“Terremoti, eruzioni vulcaniche, incendi, inondazioni, diluvi, mutando di colpo, con la faccia della terra, il corso delle società umane, le hanno combinate in modo nuovo, e queste combinazioni, le cui cause prime erano fisiche e naturali, sono divenute, col tempo, le cause morali che mutano lo stato delle cose”
Con questa citazione di Jean-Jacques Rousseau viene introdotta la mostra curata da Massimo Osanna, Demetrios Athanasoulis, Luigi Gallo e Luana Toniolo. I primi due curatori sono, rispettivamente, il Direttore del Parco Archeologico di Pompei e il Direttore dell'Eforia dell'Antichità delle Cicladi, dunque coloro che hanno la responsabilità delle collezioni provenienti da due dei siti più importanti nella storia dell'archeologia moderna: Pompei e Akrotiri (nell'odierna Santorini).
La storia – seppure non la cronologia, trattandosi di una città romana ed un insediamento preistorico – accomuna queste città un tempo floride, crocevia di commerci, al centro di collegamenti e influenze con potenti città – rispettivamente Roma e Cnosso – che in un istante sono state 'congelate' nel tempo per l'eruzione improvvisa di un vulcano; una tragedia che le ha allo stesso tempo consegnate all'eternità, come ricorda l'evocativo titolo della mostra.
Le eruzioni hanno infatti determinato un velocissimo seppellimento delle due città sotto sedimenti omogenei che hanno preservato al loro interno gran parte delle caratteristiche di vie, piazze, interni e suppellettili, oltre a, nel caso di Pompei, i corpi delle vittime, sorprese nell'atto di cercare rifugio o di fuggire a un destino ineluttabile, testimonianze divenute iconiche grazie all'intuizione dell'archeologo Giuseppe Fiorelli: versare del gesso nelle cavità che venivano alla luce, che comprese essere ciò che restava dei corpi investiti dalla colata piroclastica.
È la prima volta che un'esposizione mette a confronto i due siti e alle Scuderie del Quirinale si è optato per una suddivisione tematica degli spazi: il primo livello della mostra, quello che accoglie il visitatore, racchiude una breve introduzione con reperti a confronto e con la contestualizzazione temporale dei due siti archeologici: Pompei, sepolta dall'eruzione del Vesuvio in un periodo plausibilmente coincidente con l'apice del suo splendore, nel 79 d.C, Akrotiri, sull'isola di Thera – oggi Santorini – analogamente distrutta dall'eruzione del vulcano Santorini quasi 1700 anni prima, nel 1613 a.C. e quindi più di 4000 anni fa.
Successivamente a tale ambiente introduttivo, il visitatore è immerso nella storia di Pompei, con un percorso tematico che sottolinea l'alternarsi degli stili artistici che ne hanno contraddistinto l'evoluzione, con le straordinarie ricostruzioni, mediante pannelli che montano gli affreschi originali, di alcuni degli ambienti più spettacolari portati alla luce: un'intera parete anticamente deputata al culto di lari e divinità, un ninfeo e una stanza – forse di rappresentanza – completamente affrescata a rappresentare un giardino straordinariamente dettagliato, questi ultimi due provenienti entrambi dalla famosa Casa del Bracciale d’oro. Anche complementi di arredo straordinariamente conservati sono presenti lungo l'esposizione, in un viaggio nella vita quotidiana della città; ma non sveliamo ulteriormente le sorprese che il visitatore potrebbe incontrare lungo il percorso.
Prima di accedere al secondo livello, si viene introdotti ad Akrotiri da un interessante filmato, che dà anche la possibilità di una sosta prima di passare alle meraviglie preistoriche del piano superiore. A differenza di Pompei, una serie di avvisaglie – fra cui un violentissimo terremoto – permise agli abitanti della città di abbandonarla prima della catastrofe, probabile motivo per il quale non sono state trovate vittime nel sito. L'eruzione causò in ogni caso una terrificante devastazione, con lo sprofondamento di parte dell'isola e un gigantesco tsunami, che può aver contribuito a decretare la fine della civiltà Minoica, oltre a essere ricordata a distanza di secoli (e ad aver probabilmente dato origine al mito di Atlantide). La stessa distruzione ha però determinato la conservazione straordinaria di questa antichissima città dell'Età del bronzo, fino agli anni '60 del '900, quando fu scoperta.
Per chi è appassionato di archeologia preistorica e protostorica, il secondo livello rappresenta una raccolta di tesori: sono esposti affreschi iconici per la prima volta al di fuori della Grecia, come i Giovani pescatori o un fregio con un paesaggio subtropicale​​​​​​, oltre a suppellettili di straordinaria fattura, data la loro antichità, come visibile dalla copia di un calco di un tavolo ligneo intagliato, realizzato con la stessa tecnica utilizzata a Pompei.
Proprio la narrazione delle cronache relativa all'esplosione di Thera introduce all'ambiente successivo, incentrato sull'immortalità conferita da queste uniche giornate – o istanti – a Pompei e Akrotiri. Immortalità che diviene terreno fertile per l'arte. L'ultima parte della mostra è dedicata infatti a opere originali ispirate alla vicenda di Pompei, alla sua scoperta o alla potenza delle eruzioni: opere fra cui spiccano de Valenciennes, con la spettacolare rappresentazione dell'eruzione del 79 d.C utilizzata per l'iconografia della Mostra stessa, Turner, Benzoni, con la 'Fuga da Pompei' capolavoro della scultura neoclassica, e l'arte contemporanea, con – fra gli altri – Guttuso, Warhol, Gormeley, Hirsch.
