“Non ho avuto maestri pittori, il senso del peccato è il mio maestro. Il peccato è una trasgressione del pensiero” Carol Rama”.
La GAM di Torino propone dal 12/10/2016 al 05/02/2017 LA PASSIONE SECONDO CAROL RAMA, una retrospettiva dedicata ad una delle più interessanti e trasgressive artiste italiane del secolo scorso: Carol Rama. La mostra, che presenta circa 200 opere, vuole ripercorrere i 70 anni di produzione artistica intensa e anticonformista dell'artista torinese e in un certo senso vuole restituire Carol Rama e la sua opera alla città di Torino.
La Rama nasce a Torino nel 1918 e a Torino vivrà tutta la sua vita e la sua esperienza artistica, stabilendo la sua casa/laboratorio in via Napione, fino alla morte sopraggiunta nel 2015.
Da quel magazzino dell'anima usciranno lungo i decenni le rappresentazioni differenti che Carol Rama darà di sé, del suo mondo e di ciò che la circonda e ispira.
Le opere all'interno della mostra vogliono ripercorrere tutti i momenti della sua vita artistica, anche se l'allestimento, pur raggruppando le opere per periodi, non segue il semplice ordine cronologico.
Si apre con la serie dei collage e bricolage degli anni 60 e 70 in cui occhi di vetro osservano lo spettatore e camere d'aria in gomma compongono nuovi e inquietanti spazi che superano il tempo.
Troviamo poi i dipinti e gli acquarelli degli anni 80 realizzati su mappe catastali e fogli usati da architetti e ingegneri, fino ad approdare agli anni '90 con una serie ispirata alla mucca pazza, il morbo che in quegli anni aveva colpito gli allevamenti bovini, ma che poteva trasmettersi anche all'uomo.
Proprio questa prossimità tra animale e uomo legata alla malattia portò la Rama ad affermare “La mucca pazza sono io e questo mi ha dato una gioia, un godimento straordinario”, sottintendendo che tutto il mondo insieme a lei, era pazzo.
In una piccola stanza invece la produzione degli anni 50, l'unico momento in cui aderisce ad un movimento artistico, il MAC (Movimento Arte Concreta). Per tutto il resto della sua vita artistica resterà però sempre ai margini delle correnti e dei movimenti che attraversano l'Italia e Torino stessa.
Esclusa o semplicemente ignorata, come per il manifesto dell'arte povera a metà degli anni 60; forse non capita da molti suoi contemporanei eppure ammirata da intellettuali e artisti del calibro di Picasso, Warhol, Casorati, Mollino, Sanguineti e Man Ray (di questi ultimi presenti in mostra una poesia dedicata a Carol Rama e un gioco di anagrammi fatto con il suo nome).
Il percorso alla scoperta dell'artista non è ancora concluso, manca una sala, dalle cui pareti completamente rosse emergono piccoli acquarelli dipinti tra gli anni 30 e gli anni 40: corpi nudi, talvolta mutilati, arti putrefatti, organi sessuali esposti, lingue solide e serpenti fallici emergono dalle pareti con colori delicati. Sono opere di fortissima trasgressione e di evidente e sfacciata “oscenità” (come furono definite dalla polizia quando chiuse la mostra di Carol Rama nel 1945). Sono opere però che non solo contengono una fortissima carica sessuale, ma che mostrano il lato eversivo di opposizione politica di Carol Rama che contestava quel corpo perfetto tanto esaltato dal fascismo.
Alla domanda che le fu posta durante un intervista da Corrado Levi “Tu credi che i tuoi quadri piaceranno tra 50 anni?”
la Rama risponde:
“Piaceranno moltissimo a quelli che hanno sofferto, e che dalla sofferenza non hanno saputo cavarsela…perché la follia è vicina a tutti"
Foto Credit:
Foto Copertina: Carol Rama nel suo studio. Photo Roberto Goffi © Archivio Carol Rama
Foto 1: Bricolage 1967 Occhi di vetro, china e guazzo su carta Glass eyes, Chinese ink and gouache on paper 43,5 x 54,5 cm Collezione privata, Torino Private collection, Torino Photo: Tommaso Mattina
Foto 2: Le malelingue The Gossips 1997 Acquatinta su carta fotoincisa. Edizione 15/39 Aquatint on photo-engraved paper. Edition 15/30 50 x 65 cm Collezione Franco Masoero, Torino Collection Franco Masoero, Torino Photo: Courtesy Collezione Franco Masoero, Torino
Info:
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna
Via Magenta, 31 – 10128 Torino
12 ottobre 2016 – 5 febbraio 2017
LA PASSIONE SECONDO CAROL RAMA
Da martedì a domenica h.10.00-18.00
Curata da Teresa Grandas e Paul B. Preciado per il museo MACBA di Barcellona e realizzata in collaborazione con la GAM e altri tre musei europei
Coordinamento curatoriale ed editoriale di Anna Musini
L’edizione italiana del catalogo edita da Silvana Editoriale è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Sardi per l’Arte