MEDEA PER STRADA @Il Respiro del Pubblico 2021: il viaggio di una vita

Il 5 e il 6 dicembre nelle stanze dell’Associazione Progetto Arcobaleno Onlus si è tenuto lo spettacolo MEDEA PER STRADA, progetto e regia di Gianpiero Borgia e parole di Fabrizio Sinisi con Elena Cotugno, nell’ambito del Festival IL RESPIRO DEL PUBBLICO, con il contributo di Fondazione CR Firenze, Ciuchi mannari-Gruppo di visione.

Autore: Cosimo Calvelli, Gruppo di Visione Ciuchi Mannari – Progetto Il Respiro del Pubblico

Il teatro in luoghi non convenzionali

Pensare di entrare a vedere questo spettacolo in una sala convenzionale, con le tipiche poltroncine e il tipico rassicurante buio sarebbe un errore. Sarebbe altrettanto sbagliato, probabilmente, collocarlo in un classico ambiente teatrale. MEDEA PER STRADA di pareti non ne ha, e non può averne. Questo, infatti, non si svolge davanti agli spettatori, ma tra di loro; attraverso la totale apertura al pubblico dell’attrice che, facendo domande e coinvolgendolo, lo trascina nel vortice della vita del personaggio.

E’ importante porre l’accento sul luogo in cui si è tenuto lo spettacolo; Infatti, l’Associazione Progetto Arcobaleno Onlus da anni collabora con il CIP (Collegamento Interventi Prostituzione e Tratta) con interventi integrativi rivolti alle vittime della tratta. Un teatro che entra quindi che entra nel cuore pulsante dei temi trattati, attraverso scelte come quella della location stessa.

Il racconto di Medea

La protagonista, interpretata da una pregevole Elena Cotugno, ci racconta infatti della sua vita, dall’infanzia fino ad oggi, iniziando sottovoce, quasi a non voler attirare la nostra attenzione, creando così un’atmosfera di attesa, di terapia, e procedendo con un ritmo incalzante che termina con un finale tanto spiazzante quanto emotivamente potente. Vita, quella della protagonista, caratterizzata da sfruttamenti ed imbrogli. La tratta della prostituzione viene così raccontata in prima persona, attraverso una drammaturgia convincente e allo stesso tempo sconvolgente in cui leggiamo le vite non di una, ma di molte donne che hanno vissuto questa esperienza.

Tutta la pièce teatrale gira attorno alle parole e al racconto stesso, la scenografia consiste in ciò che era presente nella stanza dell’esibizione: qualche tavolo, le sedute e alcuni mobili. Ma nulla di tutto questo è stato sfruttato dall’attrice che si è limitata ad utilizzare un mobile come supporto della cassa per la musica e due sedie: una per sedervisi e una per poggiarvi la borsa. La musica, messa direttamente dal personaggio sulla cassa collegata al telefono diviene, più che una colonna sonora, parte integrante del racconto, salvo in determinati momenti, quando il volume troppo alto rischia di sovrastare la voce dell’attrice.

MEDEA PER STRADA è uno spettacolo che riesce a coinvolgere lo spettatore e a rubargli qualche risata, grazie alla protagonista ironica e loquace, ma è capace anche di sbalordire e colpire a fondo il pubblico, strappando qualche lacrima e lasciandolo a riflettere su tematiche di cui si parla troppo poco.

L’articolo è stato realizzato dal Gruppo di Visione Ciuchi Mannari all’interno del Respiro del Pubblico Festival Di Cantiere Obraz, realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e in collaborazione con Teatro di Cestello.

Il gruppo di visione Ciuchi Mannari è composti da Alarigo Serguei Innocenti Angelini, Bianca Bartolozzi, Cosimo Calvelli, Edoardo Michelucci, Elena Sofia Feminò, Emma Bani, Franceska Boci, Gaetano Barni, Giacomo Biscini, Giovanni De Vincenzi, Lorenzo Cervini, Matide Menegatti, Lisa Momo Sandri e, come uditrice, Alessandra Mancarella.

Info:
MEDEA PER STRADA
di Fabrizio Sinisi e Elena Cotugno
con Elena Cotugno
progetto e regia di Gianpiero Alighiero Borgia produzione Teatro dei Borgia
Progetto Arcobaleno
4 dicembre 2021

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