Se è vero che si percepisce l’effetto di vedere due film diversi, è pur vero che questo restituisce la sensazione che manchi qualcosa in fase di scrittura, come la caratterizzazione del protagonista, troppo piatta e per certi versi superficiale, che non sembra subire la sequela di eventi negativi o positivi che siano, andando a mancare la percezione di una sua crescita dall’inizio alla fine del film, e sicuramente non aiuta neppure la recitazione di Affleck, troppo povera e monotona per tutto il film.
La voce fuori campo del protagonista che ci accompagna per tutto il film, è interessante nella prima parte instaurando una certa empatia con Joe, dopo non molto però, quella stessa voce rischia di essere ridondante e di togliere la potenza emotiva che alcune scene potevano raccontare senza inutili esplicativi verbosi aiuti, ma soltanto attraverso una buona restituzione della Boston anni ‘30 attraverso un’ottima resa della scenografia e della fotografia che di per sé bastano per introdurci e farci vivere il clima di quegli anni, fatto di sangue e neve e di gangster e mafia.
Nella seconda parte c’è la Florida, con il sole e le strade di terra battuta e qui un plauso va sempre all’ottima scenografia dei luridi e sudici bar e alla fotografia, molto morbida e naturale per gli esterni. Qui inizia a delinearsi persino una terza storia, secondaria ma in seguito fondamentale, tra il nostro protagonista, il capo della polizia di Tampa, Irving Figgis (Chris Cooper) e sua figlia Loretta Figgis (Elle Fanning); entrambi gli attori hanno dato prova del loro talento e delle loro abilità, costruendo dei personaggi e una storia che, seppur secondaria al film, per certi versi è quella che resta nel cuore dello spettatore, per il suo essere originale e mai banale con un finale tutto suo.
Una menzione speciale ce l’ha sicuramente il nostro connazionale Remo Girone che interpreta il boss Maso Pescatore, anche se le scene che lo coinvolgono sembrano vivere di una scrittura che sembra cadere nel ridicolo involontario, con dialoghi troppo leggeri che alcune volte distruggono e banalizzano le scene di tensione. Ricordiamo anche Chris Messina che interpreta Dion Bartolo, il fedele amico/braccio destro italiano di Joe, che per la parte è dovuto ingrassare venti chili, come richiedeva il personaggio originale del libro di Dennis Lehane, per restituirne una certa “pesantezza”, come definita dallo stesso scrittore.
Infine, da segnalare anche Zoe Saldana che interpreta la moglie “cubana” di Joe, Graciela Suarez in difficoltà nello sposare un uomo che, per quanto mosso da una forte etica morale, deve fare i conti con un mondo fatto di crimini e criminali; ciò porterà all’inevitabile sanguinoso e fin troppo gratuito finale e a quella frase del padre di Joe che riecheggia e che rappresenta il senso di tutto il film: “Ciò che semini, raccogli”. I peccati prima o poi vanno espiati: è "La legge della notte".
Info:
La Legge della Notte
Titolo originale: Live by Night
Diretto da Ben Affleck, interpretato da Ben Affleck, Zoe Saldana, Elle Fanning, Sienna Miller,Brendan Gleeson, ChrisMessina, Chris Cooper.
Produttori: BEN AFFLECK– LEONARDO DICAPRIO – JENNIFER DAVISSON KILLORAN
Al Cinema dal 02/03/2017