Due artisti, due creazione e due progetti che s’interrogano sulla stessa domanda… la loro relazione con la religione e la ricerca del significato che nasce da essa ma che si declina in una vita moderna fatta di opportunità e scelte in mostra al MACRO Testaccio fino al18 Ottobre.
RACHEL HOWARD con PAINTING OF VIOLENCE (Why I am not a mere Christian), la più grande mostra dell’artista inglese presentata in Italia con il supporto della Bohen Foundation, ci porta nel suo progetto che l’ha portata negli ultimi cinque anni a completare le dieci tele che vanno ad esaminarääe la sua ricerca sulla religione.
Le tele sono dieci e sono tutte uguali, le loro dimensioni sono l’altezza e l’apertura delle braccia dell’artista e seguono idealmente una riga a T a simulare un crocefisso. Le pennellate di colore rosso, in varie sfumature e declinazioni, dal carminio all’alizarina, seguono un ritmo verticale, sempre uguale e catatonico, impregnando le tele di una suggestiva luce rossa. E alla fine piega e pone vicino ad esse, su di un piedistallo, gli asciugamani usati per completare i dipinti, a completamento della performance. Quello che arriva ed è anche la volontà dell’artista, non è solo una serie di dipinti introspettivi ed indagatori, ma una performance, una “danza” in cui lei e la sua mano diventano simbolo di una forza che sta ferma, sempre uguale ad esorcizzare le violenze silenziose quotidiane e ripetute, sempre uguali, quasi immobili ma con la stessa capacità di ferire l’animo.
Un percorso per certi versi difficile e complesso, che nel programma dell’artista e nel confronto con lei diviene interessante e coinvolgente ma che purtroppo viene un po’ disperso nell’enorme sala che lo accoglie che tende a diluire troppo questo senso di dolore che ogni tela comunica.
Presenti una serie di nuovi dipinti che l’artista inglese sta elaborando che producono motivi e reticoli: immagini ripetitive, un legame tra gli strati a olio della pittura che si fondono da lontano e si separano da vicino, in un gioco di sovrapposizioni e illusioni in una probabile ricerca di ordine e caos.
LOS FELIZ di Edgar Honetschläger, è la mostra ispirata all’omonimo film dell’artista e regista viennese che lo ha impegnato negli ultimi quindici anni di carriera. Partendo dal Cristianesimo come la religione che in assoluto ha usato le immagini come veicolo di potere, pone l’accento sul “dominio” di coloro che creano immagini mettendo in relazioni due città simbolo di questo potere: Roma con lo Stato Pontificio e Los Angeles con la fabbrica del cinema. In una fiaba moderna tre cardinali assumono il diavolo per impedire che l’Occidente perda la propria supremazia sul mondo e a bordo di una Mercedes degli anni 50 percorrono un viaggio in sette capitoli tra Roma e Los Angeles, attraverso un’America fatta d’immagini bi-dimensionali, di paesaggi che scorrono come cartelloni pubblicitari dietro la macchina, in uno stile ironico e irriverente dei Road Movie.
In mostra sono esposte le proiezioni e la preparazione del lungo progetto che ha coinvolto l’artista, con diciotto dipinti a tema giapponese (terra nel quale ha vissuto per molti anni), circa 250 tra i disegni preparatori: infine la macchina usata nel lungometraggio, che “scorre” su un enorme pannello dipinto a svelarci il meccanismo con cui è stato eseguito il film che diventa installazione, fondamentale per farci entrare nel complesso meccanismo che segue tutto il progetto.
Perché questo è quello che coglie entrando nella grande sala espositiva, un lungo e complesso cammino che lascia interrogativi enormi nei primi passi, che vengono in parte svelati lungo il percorso per poi definitivamente svelarsi dietro il pannello che riproduce un piccolo estratto del film, dove tutto acquista un senso figurato ed esplicativo.
Info:
Rachel Howard
MACRO, MACRO Testaccio
Dal 23 settembre al 18 ottobre 2016
Da martedì a domenica ore 14.00-20.00; chiuso lunedì
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il supporto della Bohen Foundation
Sponsor Sistema Musei in Comune
In Collaborazione con
MasterCard Priceless Rome
Media Partner
Il Messaggero
Edgar Honetschläger – LOS FELIZ
MACRO, MACRO Testaccio
Dal 23 settembre al 18 ottobre 2016
Da martedì a domenica ore 14.00-20.00; chiuso lunedì
in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
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