Abbiamo intervistato per Voi, Giacomo Vezzani (di seguito FP) & Fabio Pappacena (di seguito G.V), autori, attori e musicisti dello spettacolo “BlakeEternalLife” in scena alle Carrozzerie n.o.t. il 20/21 maggio alle ore 21.00.
BCM: Prima di tutto chi era William Blake?
GV: Nato a Londra alla fine del 1757, Blake è stato un incisore, poeta, pensatore, filosofo e soprattutto un anticonvenzionale perché rifiuta la possibilità di diventare una sorta di pittore di corte, e questo è fondamentale per capire il suo essere, uno dei suoi pensieri dominanti è quello di credere che oltre alla realtà tangibile, quella quotidiana, ci fosse molto altro, e credo che questo sia l’aspetto di lui più interessante
FP: Era considerato un genio, da qualcuno definito addirittura un profeta…
GV: La sua vita si svolge in tre cittadine inglesi, diciamo in tre cottages, e uno di questi, tramite una raccolta di fondi della “Blake Society”, è stato acquistato proprio da loro per farne un museo.
BCM: Come riesce a esplodere il suo pensiero, come diventa un letterato, un filosofo dall’artigiano che era?
GV: Intanto, possiamo dire che non ha fatto studi accademici ma fu educato a casa dalla madre, quindi un autodidatta, però un grande conoscitore del suo tempo, e anticipa di tanto il pre-romanticismo.
FP: Sì, lo anticipa di molto ma poi si discosta parecchio da tutti gli artisti, scrittori e pensatori, per una sua poetica anomala rispetto al romanticismo.
BCM: E qual è?
GV: I temi che ricorrono nella sua poesia e nei suoi dipinti, sono gli accadimenti del suo tempo: la rivoluzione francese, quella americana, la schiavitù in America, ed esprimono un concetto di umanità universale, detestava la schiavitù e credeva nell’eguaglianza tra le razze e tra i sessi: “Tutti gli uomini sono uguali (attraverso le loro infinite differenze)”
BCM: Conosceva perché viaggiava?
GV: No, leggeva molto, aveva grandi rapporti epistolari con pensatori come lui, ma in particolare c’è un poema molto interessante che è “The mental traveller” che racconta il viaggio attraverso la mente, perchè lui è proprio un viaggiatore mentale.
FP: Un visionario vero e proprio, nel senso che sin da bambino aveva delle visioni che dipingeva, incideva e che accompagnava con la poesia.
BCM:Voi come vi siete innamorati di lui e del suo pensiero, tanto da progettare e costruire uno spettacolo fatto di parole e musica?
FP:Entrambi lo abbiamo studiato alle superiori, ma è Giacomo che ha avuto l’idea, e il suo entusiasmo mi ha contagiato
GV: Tutto è partito da un lavoro fatto a Radio Tre su Giovanni Pascoli, e poi me ne hanno chiesto un altro, allora ho pensato subito a Blake, perchè se Pascoli è stato il poeta dei suoni, William Blake è stato quello delle visioni. E da lì è partito tutto.
BCM: Mi rendo conto che è un pensiero colto non sempre facile da comprendere…
GV: Lui ha creato una sua mitologia, e quindi non conoscendola ci si può anche perdere, ma vorrei aggiungere che il suo incitamento maggiore è quello di pensare, ecco le parole di Blake aiutano molto a pensare
BCM:Traducendo con parole dei nostri giorni possiamo dire che era un ricercatore di senso?
FP: Sì, esattamente, ricercatore di senso della vita, addirittura c’è chi lo ha definito il più grande ricercatore della verità
BCM: Come si sviluppa lo spettacolo?
FP: E’ uno spettacolo che unisce musica e parole, sul palcoscenico siamo in quattro, oltre a me e a Giacomo ci sono due cantanti attrici: Elsa Bossi ed Elena Nenè Barini.
GV: Le canzoni sono in originale e in mezzo a noi ci sarà un grande schermo con la traduzione, le canzoni saranno inframezzate dai suoi versi in italiano recitati da tutti e quattro. Silvio Giordano ha curato i visual con la collaborazione di Gianluca La Grotta che è anche l’autore del nostro logo: una faccia a metà tra una tigre e un agnello, da due suoi famosi poemi “The Tyger” e “The Lamb”, che sono molto legati tra loro, infatti la tigre esiste solo come controparte dell’agnello, e l’agnello presuppone la presenza della tigre.
FP: Presumo che dentro di noi convivono entrambi…
BCM: Come in una forza dicotomica! Che tipo di musica avete scelto per accompagnare i suoi testi?
FP: Direi di si. Abbiamo composto insieme unendo l’anima elettronica di Giacomo che suonerà le tastiere, con la mia rock che sarò alla chitarra
GV:Non abbiamo voluto attualizzare Blake, ma portarlo a un linguaggio di oggi che sia fruibile a tutti, dai ventenni ai più maturi
FP:Non volevamo raccontare Blake visto da Blake, ma farlo conoscere attraverso uomini del duemila.
BCM:Vi siete auto prodotti?
FP: Siamo co-prodotti dal Teatro del Carretto di Lucca, e poi anni fa abbiamo fatto una raccolta di fondi, e approfittiamo per ringraziare tutti
BCM: Un’ultima domanda perchè Eternal Life?
FP:Perchè per Blake la vita eterna non è quella dell’aldilà, ma le infinite opportunità di questa
BCM: Non ci resta che ringraziare i nostri ospiti e darci appuntamento alle Carrozzerie n.o.t. per conoscere o approfondire William Blake il cui pensiero appare oggi rivoluzionario e illuminante!
Info:
Blake Eternal Life
è un progetto nato dall’unione di poesia e musica. È stato un disco di dieci canzoni i cui testi sono le poesie del poeta inglese William Blake, è poi diventato un radiodramma andato in onda su Radio Rai 3 e ora è una performance che mette insieme musica, poesia, recitazione e videoarte per raccontare il mondo visionario di un poeta che, grazie alle sue arte, è diventato un profeta. Un concerto/spettacolo realizzato da due attori-musicisti travolti da William Blake e dalle sue “visioni”.
Sugli artisti…
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Lo spettacolo
Arriva a Roma nella veste definitiva la performance dedicata al poeta inglese William Blake per una doppia data alle carrozziere N.O.T, il 20 e 21 maggio.