WORLD PRESS PHOTO 2016 @Museo di Roma in Trastevere: gli scatti della vita

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Il Museo di Roma in Trastevere anche nel 2016 fa da cornice al World Press Photo, giunto alla 59° edizione dal 29 aprile al 29 maggio 2016 in collaborazione e contemporaneamente con la sede di Amsterdam : 82,951 immagini, inviate da 5.775 fotografi di 128 nazionalità ha portato la giuria indipendente a premiare 42 fotografi provenienti da 21 paesi suddivisi in otto categorie (a loro volta divise in singles e stories). Messi in fila sono numeri che fanno un effetto sonoro forte, ma sin dalla prima immagine il rumore che invade la mostra è altro, rumore di dolore, di emozione, di poesia, a volte costruiti ad uso obbiettivo ma con il potere di farti sentire ogni piccola emozione che le distinguono come solo una foto potrà mai fare. Una mostra che si conferma una esperienza da non perdere, per onorare i protagonisti delle immagini ma anche i foto-reporter e il viaggio che insieme a  loro ci permettono di fare, anche quando esso è devastante.

La foto vincitrice fa parte della categoria SPOT NEWS dell’Australiano Warren Richardson Hope for  a New life e mostra un uomo e un bambino che attraversano la frontiera tra Serbia e Ungheria la notte del 28 agosto 2015, poche ore prima che venisse completato il muro di protezione tra Horgoš (Serbia) e Röszke (Ungheria), uno scatto notturno sfocato, non per volere creativo del fotografo, ma per l’impossibilità di usare qualsiasi mezzo che ampliasse la luce per permettere ai profughi di non essere visti. Il tema dell’immigrazione e della guerra, soprattutto in Siria, che ha portato al drammatico aumento di questo fenomeno è tra i più toccanti e drammatici rappresentanti delle immagini in mostra. Tante volte ci siamo chiesti cosa porta questi uomini a compiere gesti così pericolosi e i loro scatti sono assolutamente sufficienti a zittire qualsiasi ulteriore domanda che ci potrebbe venire.

La categoria CONTEMPORARY ISSUES SINGLES ha premiato Zhang Lei (China) con Haze in China, mentre per DAILY LIFE SINGLES Kevin Frayer (Canada) China’s Coal Adiition: due immagini entrambe emblematiche del problema dell’inquinamento del pianeta che nel paese asiatico provoca un numero impressionante di malattie respiratorie nonché il 17 per cento dei decessi e che porta al governo a precludere la vita esterna ai propri cittadini senza però prendere provvedimenti ambientali.

GENERAL NEWS SINGLES E STORIES è il racconto della guerra e dell’immigrazione, più crudo e difficile da vedere, quello che ti paralizza, perché se è vero che la cronaca ci sta abituando a delle immagini forti, ma trovarti fermo davanti a certi volti e certi corpi ti rende inerme, devastato dall’idea che tutto quello che stai vedendo è il genere umano che lo ha creato e che siamo noi che stiamo uccidendo i bambini e il loro futuro.

Presente la categoria dedicata ai progetti a lungo termine, LONG-TERM PROJECT,  in cui il fotografo ha studiato e documentato una storia, in una vera inchiesta foto/giornalististica. E’ il caso di Mary F. Calvert (USA), proveniente da una famiglia di militari, nel suo Sexual Assault in American’s Military documenta le storie delle donne vittime di abusi sessuali durante il servizio nell’esercito americano, che soffrono della sindrome da Trauma Sessuale Militare (MST), che provoca dipendenza da droga e alcol, alta probabilità di diventare Homeless, aumento del rischio di suicidio e della rete che loro stesse hanno create per supportarsi.

Una Sezione dedicata allo SPORTS, immagini che rimandano a luoghi freddi come la Russia, o caldi e polverosi come il Sengal, difficili e malati come Kenema , 300 km ad est di Freetown, martoriata dal virus Ebola, accomunate dallo stesso spirito di gruppo e di aggregazione che solo una partita può dare, sia che esso sia calcio, hockey o lotta libera.

I volti dei ritratti di PEOPLE, dove tornano in maniera prepotente i volti dei bambini, vittime del dramma dell’esodo o costretti a sottostare ancora ad antichi riti ( in questo caso pagani) nella vicina e moderna Spagna, alle porte di Madrid durante la Festa De Las Mayas, dove piccole e bellissime bambine vengono addobbate e con aria greve, serie e silenziose, posizionate su degli altari pieni di fiori a rendere omaggio alla natura.

L’ultima sezione è dedicata alla natura e allo spettacolo che ci offre, senza bisogno di artifici e costruzioni e con un occhio a noi umani che per quanto ci possiamo sforzare, studiare ed impegnare non siamo in grado di ricreare determinati spettacoli: a lei basta un attimo, un movimento e tutti noi diventiamo infinitamente piccoli. Il caso in NATURE SINGLES di Anuar Patjane Flourik (Mexico) con Whale Whisperers, un delicatissimo scatto di una Megattera e del cucciolo a largo delle Isole Revillagigedo nell’Oceano Pacifico, si percepisce il suono delicato del mammifero che parla con il piccolo o in NATURE STORIES lo spettacolare scatto di Christian Ziegler (Germany) con Chameleon Under Pressure, due camaleonti foglia di Decary perfettamente mimetizzi in una foresta secca e l’incredulità che ti coglie quando finalmente riesci a scorgerli.

 

 

 

Foto copertina: Warren Richardson, Australia Hope for a New Life, 28 August, Serbia/Hungary border april 4, 2012 (World Press Photo of the Year)

foto 1: Sergey Ponomarev, Russia, for The New York Times Reporting Europe's Refugee Refugee CrisisCrisis, 2015(General News, 1st prize stories – photo 2)

foto 2: Zhang Lei, China, Tianjin Daily Haze in China (Contemporary Issues, 1st prize singles)

foto3: Tara Todras-Whitehill, USA, for The New York Times Ebola Survivors Football Club (Sports, 3rd prize stories – photo 2)

foto 4: Anuar Patjane Floriuk, Mexico Whale Whisperers (Nature, 2nd prize singles)

foto 5: Christian Ziegler, Germany, for National Geographic Chameleon Under Pressure (Nature, 3rd prize stories – photo 2)

Info:

World Press Photo

29 aprile – 29 maggio 2016

Museo di Roma in Trastevere

Piazza S.Egidio 1B

Orari: Martedì-domenica 10.00-20.00    Venerdì 10.00 – 23.00    la biglietteria chiude un’ora prima

A cura di:

Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con 10b photography e World Press Photo Foundation di Amsterdam

Organizzazione e servizi museali Zètema Progetto Cultura


 
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