L’Associazione culturale Nova Accademia delle arti performative e terapiche, polo culturale attivo da due anni sul territorio di Ostia, presenta la sua stagione di spettacoli per le scuole materne, elementari e medie.
Due gli spettacoli andati in scena in questi anni, La regina della nevi di Andersen e Aladino e la lampada meravigliosa, da Le Mille e una notte.
Lo scorso 13 novembre, invece, ha debuttato Il piccolo principe, presso la Sala Massimo Troisi di Ostia.
Abbiamo incontrato il regista e direttore della Nova Accademia, Fulvio Peroni, e alcuni ragazzi della compagnia.
Fulvio, hai selezionato tre racconti molto diversi tra loro: come è avvenuta la tua scelta? Quali sono gli aspetti che vuoi far emergere?
Fulvio Peroni: Questi tre racconti sono allo stesso tempo tradizionali e moderni, conosciuti dai bambini di tutte le generazioni perché carichi di valori sempre importanti.
La regina delle nevi rappresenta il lungo viaggio della piccola Gerda alla ricerca del suo amico Kay, stregato dalla regina: una riflessione sul vero senso dell’amore, del sostegno e della comprensione; Aladino e la lampada magica, con personaggi caratterizzati e divertenti affronta i temi della diversità e dell’integrazione.
Anche con Il piccolo principe abbiamo infiniti spunti, primo tra tutti la difficoltà dell’uomo di guardare oltre le apparenze. E questo si traduce, nel nostro allestimento, da una parte in una caratterizzazione eccessiva dei personaggi minori, dall’altra, nel far interpretare i protagonisti, il piccolo principe e l’aviatore, a due donne, o di affidare ruoli apparentemente femminili agli uomini. Ciò che conta nell’essere umano è provare emozioni a prescindere da chi si è esteriormente: l’essenziale è invisibile agli occhi!
Cosa si prova a recitare per i bambini?
Paolo Oppedisano: Naturalmente recitare per i bambini è più faticoso. Non hanno peli sulla lingua, se si annoiano o qualcosa non gli piace, non si fanno scrupoli a dirtelo in faccia: non devi mai perdere la loro attenzione, e se ci riesci la soddisfazione è tripla! Quella di Aladino è stata la mia prima esperienza in compagnia e credo che a vent’anni sia un buonissimo inizio. Non vedo l’ora di fare altri spettacoli per bambini, magari nei panni di un cattivo, chissà…
Dame Diane: Prima di Aladino avevo già avuto esperienza con i bambini, perché tengo dei laboratori nelle scuole, parlando della mia storia personale di immigrato per sensibilizzare i ragazzi sulla tematica dell’intercultura: è sempre un’emozione indescrivibile, si crea una sinergia che non riesco spiegare, spero di dare il 100% per restare nei loro ricordi.
Chiara Bencivenga: Con Il piccolo principe mi sono misurata per la prima volta in uno spettacolo per bambini e sono felice che sia arrivata l’opportunità, soprattutto con questo testo a cui sono molto affezionata. La partecipazione dei bambini è attiva, senza freni, abbatte completamente la “quarta parete” che c’è di solito! E questo mi emoziona, non vedevo l’ora di salire sul palco, ma allo stesso tempo ero terrorizzata dalle loro reazioni: devi aspettarti qualsiasi tipo di domanda, e spesso i bambini sanno essere disarmanti!
Sara Iacaroni: Recitare per i bambini regala tante soddisfazioni! Si affezionano a te dall'inizio, tifano per te, sognano insieme a te se sei l’eroe, se sei il cattivo, invece, si divertono e cercano di imitarti. I loro occhi ti parlano, cercano di entrare nella scena, sono così profondi e attenti che emozionano solo a guardarli.
Qual è il ruolo più impegnativo che avete interpretato?
Denise Villani: Io recito in tutti e tre gli spettacoli, e ci sono sempre delle difficoltà diverse: ne La regina della nevi, oltre alla regina interpreto molti piccoli ruoli, quindi il difficile è stato sicuramente giocare sulle caratterizzazioni fisiche e vocali.
