SCORRIBANDA@ Galleria Nazionale d’Arte Moderna: Un flusso di colori e storie d’Arte, racconta i 60 anni dell’Attico di Fabio Sargentini

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Arte

Dal 23 Gennaio al 4 Marzo 2017, presso la G.N.A.M. di Roma, “L’ATTICO” di Fabio Sargentini, espone una sintesi dei suoi sessant’anni di storia con SCORRIBANDA.
La celebre galleria d’arte romana mostra, all’interno della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, una sintesi dei suoi sessant’anni di storia, a fianco di artisti che introdussero a Roma la visione installativa dell’Arte e che determinarono i successivi passaggi culturali ed estetici.

 

39 opere lungo il perimetro del salone centrale della Galleria, una a fianco all’altra, quasi a sfiorarsi, creano un anello che circonda lo spettatore che entra nella Galleria e lo stimola a cercare l’inizio e la fine di questo girotondo stabile. Si cerca un punto di riferimento per leggere una storia, ma ogni opera è una storia; ognuna diversa e al tempo stesso uguale. È la storia dell’Arte che si avvicenda, si sperimenta e si consuma. Si può cominciare ad essere travolti dall’opera A furia di dirlo (di Marco Colazzo, 1996), con inquietanti volti sommersi che urlano verso l’alto per passare, interrogandosi ad una figura femminile nuda, ricoperta di mani che poggiate su di lei la invadono e la fermano (Santa Paola Gandolfi martire di P. Gandolfi, 1996) e poi via via, altalenare tra fotografie giganti di suonatori (Concertino di Luigi Ontani, 1970) e Campi di papaveri (Claudio Palmieri, 1985) o macchie astratte (Paso Doble di Pizzi Cannella, 1984) che confondono ma invogliano a farsi toccare.
 

Poi, una bocca laccata rossa su una tela bianca, all’improvviso, quella di Pino Pascali, (Primo piano labbra, 1965) che conturba, perché ricorda la vita dell’artista, brevissima, eppure così incisiva e prorompente, che determinò oltre che un nuovo profilo dell’arte italiana, anche la metamorfosi della Galleria L’Attico, così come racconta lo stesso Fabio Sargentini: «(…) Il suo Mare Bianco ruppe la logica dello spazio appartamento (…) fu opera e istallazione allo stesso tempo»

E poi riflessi di specchi, consistenze legnose, scene idrauliche, colori fluo e forme elementari che disegnano una casa dai colori pastello, che raccontano di varietà artistiche e multanime. (Pistoletto, 1986 – Nagasawa, 1974 – Di Stasio, 1994 – Ragalazi, 2008 – Kounellis, 1965 – ecc.)
 

Dopo il flusso di colore misto e contrastante lungo tre pareti il girotondo si chiude con l’ultima serie di opere quasi monocromatiche, come la calma e l’equilibrio dopo l’estasi. Solo un turbamento: la Lancia (Nunzio, 1970) e L’Anaconda (Luigi Puxeddu, 2012), che sembrano raccontare che non è la fine della “scorribanda”, che il flusso dell’arte non finisce, che serpeggia sempre una novità, un’avanguardia, che possiamo stare ad aspettarci ancora meraviglie.

 

Foto credit: Scorribanda Installation view

Info:

Scorribanda
a cura di Fabio Sargentini
Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Ingresso disabili: Via Gramsci 71

orari di apertura
dal martedì alla domenica: 8.30 – 19.30
ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura

biglietti
intero: € 10,00
ridotto: € 5,00
T + 39 06 32298221

lagallerianazionale.com
#LaGalleriaNazionale
#Scorribanda

image_pdfSCARICA QUESTO ARTICOLO IN FORMATO PDF