Domenica 13 marzo, abbiamo assistito alla Presentazione del Libro “TUTTO PASOLINI”, dizionario antologico di 500 pagine che ripercorre letteralmente dalla A (di Accattone) alla Z (di Zigaina) l’Universo Pasoliniano, nei cento anni dalla nascita del Maestro, a cura di Piero Pila, Roberto Chiesi, Silvana Cirillo, Jean Gili – Incontro moderato da Franco Montini, con la partecipazione straordinaria di Filippo La Porta.
Contenuti
Pier Paolo Pasolini dalla A alla Z
Con questo libro, cinque esponenti di spicco del mondo “Pasolini”, portando ognuno un punto di vista esperto sulle diverse sfaccettature dell’Uomo e del Poeta, hanno voluto unire le loro forze per descrivere nella maniera più precisa e completa la vita, le opere e il pensiero del Maestro Pier Paolo Pasolini. Il risultato ha generato una vera e propria enciclopedia, caratterizzata da ben 500 pagine e un nutrito corredo fotografico. L’opera è stata anche arricchita da una corposa presenza di commenti e pensieri a cura di critici italiani ed internazionali.

Tutto Pasolini: La sintesi dell’Universo Pasoliniano

Possiamo definire l’opera la Versione definitiva dell’Universo Pasoliniano, un testo apologetico, profondo e attuale. Si parte dalla lettera A di “Accattone”, esordio capolavoro dello scrittore e uno dei film più importanti del panorama italiano, nel quale Pasolini dipinge in modo assoluto l’affresco di un quotidiano vivere del sottoproletariato romano agli inizi degli anni ’60. Fino ad arrivare alla Z di “Zigaina Giuseppe”, pittore italiano, figura chiave del Novecento, con il quale Pasolini ha sviluppato un sodalizio intellettuale e forse, qualcosa di più.
Tutto Pasolini: La Filosofia di Pasolini – contraddizione e genio
L’evento che ha presentato una partitura critica a più voci, ognuna espressione di uno studio specifico, sebbene abbia presentato punti di vista differenti l’uno dall’altro, è riuscita nell’intento di formulare un pensiero comune. Ciascuno degli studiosi chiamati a esprimersi sullo Specifico pasoliniano è riuscito a trovare quel punto di incontro che ha reso la Rassegna un piacevole talk-show, suscitando negli spettatori presenti in sala, interesse, approvazione e talvolta anche stupore: Pasolini era senza dubbio un uomo contraddittorio e le sue “azioni” dividevano l’opinione comune.
Pasolini: Il Poeta delle Cose
Comunista e credente, Proletario e borghese, Omosessuale e peccatore. Nelle sue opere è evidente la complessità del suo pensiero, a tratti comico e grottesco e spesso drammatico, dove il fine ultimo è accentuare gli aspetti più amari e crudi della vita dell’uomo. Autodefinendosi “Il Poeta delle Cose”, l’evocatore delle realtà, Pasolini ricerca una nuova modalità di interpretarla facendo uso dei dialetti che, a detta Sua, sono gli strumenti più aderenti possibili al linguaggio comune. Vuole allontanarsi e differenziarsi dalla poetica del tempo, esaltando la sua unicità in modo pungente e provocatorio. Il suo essere è quasi eretico: basti pensare a “La Ricotta”, episodio da Lui diretto, parte della pellicola del ’63 “Ro.Go.Pa.G.”, considerato dalla criticaun vero e proprio vilipendio alla religione cattolica. Nella pellicola, il protagonista è un povero uomo, comparsa di un film su “La Passione di Cristo” che, consumando il suo pasto, muore di indigestione sulla croce).
Pasolini rimane ancora oggi un genio immortale, unico nel suo genere ed è curioso il fatto che la sua nascita, il 5 Marzo 1922, coincida proprio con la prima proiezione del lungometraggio “Nosferatu il vampiro” di Murnau, appunto detto il “Non Morto”.