Come ogni anno riparte il Florence Queer Festival, festival di cultura queer ed lgbt+ a Firenze che quest’anno si svolge dal 15 al 20 ottobre presso il Cinema La Compagnia. Proiezioni di film e corti del “Video Queer” oltre a molte altre attività ed eventi collaterali, realizzati assieme ad altre associazioni del territorio, che si svolgono prima, durante e dopo il festival. Per avere un quadro più approfondito Gufetto ha intervistato Bruno Casini e Roberta Vannucci, direttori artistici del Festival e Barbara Caponi, presidente dell’associazione IREOS comunità queer autogestita.
Giulio Meoni: Il Florence Queer Festival (FQF) è arrivato alla sua 17° edizione. Com’è che è nato e qual è stato il suo percorso?
Bruno Casini: Il FQF è nato nel 2002, la prima edizione si è svolta al Teatro Puccini, una edizione molto “carbonara”, molto underground con pochissimo finanziamento. La volontà di farlo nascere è venuta a me e a Paolo Baldi, che all’epoca era militante dell’Associazione Ireos. Tutti gli anni andavamo al festival di cinema lgbt di Torino “Da Sodoma a Gomorra” ed è proprio a Torino che ci è venuta l’idea di realizzare una rassegna di cinema lgbt a Firenze . Dopo due edizioni al Teatro Puccini ci siamo spostati allo Spazio Uno e poi ancora al Cinema Odeon fino ad arrivare, ad oggi, al Cinema La Compagnia. È aumentato il pubblico, che ad ogni edizione continua a crescere, e sono nati tanti progetti paralleli come il “Queer Theatre” in collaborazione con il Teatro di Rifredi, il “Queer Book” dedicato alla letteratura e ai saggi lgbt, le mostre e gli incontri oltre al cinema che rimane il nostro punto di riferimento.
Il FQF vede come protagonisti principali film e pellicole a tematica QUEER. Ce ne sono un paio in particolare di questa edizione che vi sentite di consigliare ai nostri lettori?
BC: Sicuramente “The Spark”di Benoit Masocco (che sarà presente in sala): un documentario sulla storia del Pride dallo Stonewall di New York fino alle lotte con Milk a San Francisco e poi ancora Parigi con interviste a protagonisti e protagoniste della cultura lgbt internazionale. Questo documentario apre la 17 Edizione e rientra nel Festival dei diritti 2019 ed è in collaborazione con l’istituto Francese. Poi ancora il biopic su Robert Mapplethorpe di Ondi Timoner, uno dei più importanti fotografi del Novecento. Infine vorrei citare anche il Concorso “Videoqueer” che facciamo sin dalle prime edizioni ed è dedicato ai corti.
Il FQF però non è solo film, ma anche mostre, presentazioni di libri e tutto quello che ruota intorno alla cultura QUEER. Potreste parlarci meglio delle attività collaterali di quest’anno?
BC: Ci saranno tre mostre, uno dedicata a Gianna Parenti: attrice, modella, attivista e militante politica, poi “Over the rainbow: 1969-1989. 20 anni di clubbing lgbt da New York a Firenze”. Queste due si terranno alla Compagnia nel periodo del festival. La terza “Chronicles in Color” di Alan Deas, l’autore dell’immagine del Florence Queer Festival 2019, presso lo IED di Firenze. E poi incontri, presentazioni di libri come quello su Mario Mieli “La Gaia critica”, Margherita Giacobino su Valerie Solanas e tanti altri. Ci sarà inoltre un ricordo al fotografo Derno Ricci a dieci anni dalla sua scomparsa.
Il Florence Queer Festival è organizzato da IREOS comunità queer autogestita, associazione LGBT+ fiorentina. Potreste raccontarci che è IREOS e che servizi offre?
Barbara Caponi: IREOS comunità queer autogestita è un’associazione di volontariato che opera nell’ambito della promozione della salute, della cultura e dei diritti della Comunità Queer, gay, lesbiche, transgender, transessuali, bisessuali, intersessuali. È un centro servizi con un Consultorio della Salute, in cui da oltre vent’anni si offrono consulenze, gruppi di autoaiuto, ad orientamento gestaltico, counseling, e dove è possibile fare il test dell’HIV. Realizza interventi nelle scuole, corsi di formazione, laboratori e convegni, inoltre mostre, feste, cene ed altre attività ricreative. È tra le associazioni fondatrici del Comitato Toscana Pride, di cui ha ricoperto il ruolo di portavoce al primo Pride a Firenze nel 2016.
Si sa che nell’associazionismo “Chi si ferma è perdut*”, quali sono i progetti per il futuro del FQF ma anche di IREOS?
BC: Il Festival continuerà nella sua ricerca di film, documentari e cortometraggi che sappiano proporre sguardi attenti alle storie e alle vite delle persone lgbtq+. Affiancando a questi proposte culturali sempre nuove. Rispetto a IREOS hai indovinato, gli eventi si susseguono durante tutto l’anno e proprio la settimana prossima, cioè da martedì 22 ottobre, daremo il via al progetto TERRITORIO PLURALE, un corso di formazione e sensibilizzazione per la prevenzione e il contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere e per il riconoscimento dei diritti delle persone LGBT del territorio della città metropolitana fiorentina. Si rivolge ai dipendenti e alle dipendenti degli Enti Pubblici e privati del territorio, in particolare ai soggetti operanti nei settori anagrafe, socio-assistenziale e sanitario, polizia locale, scuola, sport e cultura, oltre anche a Volontari di associazioni o aspiranti tali: La partecipazione è gratuita previa iscrizione tramite la mail territorioplurale@gmail.com oppure al numero +39.333.6798698 per maggiori informazioni ecco l’evento Facebook.
Info:
Florence Queer Festival 2019 – 17° edizione
Cinema La Compagnia, Via Cavour 50/r – Firenze
Dal 15 al 20 Ottobre 2019