GUFETTO TEATRO a Roma: un anno di noi! il Best OFF 2016

Un altro anno di Gufetto è passato! Un anno intenso, pieno di nuovi obiettivi, tanti i teatri esplorati, tante le storie che abbiamo commentato, tanti gli artisti passati sotto i nostri occhi.
Il tutto in un momento di eterna sospensione del teatro italiano, quella fra la necessità di far cassa (magari con nomi di richiamo) e la lotta per la sopravvivenza dei piccoli/medi spazi, schiacciati da burocrazia, privati di fondi del FUS non pervenuti e tentativi di risparmio sulle opere messe in scena, a discapito della qualità.
Noi di Gufetto abbiamo una missione: dare voce agli spazi più piccoli, quelli più coraggiosi. Li segnaliamo ma soprattutto li osserviamo. Cerchiamo gli spettacoli che più di altri investigano la nostra Realtà e la nostra Storia, che affrontano le tematiche di genere e quelle più innovative, spettacoli che tentano una Ricerca che vada al di là dei limiti della produzione commerciale, che ci raccontino la Letteratura, l’Arte e la Musica non dimenticando la nostra Attualità.
A fine anno si fanno tanti propositi per il 2017: il nostro obiettivo è spingervi oltre i vostri confini, quelli delle vostre strade, delle vostre concezioni sul teatro, dei vostri impegni, portandovi in luoghi e spazi diversi da quelli tradizionali. Spingervi a ragionare e appassionarvi al Teatro off e non off, a questo mondo piccolo che combatte contro tutto. Per farlo possiamo solo continuare a raccontarvelo.
Ma se anche uno di Voi seguirà i nostri consigli e si divertirà (e ce lo dirà), vorrà dire che ci siamo riusciti. Che ce l’abbiamo fatta. E di questo saremo molto, molto felici, soprattutto per Voi lettori.
Nutritevi di teatro, come proposito del 2017!

Questo è Gufetto, questi siamo noi: per Voi il meglio degli spettacoli del 2016, con una parola chiave tematica che meglio rappresenta la ricerca di Gufetto.

#umanità
KENSINGTON GARDEN @Sala Uno Teatro: qual è il mio posto del mondo?
Recensito da Antonio Mazzuca
KENSINGTON GARDEN rappresenta l’ultimo atto della “Trilogia del Contemporaneo" e merita il plauso del pubblico per la capacità di mettere in scena in modo non banale i disagi di una generazione intera, frastornata e in cerca di una definizione, impaurita di crescere e posta in un mondo che la minaccia e la schiaccia, un mondo da cui si può solo fuggire o rifulgere di luce propria o della vanagloria concessa dal mondo dello spettacolo. Una missione comunque non facile.

THANKS FOR VASELINA @Teatro Piccolo Eliseo: una girandola di bizzarrie e paradossi
Recensito da Susy Suarez
Questa storia è un continuo accavallarsi di cinismo, dolcezza e ridicolo. Surreale ma nello stesso tempo terribilmente lucida e verosimile nel dipingere le dinamiche dei rapporti umani e nel mostrarci i mondi interiori di personaggi, i quali possono apparire sopra le righe, estremi, ma le cui debolezze, le nevrosi, le paure, i disincanti, rispecchiano perfettamente ciò che alberga nell'animo di ciascuno di noi.

#sperimentazione
CRY HAVOC @ Sala Uno Teatro: folgorati dalla voce di un veterano!
Recensito da Jessica Bertagni
Il tema sollevato dunque è toccante e delicato: quello dei veterani di guerra. Stephan Wolfert ci indica quella che è stata la sua personale terapia di recupero: l’amore per quella che poi è diventata sua moglie e il teatro.

UOMO MANGIA UOMO @ Teatro Agorà, torna il teatro d'avanguardia di Carraro Moda
Recensito da Giuseppe Sciarra
UOMO MANGIA UOMO è l'ennesimo tassello positivo del teatro di Enrico Maria Carraro Moda. Un raffinato regista italiano che ama sperimentare sul serio, senza seguire le mode del momento, cercando di creare un'arte teatrale tutta sua. Prendete nota registi italiani d'avanguardia "tra virgolette".

 

 

#off
SOLILOQUIO DI UN UOMO QUALUNQUE  @ Sala Uno Teatro: parole di carne, parole di voce
Recensito da Anna Maria Michetti
Teatro di parola e di voce. Parola incarnata nel corpo dell’attore, fisica. Prima esperienza teatrale per l’abile penna di Alessia Rocco; l’autrice costruisce un monologo biografico. L’uomo qualunque, racconta di sé, del proprio passato di vita, proponendo al pubblico la sua disperata ovvietà, il suo miserevole “qualunquismo”.

A TEMPO DI SCIMMIA @ Teatro Studio Uno: emozioni tossiche
Recensito da Paola Brigaglia
Sulla scena troviamo un intrico di teli che creano uno spazio articolato, pieno di anfratti e cunicoli, e che suggeriscono al tempo stesso una giunglaun ospedale psichiatrico e i meandri di una mente tortuosa… Uno spettacolo dal forte impatto estetico, capace di trasportare anche gli spettatori in un turbinio di emozioni contrastanti e insensate, restituendoci la dimensione frammentaria dell’esperienza esistenziale postmoderna.

