Nella splendida sala degli Arazzi dei Musei Capitolini è stata inaugurata il giorno del Natale di Roma numero 2770 la mostra MICHELANGELO. CAPOLAVORI RITROVATI; due fogli con quattro disegni a lui attribuiti con “Il Sacrificio di Isacco” e “Cleopatra”, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Fondazione Casa Buonarroti, a cura di Pina Ragionieri, presidente della Fondazione Casa Buonarroti, con l’organizzazione dell’Associazione Culturale MetaMorfosi e di Zètema Progetto Cultura. Michelangelo torna non a caso ad essere celebrato nella sua dimora, i Musei Capitolini, ai piedi del quale colle, nel quartiere Alessandrino, visse per più di 50 anni e luogo di cui ha curato l’organizzazione della famosa piazza del Campidoglio.
L’incipit alla mostra lo da il ritrovamento durante l’intervento di restauro nel 2016 de "Il sacrificio di Isacco", capolavoro grafico del Maestro del 1530 avvenuta a Casa Buonarroti a Firenze, dove è conservato un cospicuo corpus di disegni michelangioleschi.
Il disegno ritrovato è uno schizzo a matita nera, con protagonista il personaggio biblico, sul retro dello stesso foglio che Michelangelo ha utilizzato per realizzare il famoso Sacrificio di Isacco. Durante il restauro, in occasione dell’asportazione di un controfondo, usato in epoca successiva per proteggere i disegni ma che al contrario limitando il ricambio di aria provoca dei danni, si è scoperto che l’artista aveva realizzato uno schizzo su uno dei due lati del foglio e poi, girando lo stesso, lo aveva ricalcato con una matita rossa sul contorno della composizione del Sacrificio di Isacco che, da molti anni, fa parte della collezione di Casa Buonarroti.
Grazie ad un sistema appositamente creato viene esposto da entrambi i lati insieme ad un altro analogo, "Cleopatra", datata intorno al 1535, scoperta anch’esso grazie alla rimozione di un controfondo nel 1988. A differenza del primo, il disegno di Cleopatra è una prova di pura tecnica, non è legato ad alcuna opera successiva e donata dall’artista a Tommaso dè Cavalieri.
Durante la conferenza stampa Pina Ragionieri, presidente della Fondazione Casa Buonarroti, ha evidenziato le analogie dell’opera in questione con la celebre formella brunelleschiana del concorso del 1401 per la seconda porta del Battistero di Firenze che hanno portato una parte della critica a ritenere che si tratti di un omaggio al Brunelleschi, artista molto ammirato dal Buonarroti. La formella era facilmente visibile a Michelangelo ai tempi del suo impegno laurenziano, in quanto era fin dal 1432 collocata come sportello nell’altare della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo e come conferma la curatrice “Non è quindi fantasioso ma anzi piuttosto realistico pensare che Michelangelo ‘copiasse’ dal vivo questa immagine”.
L’esposizione diviene anche l’occasione per porre l’attenzione sull’importanza dei restauri conservativi in questo caso quello dell’organizzazione Olivetti che, tra il 1988 e il 1989, si fece carico del restauro di Cleopatra, e quello dell’Associazione MetaMorfosi che, nel 2016, ha permesso un intervento conservativo de Il Sacrificio di Isacco, rivelatosi particolarmente importante e che ci ha regalato alla rarissima scoperta di un inedito di Michelangelo.
Di entrambi i disegni quello colpisce come pochi segni grafici, riescano a trasmettere una possanza ed una pulizia d’immagine curata nei minimi dettagli; pochi segni ma i fondamentali per non lasciare al caso alcun dettaglio. Sembrerebbe ardito decidere di costruire una mostra “solo” sul ritrovamento di due pezzi, per di più di due disegni, anche se del maestro rinascimentale, ma basta entrare nella sala e ammirare le costruzioni che li ospita per capire che non sempre ci vogliono molti pezzi per creare un evento.. ci sono piccoli segni grafici che nella loro semplicità riescono a riempire lo spazio.
Foto credit:
Foto copertina/foto 1: Sacrificio di Isacoo- fronte-retro
Foto 2: Cleopatra- fronte- retro
Info:
MICHELANGELO. CAPOLAVORI RITROVATI
Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori – Sala degli Arazzi
Dal 22 aprile al 7 maggio 2017
Tutti i giorni ore 9.30-19.30
La biglietteria chiude un'ora prima
060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Promotori
Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Fondazione Casa Buonarroti Organizzazione Associazione Culturale MetaMorfosi con Zètema Progetto Cultura
Con la collaborazione di MasterCard Priceless Rome
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