Cantiere Obraz tra novembre e dicembre ha portato in scena sette spettacoli per il Festival IL RESPIRO DEL PUBBLICO: IL CAPPOTTO, regia di Alessio Bergamo; EVERY BRILLIANT THING, regia Michele Panella, con Daniela D’argenio Donati; SCHERZO, MA NON TROPPO, di GogMagog; IL SALONE DI Z*** di Teatro dell’Elce, AZIONE ARTISTICA PER SPETTATORE SOLO, e infine il Teatro dei Borgia con due spettacoli della trioogia LA CITTA’ DEI MITI.
Autore: Lisa Momo Sandri – Gruppo di Visione Ciuchi Mannari – Progetto Il Respiro del Pubblico
Contenuti
EVERY BRILLIANT THING
Every brilliant thing è uno spettacolo intelligente, che non stanca ma anzi che scorre veloce (e forse anche troppo); il coinvolgimento del pubblico è fondamentale per la buona riuscita di questa storia dal retrogusto stand up comedy britannico che, però, alla fine, spinge le persone in sala ad andare ad esprimere la propria vicinanza alla protagonista, che, nascosto il divertimento, non smentisce ma ringrazia! Con questa traduzione all’italiano impeccabile, adesso anche il pubblico non anglofono può godersi questa chicca che fa ridere, sì, ma anche riflettere su un tema, come la depressione, col quale purtroppo, direttamente o indirettamente, ogni persona prima o poi nel corso della sua vita ha a che fare.
SCHERZO MA NON TROPPO
Seduti in platea all’inizio si viene portati anche a pensare “ma cosa sto guardando? Ma dove vuole andare a parare? Oddio, ma ora rinizia?” davanti ad un venditore che fa esattamente quello che dovrebbe fare: sfinirti con le parole per cercare di venderti un prodotto che una volta rivelato cosa effettivamente è, l’effetto che ha, è farti cadere le braccia. L’attore protagonista è capace di farti credere a lui in maniera quasi ipnotica. Di fatto, neanche a metà del monologo, senti di essere attaccato ad ogni singola parola che proferisce e di non poter fare nulla al riguardo nel momento in cui inizia a parlare di sé. Come uomo, non più come venditore. Ecco che si viene catapultati quasi in un universo parallelo in cui un po’ non capisci più a cosa stai assistendo, un po’ sei completamente dentro ad ogni sua singola parola. Racconta, e racconta episodi di vita privata eppure quella sua vita è così simile a quella di tanti di noi che quando ci chiede in maniera diretta “Che cosa sono per voi? Un pazzo? Un venditore? Uno schizofrenico?” se dovessimo davvero rispondere non avremmo mai una risposta chiara, perché, alla fine, che cosa avremmo fatto se fossimo stati al suo posto? Scherzo ma non troppo è uno spettacolo da non perdere, perché quello che ti lascia ti serve, anche se ancora non lo sai.
IL SALONE DI Z***
Mi accolgono nel foyer e mi viene proposta la visione di un documentario “Barbieri”: racconta l’universo di questo mestiere proprio dal punto di vista di alcuni barbieri fiorentini storici. La porta che dà alla platea è chiusa, gli spettatori vengono fatti entrare due alla volta. Ebbene, non voglio, per lasciare la sorpresa, rivelare luci, scenografia, né tantomeno personaggi o trama dello spettacolo, ma posso con certezza affermare che Il salone di Z*** non è affatto uno spettacolo teatrale, bensì un’esperienza di totale immersione che vi colpirà irrimediabilmente. Mi sento, in ogni caso, di suggerire di mettere una sorta di avviso per avvertire potenziali spettatori sensibili.
Info:
Respiro del Pubblico Festival
di Cantiere Obraz
realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze
in collaborazione con Teatro di Cestello
Direzione Artistica: Paolo Ciotti – Alessandra Comanducci
Organizzazione: Michela Cioni – Antonella Longhitano
Comunicazione: Camilla Pieri
Ufficio stampa: Fabrizio Calabrese
Grafica: Thomas Harris
Firenze, 2 ottobre – 20 dicembre 2021
Il gruppo di visione Ciuchi Mannari è composti da Alarigo Serguei Innocenti Angelini, Bianca Bartolozzi, Cosimo Calvelli, Edoardo Michelucci, Elena Sofia Feminò, Emma Bani, Franceska Boci, Gaetano Barni, Giacomo Biscini, Giovanni De Vincenzi, Lorenzo Cervini, Matide Menegatti, Lisa Momo Sandri e, come uditrice, Alessandra Mancarella.