ISCHIA FILM FESTIVAL @ Castello Aragonese: il cinema sull'isola partenopea

Dal 29 Giugno al 6 Luglio 2019 si è tenuto sull'isola del Golfo Partenopeo la diciassettesima edizione dell' Ischia Film Festival, la manifestazione cinematografica realizzata da Michelangelo Messina e Boris Sollazzo con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607, Regione Marche e Mini.

L'Ischia Film Festival è un concorso cinematografico internazionale ideato nel 2003 che si svolge nell'incantevole e malioso scenario del Castello Aragonese d'Ischia. Percorrere al tramonto un istmo di settecento metri per raggiungere un'isola sospesa nel tempo della storia invoglia i visitatori e gli ospiti a godere di questo scenario naturale. La specificità del Festival consiste proprio nel dare risalto alla location delle opere cinematografiche, protagonista insieme agli attori delle opere proiettate. Esponenti del cinema internazionale prendono parte a questo Festival, allegri nel viavai per i colorati e luminosi vicoletti dell'isola.

Una giuria composta da autorevoli personaggi del mondo del cinema premia quelle opere che sono state selezionate per la competizione ufficiale. Durante la settimana del Festival vengono proiettate le opere in concorso e si susseguono interviste e  omaggi a personaggi del cinema internazionale. Il festival è parte integrante di un progetto denominato "Cinema & territorio", che tutela la particolarità paesaggistica e culturale dei territori favorendone la promozione attraverso l'audiovisivo.

Anche quest’anno tanti gli ospiti che hanno preso parte alla manifestazione confrontandosi con pubblico ed operatori; da Walter Veltroni ad Alessandro Borghi, Luca Argentero, Michele Placido, Valerio Mastandrea, Vinicio Marchioni, alle donne del Festival Alice Rohrwacher, Cristina Donadio, Marina Confalone, Pina Turco, Radha Mitchell, Violante Placido.

Il quattro luglio è stata la sera di Mastandrea con tre film in cartellone: Domani è un altro giorno con la regia di Simone Spada, Moschettieri del Re diretto da Giovanni Veronesi e Ride diretto dallo stesso Mastandrea.

L’edizione 2019 ha, infatti, accolto l’attore romano non più nella veste che ricopre da quasi trent’anni anni e che gli è valsa dieci candidature e quattro premi ai David di Donatello, ma nel nuovo ruolo di regista: Ride, proiettato in Piazzale delle Armi all’interno del Castello Aragonese, segna il suo esordio alla regia. Un film estremamente tragico in cui Mastandrea riesce a trovare spazi per insinuare tracce di quell’ironia sottile a lui congeniale. Un lavoro preciso e ben studiato che si avvicina con delicatezza ad un tema difficile come la reazione al dolore di chi subisce una perdita, chi resta. Lento abbastanza da far riflettere chi guarda e rendere visibile il processo mentale al quale il lutto può sottoporre, spesso inconsapevolmente. Un argomento complesso, una regia acuta e raffinata che meriterebbero una più adeguata divulgazione.

La manifestazione si è conclusa la sera del sei luglio con le premiazioni.

Sezione Lungometraggi – Miglior Scenografia a Il bene mio di Pippo Mezzapesa; Miglior Fotografia a Kazantzakis di Yannis Smaragdis; Miglior Attore a Vinicio Marchioni per Cronofobia; Miglior Attrice a Radha Mitchell per Celeste; Miglior Regia a Josh Melrod per Major Arcana; Miglio Film a Club de jazz di Esteban Insausti.

Sezione Documentari – Miglior Documentario a A family in the Sinkhole di Zubiao Yao.

Sezione Cortometraggi – Menzione speciale a Man Stands Still di David Lindinger; Miglior Cortometraggio a Cold fish di David Hay.

Sezione Location Negata – Menzione speciale a Aleppo: The silence of the war di Amir Osanlou; Miglior film a Selfie di Agostino Ferrente.

Sezione Scenari Campani – Menzione Speciale a ‘O p’nneon di Mauro Di Rosa; Menzione Speciale a Così in terra di Pier Lorenzo Pisano; Miglior Film a Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio; Premio del pubblico a Nella sezione “Best Of” L’uomo che comprò la Luna di Paolo Zucca.

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