LA MODE e i confini del contemporaneo

Presso l’esclusivo ambiente del Daf-Lanificio 159 di via pietralata 159/A, il 25 maggio scorso si è svolta la conferenza stampa di presentazione di “LA MODE”, un’opera artistica monumentale che vedrà l’1 e il 2 ottobre la première mondiale al Taichung Metropolitan Opera House a Taïwan, ma che avrà un’anteprima europea l’08/09/2016 al Teatro Comunale di Bolzano, nel contesto del festival Transart2016.

Per quanto riguarda “La Mode”, si tratta di una performance-installazione che vede protagonista la giappo-olandese Tomoko Mukaiyama, come interprete pianista e come principale promoter del progetto (vedi foto a sinistra). Un’artista sempre incline a cercare di oltrepassare quel sottile confine tra presente e futuro, sia in ambito artistico che culturale, che del passato tiene conto solo per le domande che sono già state postulate, esclusivamente per poi poterne formulare di nuove, esplorando quali sono i possibili nuovi significati soggiacenti alle parole –arte-musica-danza-architettura-teatro-artista-pubblico.
 

In collaborazione con la Tomoko Mukaiyama Foundation, in coproduzione con Spellbound Contemporary Ballet, fanno parte del progetto molte personalità artistiche tra le quali: la coreografa e regista Dunja Jocic, presente alla conferenza ed in dolce attesa, per cui impossibilitata a prendere parte sulla scena dello spettacolo, ma più che presente come ideatrice delle diverse coreografie che condivideranno il palcoscenico con le musiche di Tomoko; la ballerina ospite Sarah Murphy; il compositore delle musiche Yannis Kyriakides; l’architetto Toyo Ito, responsabile dell’istallazione della complessa scenografia per la performance di Tomoko, nonché autore del Taichung Metropolitan Opera House (nella destra, l'interno) di cui “La Mode” rappresenterà il suo completamento; il designer Yoko Ando, la lightining designer Tanja Ruehl, e la stilista Slavna Martinovic. Senza dimenticare il corpo di ballo del Spellbound Contemporary Ballet che è il tocco made in Italy del progetto.

Hanno partecipato alla conferenza stampa anche Valentina Marini, direttrice generale di Spellbound, e Peter Paul Kainrath, direttore artistico del Festival Transart. La loro partnership rappresenta un importante contributo alla realizzazione di questo progetto, finalizzato a dare nuove mete all’avanguardia artistica in ambito di danza, musica e non solo. Si aprono nuove prospettive su come diversamente si possono concepire gli spazi della performance artistica, basti pensare che l’anteprima a Bolzano avverrà nel backstage del teatro comunale, e che invece l’Opera House di Taichung ha una scena collocata al centro di un pubblico a 360°, conformemente allo stile di molte performance di Tomoko Mukaiyama, la quale spesso ha fatto sì che le quarte pareti tra pubblico e performer venissero rimosse, anche rivalutando il significato stesso di pubblico come parte attiva dello spettacolo artistico piuttosto che come passivo destinatario dell’opera.Allo stesso modo vengono rimosse le pareti divisorie tra le varie discipline artistiche che qui dialogheranno sullo stesso palco: musica, danza, moda, architettura, si fondono al punto da contaminarsi confondendosi e generando nuovo significato e nuove fonti di coscienza.

Il tema della moda ha ispirato Tomoko Mukaiyama (nella foto a fianco) sicuramente per il fatto che oggi più che mai è presente nelle grandi città o comunque dove la società é più attiva ed in dialogo con la modernità; quindi sempre partendo dall’interrogativo interessante che ha posto all’interno della conferenza il direttore di “Transart” Kainrath, ovvero “Che cos’è la contemporaneità?” trattando di moda l’arte può forse trovare un espediente o comunque sia un “posto d’onore” per cercare di spiare cosa sia davvero la contemporaneità, e l’arte d’avanguardia può forse riuscire nel suo arduo compito di oltrepassare quella linea di confine che ci proietta nel futuro.

Afferma Tomoko: “In qualità di artista interprete, mi trovo circondata dalla moda ogni giorno; la moda è per me un modo di trasmettere alle persone la mia fantasia, in maniera semplice ed accessibile. Come per ognuno di noi, quello che indosso rappresenta una scelta molto importante, siamo liberi di fare scelte ogni giorno… Ho cominciato con il tempo a chiedermi se eravamo veramente liberi nel scegliere ciò che indossiamo o se siamo limitati dalle frontiere disegnate dal mondo della moda?”.

Quanto siamo influenzati dalla moda? Che linguaggi e significati sta generando? Cosa significa essere liberi di scegliere ciò che indossiamo?

 

Info:
LA MODE, performance-installazione di Tomoko Mukaiyama 
 
Anteprima europea
8 settembre, Bolzano, Festival Transart 
 
Prima mondiale
1 e 2 ottobre, Taiwan, inaugurazione del National Taichung Theater
8-10 ottobre, Tokyo’s Dance New Air Festival 

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