Le dive del cinema italiano, affascinanti, iconiche e fonte di ispirazione dei migliori registi del nostro Paese e… anche Oltre Oceano
Questa rubrica tratterà un roster delle dive italiane più famose, muse ispiratrici di registi del calibro di Federico Fellini, Roberto Rossellini, Ettore Scola e tanti altri, innovatrici di talento, bellezza, intelligenza, patrimonio del nostro Bel Paese.
Contenuti
Gina Lollobrigida: una carriera al contrario: da Hollywood a Roma

Classe ’27, nata in un piccolo paesino del Frusinate, Subiaco, Gina Lollobrigida (per gli amici francesi “Lolò”, tanto da dedicarle anche un reggiseno) è l’unica attrice italiana che effettua nella sua carriera un percorso inverso: dopo un secondo posto nell’edizione del 1947 di Miss Italia, il primo successo dell’attrice arriva però all’estero, precisamente in Francia con la pellicola “Fanfan la Tulipe”con Gerard Philipe nel 1952. Viene così notata dal magnate americano Howard Hughes che le promette fama e successo nell’Olimpo di Hollywood, in cambio di un contratto in esclusiva. Il carattere ribelle della Lollo, che l’ha fatta tanto amare quanto disprezzare in tutto Il Mondo ha però la meglio: la giovane diva in erba, decide di rinunciare alla gloria a fronte della sua libertà.
Pane amore e fantasia: nasce “Pizzicarella la Bersagliera”

Torna così a Roma per dedicarsi quasi totalmente al cinema italiano neorealista anche se il suo più grande sogno era quello di diventare una pittrice e scultrice. Fu proprio Vittorio de Sica a convincerla a puntare sul cinema, mettendo da parte le aspirazioni da artista. Non per niente il soprannome di “Pizzicarella la Bersagliera” protagonista del grande successo al botteghino del 1953 “Pane Amore e Fantasia”, la accompagnerà per tutto il resto della sua vita.
Lollo – la nuova diva del cinema italiano
È proprio il film di Luigi Comencini, compreso il sequel “Pane Amore e Gelosia” (1954), sempre in coppia con Vittorio De Sica, che la consacra al grande pubblico italiano. La critica del tempo è divisa in due: da una parte Gina viene osannata come la “nuova Diva del cinema italiano”, vivace, irriverente ma soprattutto dal “fisico esuberante” (l’espressione “maggiorata fisica” viene pronunciata per la prima volta proprio da Vittorio De Sica); dall’altra, a causa dell’uso continuo di stilemi dialettali e la caratterizzazione “sopra le righe” del suo personaggio, viene stigmatizzata a futura meteora, legata esclusivamente a quella Stagione.
Gina Lollobrigida: una donna capace di farsi strada da sola

A poco più di vent’anni, la Bersagliera non ha paura di imporre il proprio carattere e le proprie idee, è una “donna capace di farsi strada da sola”, tanto da attribuirsi, in fase di produzione, un ruolo di peso sul casting (in particolare quello femminile) dell’intera pellicola. Un aneddoto curioso, raccontato dall’attrice Marisa Merlini, che nel film interpreta il ruolo dell’intensa “Annarella, la Levatrice”, interesse amoroso del Maresciallo Carotenuto (Vittorio de Sica) ci fa riflettere sul rapporto che intercorreva tra le attrici degli anni ’50: l’artista, ricordata più per la sua bravura interpretativa che per le sue doti estetiche, viene selezionata direttamente dalla Lollo e preferita a Yvonne Sanson, prima scelta del regista, perché non considerata una minaccia per la sua ascesa. Nel secondo capitolo la bella attrice francese recita comunque un piccolo cameo.
Gina e Sofia: amiche o rivali?
Per colpa del terzo film della saga “Pane amore e…”, dove Gina, ormai attrice affermata, rinuncia al ruolo che l’ha consacrata (si dice che avesse così tanto alzato la richiesta di compenso, da spingere i produttori a guardarsi altrove…) e viene sostituita dalla leggendaria Sophia Loren, nasce la loro rivalità (costruita forse a tavolino dagli Uffici Stampa).
Nel 2016, in un’intervista con Vanity Fair, la Lollo Nazionale infatti afferma: “Lei (Sophia ndr.) e i suoi addetti stampa hanno iniziato questa rivalità con me, per 50 anni. È stato davvero noioso. Noi siamo diverse, abbiamo percorso carriere completamente diverse. Io volevo essere un’artista più di ogni altra cosa. Volevo una carriera ad alto livello“.
Gina sta a Sofia come Bette sta a Joan
Le due attrici non recitano mai nello stesso film e, in nessun caso, hanno dovuto competere per la medesima parte. È suggestivo però immaginare, come un “dietro le quinte”, che tra le due intercorresse un filo sottile: due Stelle “AmicheNemiche” che lottano per lo stesso obiettivo e “se ne danno di santa ragione” per decretare chi sia la più brava, da far invidia alla guerra delle colleghe americane Bette Davis e Joan Crawford.
“La rivalità potevo averla con Sophia Loren, non con una principiante”. Gina Lollobrigida docet.
La vita artistica di Gina: un successo

La sua lunga carriera è stata caratterizzata da un nutrito pot-pourri di successi cinematografici, sette David di Donatello, due Nastri d’Argento oltre a titoli di grand’ufficiale della Repubblica italiana e cavaliere della Legion d’onore francese.
Magistrali le interpretazioni ne “La Provinciale” (1953) di Mario Soldati, “la Romana” (1954) di Luigi Zampa e l’indimenticabile Fata Turchina nella miniserie televisiva del 1972 “Le Avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini.
La vita privata di Gina: un disastro
La sua vita privata non è stata però così fortunata come quella artistica: si sposa una sola volta con il medico sloveno Milo Skofic, dal quale divorzia nel 1971. Nel 2006 annuncia il suo matrimonio (annullato poi dalla Sacra Rota), con lo spagnolo Javier Rigau, di trent’anni più giovane di Lei, causando una profonda spaccatura con il suo unico figlio Miko Skofic che la accusa di demenza senile, intraprendendo una battaglia legale durata fino alla morte della Lollobrigida, avvenuta il 16 gennaio 2023.
Salutamme’ Marescia’
La sua eredità nel mondo del cinema rimarrà fonte di ispirazione per le generazioni future. “La Bersagliera” batté i tacchi e volò verso il paradiso degli Artisti. Cit. e con il suo carisma la sua verve, ci ha salutato così: “Salutammé Marescià!”
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