NASCI, SIMONA @ Teatro Studio Uno: la felicità e l’accettazione degli altri
Recensito da Giuseppe Donatelli
Attraverso un linguaggio puerile e disturbato, Simona comunica col pubblico muto e scioglie i nodi della sua storia in un crescendo di amarezza e tenerezza.La scena rappresenta mille cose o niente. È composta da una poltrona e un’enorme palla, con cui Simona gioca ed esprime alcuni concetti ancora remoti alla sua lingua. Anche il tempo è incerto, ma nonostante questo, lo spettatore intuisce lo scorrere di pochi anni attraverso la narrazione della protagonista

#storia
VIVA FALCONE @ Teatro Lo Spazio: per non dimenticare
Recensito da Francesca Calisti
Dal tono evocativo e a tratti comico del ricordo delle estati siciliane, si passa al tono drammatico del racconto della strage di Capaci, alle minacce dei boss mafiosi, alle voci del popolino, tutte magistralmente interpretate da Antonio Lovascio.

OGNI VOLTA CHE GUARDI IL MARE @ Teatro Lo Spazio: l'odore del Sud
Recensito da Paola Musollino
Scritto dalla giornalista Mirella Taranto, diretto da Paolo Triestino e interpretato da Federica Carruba Toscano, è un monologo che vuole ricordare la forza, l'amore per la vita e la sete di verità di Lea Garofalo, testimone di giustizia strangolata e bruciata per ordine della ‘ndrangheta nel 2009 … una storia che fa vibrare la pelle e scuotere l'anima, e che permette a Sara, all'autrice, ma anche al suo pubblico, di "attraversare il dolore e capovolgerlo".

 

#genere
METAFISICA DELL'AMORE @ Teatro Brancaccino: Quella cosa lì e altre cose… ma soprattutto quella!
Recensito da Riva Evstifeeva
Estroso, eccellente e con un tocco piccante, lo spettacolo della compagnia “Le Brugole” porta in scena dal 28 al 30 dicembre la “METAFISICA DELL'AMORE” che indaga con una brillante auto-ironia l'universo delle relazioni amorose tra le donne, e regala le risate a crepapelle (alcune anche molto amare), un ottimo modo per salutare in allegria il cupo 2016.

SIAMO TUTTI GAY@Teatro Lo Spazio: e se avremo dei figli saranno liberi!
Recensito da Bianca Coppola Melon
Questo spettacolo è, in toto, una ventata di freschezza, mostra “gli etero” come diversi e “gli omo” come normali, talmente normali che una delle due mamme gay è pronta all’infarto quando scopre che entrambi i suoi figli sono “oh mio Dio” etero! “Nella nostra famiglia siamo tutti gay”, urla con serietà, rabbia e fierezza, e le risate a crepapelle del pubblico lo sottolineano.

#letteratura e #mito
FEDRA@Teatro Romano di Ostia Antica: Amore è un dio?
Recensito da Rosella Matassa
L’amore scellerato di Fedra, tanto nemico delle convenzioni sociali quanto forte e dilaniante, fa della donna uno dei personaggi più intensamente tragici della letteratura antica. Il tormento della passione vissuto in maniera viscerale e struggente la rende poeticamente umana.

L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA @Teatro Conciatori: Un malinconico incontro sui binari del tempo
Recensito da Rachele Fortuni
La nota vicenda del capolavoro di Pirandello viene qui reinterpretata con una donna al posto dell'avventore del dialogo originale: la scelta di un personaggio femminile arricchisce di sfaccettature la relazione fra i due personaggi, fornendo ulteriori livelli interpretativi a un incontro di per sé già onirico.

NATALE IN CASA CUPIELLO @ Teatro Parioli: il Presepe e i 3 Magi
Recensito da Gianluca Flammini
La Pièce, famosa in tutto il mondo, è capace ancora di regalare al pubblico due ore di teatro sublime, con una recitazione perfetta: tutti gli attori si muovono sul palco in perfetta armonia senza mai sbagliare i tempi delle battute con dialoghi talmente intensi, naturali e precisi da rappresentare in maniera impeccabile le vicende della famiglia Cupiello.
 

OTELLO @ Sala Uno Teatro: il sospetto che uccide l’uomo
Recensito da Martinica Ferrara
La capacità attoriale di tutto il cast è tuttavia la vera forza di questo spettacolo. Speciale menzione va anche a Dajana Roncione, nei panni di una Desdemona raffinata e semplice, resa con estrema sobrietà, che si lascia andare a delle cariche emotive molto forti e sostenute con maestria, che commuovono e catturano lo spettatore. Un esperimento valido e ben riuscito, che ha trovato una nuova chiave di lettura moderna e originale di questo classico shakesperiano intramontabile.

#teatro e #musica
SERATA KAFKA @ Teatro Vascello: racconti, aforismi, musica dell’Est e un grandissimo interprete
Recensito da Costantino Buzi
L’accompagnamento si amalgama perfettamente con la voce di Herlitzka e le parole di Kafka, ed è forte la suggestione, chiudendo gli occhi, di trovarsi in un vicolo di Praga ai primi del novecento, ad ascoltare i racconti incredibili di un narratore straordinario.

Francesco Leineri SOLO @ Teatro Studio Uno: quando ogni nota è un’epifania
Recensito da Edoardo Genovesi
La grandezza di questo modo di vivere lo spazio esecutivo della performance sta proprio in una rimozione delle pareti non fine a se stessa, ma funzionale a creare legami tra gli ascoltatori e con il musicista, il legame lo fanno la musica e l’ascolto. Vissuto in questo senso il concerto “SOLO”, portato al Teatro Studio Uno dal 16 al 18 dicembre, assume una singolarità straordinaria.

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