Nuova vita alle @Gallerie Barberini Corsini: l’ingresso in una nuova era

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Aria di cambiamenti, e di novità sul colle del Quirinale! Alla presenza del ministro Dario Franceschini  e della direttrice del nuovo museo Flaminia Gennari Santori è stato presentato il progetto che riunisce le due Gallerie, ora semplificate in Barberini-Corsini Gallerie Nazionale,  in un unico polo museale e che porterà per la metà del 2018 all’apertura di tutto il piano nobile dello storico palazzo.

Le novità raccontate dalla direttrice Santori, entusiasta di un progetto che ha preso in mano nel novembre del 2015, vede, con l’autonomia delle Gallerie con la riforma del MIBACT del 2015, la possibilità di restituire ai musei il loro ruolo centrale in uno spazio moderno, luogo di incontro e di ritrovo.

L’avvio dei lavori di restauro dei 700mq del piano nobile dell’edificio di Carlo Maderno, restituiti al museo dal  ministero della Difesa, porterà alla ricollocazione delle opere della Galleria del primo piano, con ampi spazi fisicamente più idonei per accogliere le opere di grandi dimensione che sono esposte. Senza tralasciare che i depositi della Galleria possiede un numero decisamente consistente di opere che non hanno trovato ancora la giusta collocazione e che potrà dare la possibilità di costruire, nel percorso permanente, delle mostre temporanee.

Importante collaborazione nel 2017 con le Scuderie del Quirinale, anch’esse da poco rinnovate, che porterà alla partecipazione nella loro programmazione in un, ci auguriamo, dialogo tra tutti i poli museali che diventino sempre più un circuito collegato come una unica voce che racconta tutto il bello che la capitale ha da offrire.

Ma non solo questo… un progetto che vede le Gallerie punto di ritrovo non solo dei turisti, ma che in particolare è rivolto ai romani e si auspica di farlo diventare luogo di ritrovo, di scambio e  di incontro in nome e intorno alla storia europea del sei-settecento: nuovi allestimenti, nuovi percorsi multimediali che raccontino le storie delle opere, del palazzo e della famiglia Barberini (troppo spesso si lascia solo l’empatia e le emozioni che trasmettono tralasciando che dietro anche una piccola opere si cela un mondo), una caffetteria, un bookshop.

La nuova vita parte dal nuovo sito, sviluppato da VIVA! Srl di Milano, dai nuovi social (FB, TWITTER, INSTAGRAM)  nonché dal nuovo logo, a cura di Alberto Berengo Gardin e Nicolette Mandarano: bianco e nero e linee pulite li contraddistinguono perché a parlare sono i contenuti.

Un importante e ricco programma didattico, la possibilità, già dal mese di ottobre, di visitare quotidianamente l’appartamento settecentesco del secondo piano abitato dai Barberini fino al 1964, con visite alle 11,30 e 16.00.
Alla Galleria Corsini i cantieri di restauro che saranno resi accessibili in particolari occasioni.

Un programma fitto di eventi che seguiremo da vicino nei prossimi mesi e che si apre con due mostre:

IL PITTORE E IL GRAN SIGNORE. BATONI, I REZZONICO E IL RITRATTO D’OCCASIONE, a cura di Michele di Monte fino al 23 Aprile, celebra il dipinto di Pompeo Batoni acquistato nel 2016 dal MiBACT per il museo: il ritratto del principe Abbondio Rezzonico viene messo in relazione, nell’unica sala che li accoglie, con un piccolo numero di opere che narrano l’esigenza di pontefici o “milordi” di farsi ritrarre in celebrazioni esasperate e cerimoniose in un delirio autorappresentativo .

 

 

Seconda, e decisamente ampia e ben strutturata, è MEDITERRAMEO IN CHIAROSCURO. RIBERA, STOMER E MATTIA PRETI DA ROMA A MALTA,  a cura di Sandro Debono e Alessandro Cosma, fino al 21 Maggio.

Nasce dalla collaborazione internazionale della Galleria con il MUZA (Muza Nazzjonali tal-Arti, Museo Nazionale delle Arti) de La Valletta, Malta.
Per la prima volta alcuni dei capolavori del museo maltese giungeranno nella capitale e altrettante arriveranno nell’isola in uno scambio culturale e artistico, per una delle manifestazioni che celebra Malta capitale Europea del 2018.
L’isola accolse nel Seicento prima Caravaggio e Mattia Preti poi, lasciando un indelebile segno nell’arte fino a quale momento prodotta: nei 18 dipinti esposti sono messi in relazione con quegli artisti stranieri che da quel lascito ne trassero nuova linfa artistica, Jusepe de Ribera, David Master, Matthias Stomer.
Senza tralasciare la sezione dedicata a Mattia Preti, che dopo il suo inizio a Roma, trascorse trent’anni della sua carriera nell’isola Europea trasformandola nel capolavoro barocco che conosciamo.

 

Grande curiosità, e un po’ di scetticismo, uscendo dal palazzo è la sensazione che ci lascia; speranza di un vero miglioramento e valorizzazione di un patrimonio indubbio e timore di vedere ancora una volta un museo che nello stare, giustamente, attento alle “cifre” possa perdere di vista il suo scopo primario.. e soprattutto che non diventi l’ennesimo esempio di luogo di ritrovo dove il bar, il bookshop e le foto #taggate sui social siano più importanti dello sfondo che li circonda!

Foto credit:
Foto copertina: Palazzo Barberini
Foto 1: Palazzo Barberini
Foto 2. Galleria Corsini
Foto 3:
Pompeo Batoni, Ritratto di Abbondio Rezzonico, Palazzo Barberini, 1766
Foto 4: Matthias Stomer, Decollazione del Battista, MUZA – Muza Nazzjonali tal-Arti (Heritage Malta), 1640-1645 ca.

Info:

PALAZZO BARBERINI
via delle Quattro Fontane, 13 – 00184 Roma, Italia
tel +39 06 4814591
ORARI
Martedì/domenica 8.30 – 19.00
La biglietteria chiude alle 18.00
GIORNI DI CHIUSURA
Il lunedì, 25 Dicembre, 1° Gennaio, 1° Maggio
INGRESSO
Intero 7 €
Ridotto 3,50 €

GALLERIA CORSINI
via della Lungara, 10 – 00152 Roma, Italia
tel +39 06 68802323
ORARI
Il lunedì; mercoledì-sabato 14.00 – 19.30
Domenica 8.30 – 19.30
La biglietteria chiude alle 19.00
GIORNI DI CHIUSURA
Il martedì, 25 Dicembre, 1° Gennaio, 1° Maggio
INGRESSO
Intero 5 €
Ridotto 2,50 €

 

Il pittore e il gran signore.
Batoni, i Rezzonico e il ritratto d’occasione

11 Gennaio 2017 – 23 Aprile 2017
a cura di Michele di Monte

 

Mediterraneo in chiaroscuro.
Ribera, Stomer e Mattia Preti da Malta a Roma

11 Gennaio 2017 – 21 Maggio 2017 (prorogata al 2 Luglio)
a cura di Alessandro Cosma e Sandro Debono

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