Lunedì 10 dicembre alle 20:45 al Teatro Quirino di Roma debutta in prima nazionale Callas Te Quiero – La Lirica incontra il Flamenco di Manfredi Gelmetti. La “Divina” raccontata attraverso uno spettacolo che unisce teatro, danza e lirica, in occasione del novantacinquesimo anniversario della sua nascita.
Manfredi Gelmetti e Bianca Nappi ripercorrono la vita e la carriera di Maria Callas in questa produzione di Incontro all’Arte in cui passionalità e solennità si esprimono tramite la Lirica e il Flamenco. Lara Ribichini e Carmen Meloni danzeranno le Arie che la Callas ha reso gloriose, interpretate al canto da Antonella Sicignano per la lirica e da Caridad Vega per il cante flamenco. Con loro, Filomena Margot Tanzi all'arpa, Valentina Calicchia alla viola, Sergio Varcasia alla chitarra, Paolo Monaldi alle percussioni, Simone Salerni al Sassofono e al Fagotto e Sabrina Logué alle palmas.
Abbiamo intervistato Manfredi Gelmetti e Bianca Nappi. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Manfredi, come nasce l'idea di questo spettacolo?
MG: Ho vissuto a Siviglia per tanto tempo. Là ho conosciuto una ballerina che somigliava molto a Maria Callas, mi ha ispirato il soggetto. A distanza di tempo ho cominciato a lavorare alla Royal Opera House di Londra nelle produzioni di Carmen e La Traviata come attore e ballerino di fila, ci sono rimasto per 7 stagioni. Quando non ero in scena mi mettevo dietro le quinte a guardare le scene del coro, gli assoli, i duetti e ho cominciato a mettere insieme i pezzi della storia all'inizio solo per immagini e suggestioni che la musica mi dava. Negli anni lo spettacolo ha preso forma e lunedì 10 dicembre debutterà al Teatro Quirino di Roma.
In questo progetto hai unito teatro, flamenco e lirica. Durante il processo creativo, qual è stata la maggiore difficoltà?
MG: La maggiore difficoltà sono state le transizioni musicali da Lirica a Flamenco. Non volevo le esecuzioni a blocchi, desideravo un incipit ed un'evoluzione musicale tra i due generi, abbiamo provato molto ed il progetto musicale dello spettacolo è stato lo scoglio più duro.
Cosa hanno per te in comune la lirica e il flamenco?
MG: Il Flamenco e la Lirica riescono letteralmente a bucare l'anima, se ti catturano è per sempre.
Bianca, raccontaci la tua esperienza in questo progetto. Come hai vissuto questo connubio tra teatro, lirica e flamenco?
BN: Conosco Manfredi Gelmetti da moltissimi anni, abbiamo mosso i nostri primissimi passi nel teatro insieme; poi le nostre strade si sono divise ma alcuni anni fa Manfredi mi ha parlato per la prima volta di questo progetto, che mi ha subito incuriosita perché mischiare arti diverse come la prosa, la lirica e il flamenco può essere davvero stimolante. Ho accettato quindi subito la collaborazione e credo che il risultato sia uno spettacolo niente affatto scontato e di grande impatto emozionale.
Come è stato per te, Bianca, approcciarsi alla figura di Maria Callas?
BN: Ho scoperto che sono pochissime le informazioni che circolano su Maria Callas, e che molti aspetti cruciali della sua esistenza (come per esempio il trauma di aver dato alla luce un bimbo morto, o il fatto di aver iniziato a perdere la voce prestissimo) spesso non si conoscono, ma aiutano invece a delinearla meglio, sia come artista che come donna.
Il mio ruolo è quello di una sorta di voce narrante che evoca Maria e il mondo che l'ha circondata; è un tuffo in un passato glorioso, soprattutto per la musica.
Cosa vi ha lasciato la figura di Maria Callas?
MG: Un esempio di determinazione, ambizione fuori dal comune. Un profondo fascino misto a malinconia per una carriera decollata di colpo che però non è riuscita a colmare il vuoto di un amore perduto.
BN: Come molte artiste, Maria Callas è stata soprattutto una creatura sola, bisognosa di attenzioni e di relazioni autentiche, che in parte le sono mancate. Dar vita e voce al suo mondo, come per esempio a Bruna Lupoli, sua inseparabile governante, mi lascia sempre un senso di nostalgia nei confronti di un'epoca in cui occuparsi d'arte era qualcosa di estremamente serio, che assorbiva ogni energia della tua vita. Oggi raramente avviene questo.
Progetti e impegni futuri?
MG: Da gennaio sarò a Torino nel cast di un mediometraggio diretto dal Maestro Pupi Avati, a marzo in teatro a Palma de Mallorca per un progetto tra Tango Argentino e Flamenco, ad Aprile a Londra tra Flamenco e Danza del Ventre.
BN: Il 14 dicembre andrà in onda su Rai 2 un film tv di Marco Tullio Giordana a cui sono molto legata; si chiama "Due soldati" ed è un film di impegno civile che davvero consiglio a tutti di vedere. Da fine gennaio invece sarò in scena col monologo comico di Alan Bennet "La sua grande occasione" per la regia di Alfonso Postiglione.
Teatro Quirino
Via delle Vergini 7 – Roma
Biglietteria
aperta dal lunedì al sabato ore 10/19
tel 06 6794585; biglietteria@teatroquirino.it;
whatsapp 3371021094 (dal lunedì al venerdì)
Biglietti: intero 20 euro; ridotto 18 euro; gruppi 15 euro