Un'esposizione spettacolare e completissima, in cui i livelli di narrazione si intrecciano e sovrappongono, in cui l'arte, a distanza di millenni, viene messa a confronto nei suoi richiami anche inaspettati. Un merito, che è quello di portare a Roma, in un contesto espositivo eccezionale, pezzi unici; aspetto che tuttavia ha suscitato fra gli addetti ai lavori qualche perplessità, se non qualche polemica, sull'opportunità di movimentare reperti archeologici di un tale valore, e che non va sottovalutato in un contesto critico.
Sicuramente, avere la possibilità di vedere dal vivo le meraviglie di Akrotiri e Pompei nella stessa esposizione, contestualizzate in una prospettiva di storia dell'arte, rappresenta un'occasione unica. Oltre che uno spunto di riflessione sulla Storia e l'Eternità, cui si può essere consegnati – o condannati – da un singolo istante.
“E’ una mostra che s’inserisce in pieno nella nostra tradizione espositiva- conclude Mario De Simoni, Presidente di Scuderie del Quirinale- fatta di rapporti internazionali di primo livello e di organico collegamento con i principali siti e istituzioni culturali italiane, in questo caso il Parco Archeologico di Pompei. Sempre a proposito delle attività che da sempre contraddistinguono Scuderie del Quirinale, anche per questa mostra abbiamo studiato specifiche proposte didattiche rivolte a differenti fasce d’età, a partire dai bambini di tre anni e un ricco programma di incontri e conferenze a cura di studiosi ed esperti di caratura internazionale”.
INFO
Tutte le informazioni su laboratori per scuole e famiglie, visite guidate e incontri con il pubblico sono disponibili sul sito www.scuderiequirinale.it
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ORARI
Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00
Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
BIGLIETTI
Audioguida inclusa
Gratuito under 6
Giovani 6-17 anni €2,00
Intero € 15,00
Ridotto € 13,00
Biglietto Open
PROMOZIONI SPECIALI
Biglietto speciale Pausa Pranzo – €8,00 (per tutti i visitatori esclusivamente dal lunedì al venerdì non festivi dalle 12.40 alle 14.20)
Biglietto speciale over 65 – € 10,00 (esclusivamente il lunedì e il martedì dalle ore 15.00 alla chiusura della biglietteria)
Biglietto studenti universitari, ricercatori e dottorandi delle università italiane – € 5,00 (esclusivamente venerdì e sabato dalle ore 19.00 alla chiusura della biglietteria.)
Biglietto 2×1 speciale Amiche – €15,00 + 1 omaggio da ritirare in botteghino (esclusivamente il giovedì dalle 15 alla chiusura della biglietteria)
È possibile pre-acquistare il biglietto d'ingresso alla mostra e accedere alle sale espositive senza file. Diritto di prenotazione intero, ridotto e promozioni: € 2,50.
VISITE GUIDATE
Visita individuale in Italiano € 5,00 a persona sabato, domenica e festivi (ore 10:20 – 12:00 – 16:20 – 18:00) avvengono in gruppi di massimo 25 partecipanti singoli, il costo del servizio non comprende il biglietto di ingresso alla mostra
Visita per gruppi € 100,00 (max 25 persone) con prenotazione obbligatoria (diritto di prenotazione 5,00€) È escluso il costo del biglietto
SPECIALE GRUPPI
dal lunedì al venerdì: 2,50€ a persona + biglietto ridotto 13,00€ a persona
Il gruppo può essere composto da un minimo di 7 paganti (intero o ridotto) a un massimo di 25 persone, un accompagnatore/guida gratuito ogni dieci persone.
Prenotazione obbligatoria
sabato e domenica: 2,50€ a persona + biglietto 15,00€ a persona
Il gruppo può essere composto da un minimo di 7 paganti (intero o ridotto) a un massimo di 25 persone, un accompagnatore/guida gratuito ogni dieci persone.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a gruppi@scuderiequirinale.it oppure gruppi@vivaticket.com
SPECIALE SCUOLA
Visita con audioguida € 50,00 per gruppo scolastico (massimo 25 persone tra alunni e insegnanti)
Visita guidata + prenotazione turno € 120,00 (massimo 25 persone tra alunni e insegnanti)
Laboratori per scuola materna, primaria, secondaria di primo grado e secondo grado € 120,00 (massimo 25 persone tra alunni e insegnanti)
Prenotazione obbligatoria – Diritto di Prenotazione: € 5,00
SPECIALE FAMIGLIA
Laboratorio per bambini dai 3 ai 5 anni € 8,00 a persona, sabato e domenica alle ore 16:00 domenica alle ore 10:20, per ogni bambino è obbligatoria la presenza di 1 o 2 accompagnatori
Laboratorio per bambini dai 6 agli 11 anni € 8,00 a persona, sabato e domenica alle ore 16:00. Non è prevista la presenza di un adulto accompagnatore
Speciale Famiglia al museo sabato e domenica, solo per gli adulti che accompagnano uno o più bambini ai laboratori dai 6 agli 11 anni € 11,00 a persona
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