MINUTE VISIONI @ Museo Napoleonico: Alla scoperta di un’imperdibile collezione d’arte

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Le tessere vitree utilizzate nell’arte del mosaico minuto del XVIII e XIX , in grado di simulare la pittura, creano delle suggestioni di un bello irraggiungibile e di un mondo lontano, ma sono anche la testimonianza di una modernità che si stava avviando, la cui produzione era destinata ai viaggiatori del "Grand Tour" come souvenir della Città Eterna.

La collezione Ars Antiqua Savelli dei micro mosaici romani del 1700 e 1800 è esposta nella mostra Minute Visionidal 25 Giugno 2016 al 31 Dicembre 2016, all’interno del magnifico Museo Napoleonico, e si apre come un piccolo universo inserito tra le diverse ricchezze del Palazzo. Le opere sono circa cento tra quadri, tavoli, fermacarte, gioielli e tabacchiere, mostrano le diverse fasi dello sviluppo dell’arte del mosaico minuto in diversi generi : dalle vedute antiche principalmente di Roma,  alle nature morte,  scene di vita popolare o le riproduzioni di capolavori dell’arte, come “La Madonna della seggiola” di Raffaello del mosaicista Luigi Moglia.

Lo scopo della mostra oltre a far conoscere le preziosità della collezione Savelli, che da più di 50 anni con passione raccoglie da tutta Europa manufatti del micro mosaico arrivando a un totale di 800 opere, è quello di far conoscere al pubblico un arte raffinata ormai di nicchia, ma che nel fine 700 raggiunse il suo apice, ed era destinata non solo agli arredi di lusso, ma anche a tutti i viaggiatori stranieri che animati dalla passione per l’antico, giungevano in Italia e acquistavano nelle botteghe più rinomate della capitale uno di questi capolavori come souvenir.
Quest’arte, infatti, fu una produzione prettamente romana che arrivò in Francia, ma non ebbe lo stesso successo come in patria, perché nasce dall’ impulso dato dal laboratorio della fabbrica di San Pietro, che dopo il compimento della Basilica e il rilancio dell’arte musiva nella capitale, nel 1727 viene fondato lo Studio Vaticano del mosaico.
Giacomo Raffaelli inventò questa nuova tecnica con l’uso di smalti opachi e tinte graduate, esponendo i suoi lavori nella sua bottega a Piazza di Spagna, arrivò ben presto a un notevole successo, conferendo all’Urbe la fama per questa nuova tecnica artistica.

Le vedute antiche più belle sono allestite nella prima parte della mostra, che per la prima volta vengono posti a confronto i capolavori del micro mosaico con pitture o stampe provenienti dalle collezioni del Museo di Roma, dove non solo si può notare la difficoltà nel distinguere il mosaico dalla pittura, e apprezzare  la bravura tecnica raggiunta, ma si può ammirare il prototipo a cui il mosaico si ispirò. Spicca “La veduta di Paestum” utilizzata come cornice per un camino, dove si può osservare da vicino la vasta gamma cromatica raggiunta delle tessere e il diverso utilizzo delle forme di queste, per ottenere dei  sorprendenti effetti chiaroscurali al pari della pittura. Oppure la tempera esposta di una veduta di San Pietro, che servì da modello del  micro mosaico per un coperchio di una tabacchiera dal prezioso bordo in malachite.

La seconda parte dell’esposizione è dedicata  ai tavoli ornati di pietre preziose, che fanno risaltare il  mosaico al centro, e ai quadri con delle vedute simboliche di Roma di Michelangelo Barberi. Il “Ricordo delle passeggiate in Roma” offre come un apparizione allegorica due momenti della città : da un giardino con due archi ricoperti di edere i turisti ammirano da un lato San Pietro di giorno e dall’altro il Colosseo sotto il chiaro di luna.

L’ultima parte oltre a offrirci al centro della sala il capolavoro “Benedizione Urbi et Orbi di Leone XIII”che testimonia come ormai verso fine 800 l’arte del micro mosaico raggiunse i livelli dell’arte pittorica, arrivando all’esaltazione del dettaglio, vengono anche esposte opere di scene di genere e nature morte insieme a gioielli di notevole pregio. Tra questi oggetti di lusso, vengono esposti alcuni gioielli  provenienti dal Museo Napoleonico appartenenti a Carolina Bonaparte e il tabacchiere con la testa di Giove, che fu un dono di Pio VII  a Napoleone per la sua incoronazione, questi creano un filo conduttore di tutta l’esposizione con il luogo stesso del Museo, che ci proietta in un mondo raffinato da scoprire.

Foto credit:  
Copertina: Veduta notturna in piazza del Campidoglio
Foto 1: Veduta dei templi di Paestum
Foto 2: Ricordi delle passeggiate in Rom
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Foto 3. Biagio Barzotti, Benedizione Urbi et Orbi di Leone XIII, 1879

Info:

Minute Visioni

Museo Napoleonico

Dal 25 Giugno 2016 al 31 Dicembre 2016
Dal Martedì alla Domenica ore 10.00 – 18.00
Chiuso Lunedì
INGRESSO GRATUITO
Informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00)

Mostra a cura di: Fabio Benedettucci, Maria Grazia Branchetti e Marco Pupillo
Promosso da: Roma Capitale- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali Società Mosaici Artistici
Con la collaborazione di: MasterCard Priceless Rome
Media Partner: Il Messaggero
Servizi Museali: Zètema Progetto Cultura

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