Elena Russo, attrice napoletana, ha esordito nel cinema con la regia di Umberto Marino, nel 1997, nel film “FINALMENTE SOLI”. Il primo di una lunga lista, che la vede diretta da grandi nomi come Giuseppe Tornatore in quel capolavoro che è “BAARÌA”. Quella di Elena però non è solo una carriera cinematografica, ma anche televisiva (diretta fra i moltissimi da Cinzia TH Torrini e dal compianto maestro Giorgio Capitani) e teatrale. Ed è appunto di teatro che parleremo. Perché la Russo è un’attrice dotata non solo di una bellezza incisiva, ma di una poliedrica capacità interpretativa, grintosa e sincera, che sa calcare le assi del palcoscenico con grande abilità.
Tra i suoi tanti ruoli, ricordiamo quello di Gianna per la regia di Daniele Falleri, in quel gioiello di spettacolo che è “IL TOPO NEL CORTILE” dove ha mostrato a 360 gradi tutte le sue doti artistiche. In questi giorni, invece, sta mettendo alla prova un nuovo personaggio, quello de “LA REGGENTE” (scritto da Fortunato Calvino), storia di una donna-boss della camorra, designata dal marito Vincenzo (detto o’pazzariello), incarcerato a vita, a gestire i malaffari di famiglia. Fra sete di potere, soldi, criminalità, la protagonista cadrà in un vortice di intrighi, vendette, sesso, amore e sadismo. In compagnia di Salvatore Striano (Gomorra) e Luigi Credendino, diretta da Stefano Incerti (I Vesuviani – Gorbaciof) è stata in scena al teatro Brancaccino di Roma.
Simone Romano (S.R.) – Elena, hai lavorato con grandissimi registi, ed anche in questo spettacolo sei diretta da un nome importante, quello di Stefano Incerti. Come è stata la tua esperienza a teatro con lui?
Elena Russo (E.R.) Il regista Incerti mi ha scelta lo scorso anno per il ruolo de “LA REGGENTE”, che abbiamo portato in scena al Teatro Mercadante di Napoli, riscuotendo un grande successo. È stata una grande esperienza essere diretta da Incerti a teatro, in quanto regista cinematografico che ha saputo immergersi perfettamente nelle atmosfere del palcoscenico portando con sé il suo bagaglio professionale maturato dietro la cinepresa.
Ha saputo dirigere magistralmente noi attori, ideato suoni e luci con il suo know how durante la costruzione dello spettacolo ed il risultato è questa commedia drammatica che ha un taglio cinematografico. Il tema dello spettacolo è molto impegnato e per questo lo riteniamo una grande scommessa. Una novità che a Roma ha debuttato alcuni giorni fa e che gli spettatori hanno molto apprezzato.
S.R. – Nello spettacolo tu interpreti con coraggio il ruolo de “La Reggente”, una donna a capo di un’organizzazione criminale. Un ruolo molto difficile. Come sei riuscita a costruire questo personaggio e a portarlo in scena?
E.R. – Ho cercato subito di trovare una persona da cui trarre ispirazione a Napoli (dove mi sono trasferita per un paio di mesi) e tramite dei miei contatti ho conosciuto una donna che ha avuto personalmente a che vedere con questa realtà drammatica. La sua è stata un’esistenza turbolenta e, attraverso i suoi racconti di vita vissuta e le esperienze che l’hanno toccata, ho modellato la mia “BOSS”. Devo pure a questo la riuscita del mio personaggio. Mi ha aiutata anche nel ritrovare ed elaborare la mia “napoletanità” che se non vissuta nel quotidiano, si va via via perdendo. Quindi ringrazio la signora Franca per aver contribuito alla mia interpretazione de La Reggente.
S.R. – Ricordiamo ai nostri lettori che presto ti vedremo in televisione nella fiction “FURORE 2” (seguito di “Furore- il vento della speranza”) in onda sulle reti Mediaset in prima serata. Ci sono nuovi progetti per il teatro?
E.R. – Ci sono nuove ed interessanti proposte, ma per scaramanzia, che in me è doppia in quanto teatrante e napoletana, preferisco parlarne una volta che sarò sicura della loro realizzazione (ride).
S.R. – Bene Elena, dove potranno seguirti i nostri lettori per conoscere i tuoi futuri progetti?
E.R. -Tramite i miei social, sui quali sono molto attiva! Ho un mio sito internet che è www.elenarusso.it e un profilo Twitter @ElenarussoTW.