Per quanto riguarda Aladino, interpreto la principessa Budur, che nella regia di Fulvio porta in scena il grammelot. È stato faticoso riuscire a interagire con i miei compagni in scena senza battute, ma solo attraverso suoni e movimenti. I bambini sono esterrefatti dal suo “non parlare” e spesso lo vivono come una disabilità, che però viene poi definita come una semplice diversità che caratterizza ogni individuo. Aladino ama Budur per quello che è, ed è un messaggio importante da far arrivare ai bambini.
Sicuramente il personaggio che mi intimidisce di più è il piccolo principe: si ricerca l’ingenuità del bambino che va resa in modo naturale, senza imitarlo. È un personaggio che riscopro a ogni prova, in continua evoluzione.
Chiara Bencivenga: L’aviatore, ne Il piccolo principe, è un personaggio intenso, pieno di sfumature: un adulto che non ha dimenticato cosa significhi essere bambini, e proprio per questo fatica a vivere nel mondo serio e razionale dei “grandi”, perché loro non sono più in grado di “vedere con il cuore”. Per i bambini l’aviatore è un punto di riferimento, è l’unico a confrontarsi direttamente con loro, a guidarli nel viaggio del piccolo principe. Ha una grande responsabilità: è un testo ricco di emozioni e significati, che possono essere anche difficili da capire fino in fondo per un bambino, quindi è importante “accompagnarli” e farli sentire partecipi.
Dame Diane: Fulvio mi ha scelto per rappresentare, con il Genio, il tema dell’integrazione, in una cultura in cui troppo spesso gli immigrati vengono esclusi e non visti per le loro qualità di esseri umani. Il Genio ha la necessità di essere amato dai suoi padroni, di avere con loro un rapporto d'amicizia. Il legame con Aladino lo farà sentire parte di una famiglia, non si sentirà usato e abbandonato.
Ne Il piccolo principe, invece, interpreto due personaggi molto significativi, il fiore e la volpe. Il primo è molto orgoglioso, pretende continuamente attenzioni, e sotto i suoi comportamenti nasconde l’affetto per il piccolo principe. La volpe invece è molto saggia, all’inizio un po’ diffidente per paura di essere ferita: questo personaggio è forse il più impegnativo per me, lo sento molto vicino alla mia personalità!
Paolo Oppedisano: Il personaggio di Aladino è in continua evoluzione. All’inizio è un ragazzino sfaticato, che non pensa ad altro che a giocare. Però presto si scontrerà con una situazione più grande di lui, che lo formerà. Da bambino svampito e rompiscatole diventerà più maturo e cosciente di se stesso. Devo dire che Aladino mi ha superato: è maturato prima di me!
Qual è stato il riscontro del pubblico in questi anni?
Fulvio Peroni: Assolutamente positivo. Abbiamo ormai stabilito dei contatti continuativi con molte scuole del territorio che anche a distanza di tempo ci richiedono delle repliche.
Spesso siamo noi ad andare nelle scuole, gli spettacoli sono strutturati con pochi elementi scenografici che si adattano a qualsiasi tipo di spazio. Altre volte, invece, soprattutto con un numero elevato di classi, sono i ragazzi a raggiungerci a teatro.
Poi ovviamente non facciamo solo matinée ma anche repliche pomeridiane per chiunque voglia portare i propri bambini, come è stato il 13 novembre, e anche gli adulti sono sempre pronti a tornare!
Ciò che risulta interessante è anche la possibilità di continuare un lavoro con i bambini dopo la messa in scena: insieme alla mia assistente, Flavia Federico, prepariamo domande e spunti di riflessione specifici per ogni spettacolo, per proseguire il lavoro in classe con gli insegnanti!
Quali sono, quindi, i progetti già attivi per quest’anno?
Oltre a continuare le nostre repliche nelle le scuole, con molte date disponibili fino a maggio, porteremo in scena tutti e tre gli spettacoli all’interno di un festival della letteratura per l’infanzia che si terrà nelle domeniche di dicembre a Fiumicino.
Gli Spettacoli
La Regina delle Nevi
Con Sara Iacaroni, Luca Marino e Denise Villani
Aladino e la lampada meravigliosa
Con Dame Diane, Massimiliano De Giuli, Sara Iacaroni, Paolo Oppedisano e Denise Villani
Il piccolo principe
Con Chiara Bencivenga, Massimiliano De Giuli, Dame Diane, Luca Marino e Denise Villani
Info:
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