La Misericordia, fulcro del pensiero cristiano da sempre oggetto di opere d’arte, tema del Giubileo Straordinario indetto dal Santo Padre, è il tema della mostra ai Musei Capitolini in La Misericordia nell’arte. Itinerario Giubilare tra i Capolavori dei grandi artisti Italiani, fino al 27 Novembre: diviso in due sezioni la Madonna della Misericordia, la Madonna che accoglie i fedeli sotto il suo mantello a proteggerli come una madre fa con i propri figli, e le Opere della Misericordia, i passi che un buon cristiano dovrebbe compiere.
La mostra è allestita al piano terra del Palazzo dei Conservatori che nel Rinascimento e nell’Ottocento erano le sedi delle Corporazioni Artigiane, dove i capi delle “Universitas” amministravano la giustizia all’interno della stessa confraternita ed il camminare lungo questi corridoi, anche se l’assetto delle stanze è stato rivoluzionato, diviene un viaggio nel ruolo storico e sociale che il Campidoglio ha assunto in epoche diverse.
Ad aprire l’allestimento come simbolo dell’apertura della mostra e dell’Anno Santo è collocata la stampa ufficiale "Misericordieae Vultus", un’incisione celebrativa dell’Anno della Misericordia, realizzata ad acquaforte e bulino da Pierluigi Isola e dal maestro incisore Patrizio di Sciullo: idealmente divisa in due in senso orizzontale, nella parte superiore una composizione delle sette basiliche romane mentre nella parte inferiore una “interpretazione” delle opere di misericordia, nella quale si rincorrono immagini simboliche.
La prima sezione è dedicata a La Madonna della Misericordia, l’iconografia della Vergine che protegge i fedeli sotto il suo mantello di grande diffusione già nell’alto Medioevo e trova la massima diffusione nel tre e quattrocento su cui si sono cimentati i più grandi artisti dell’epoca (solo nel 13° secolo sono note almeno 70 opere con questo tema). Il “Polittico della Misericordia” di Piero della Francesca è l’esponente più noto, di cui è presente un pannello didattico vista l’impossibilità dell’opera di essere traportata.
In esposizione una scelta di opere che testimoniano la grande diffusione del tema: un dipinto del Trecento attribuito a Taddeo di Bartolo con la Madonna della Misericordia della Pinacoteca Nazionale di Siena, le tavole dei primi Cinquecento di Raffaello Botticini della Pinacoteca Nazionale di Bologna e di Cola da Orte del Museo d’Arte Sacra di Orte, la tela di Jacopo Zanguidi detto Il Bertoja della Galleria Nazionale di Parma, la splendida Madonna della Misericordia di Vincenzo Tamagni proveniente dal Museo Civico e Diocesano di Montalcino, un rappresentazione classica ma al contempo distinguibile dalle altre in esposizione per la scelta dei colori con la predominanza del bianco e oro, a rimarcare la purezza e preziosità simbolica della Vergine. Su tutti spicca lo stendardo processionale di Niccolò Alunno proveniente dalla Pinacoteca comunale di Assisi: dipinto su entrambi i lati, posizionato al centro della sala è montato su di un telaio in alluminio senza traverse per poter ammirare le due facciate data la sua natura espositiva.
La seconda sezione è dedicata alle Sette Opere della Misericordia, per la prima volta descritte da Cristo nel Vangelo di San Matteo e riflettono nella coscienza cristiana il senso dell’amore di Dio verso il prossimo: solo nel XII secolo che viene stabilita la lista delle sette aggiungendo l’ultima (seppellire i morti) alle sei citate da San Matteo (vestire gli ignudi, dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati).
L’opera più esemplificativa in tal senso è il dipinto che Caravaggio eseguì nel 1606 per la Confraternita del Pio Monte della Misericordia a Napoli conosciuto come le “Sette Opere di Misericordia” anche se l’esatto titolo dell’opera, è la “Madonna della Misericordia” in una rivoluzione del tema in cui il genio riunisce in un solo quadro tutte le 7 opere della misericordia nonché il tema della Madonna della Misericordia: in mostra è presente con un pannello didattico come la precedente di Piero della Francesca data l’impossibilità del suo trasferimento.
Sono presenti le varie opere misericordiose, tra cui un bassorilievo di Pietro Bernini, padre del famoso Lorenzo, di San Martino che dona il mantello al povero del Museo Nazionale di San Martino di Napoli, la Carità Romana di Guido Reni delle Gallerie degli Uffizi, un dipinto San Camillo de Lellis soccorre gli ammalati di Pierre Subleyras del Museo di Roma, il Buon Samaritano di Mattia Preti proveniente da Cosenza, un manoscritto della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, la Deposizione di Sisto Badalocchio della Galleria Borghese e di Francesco Manno proveniente da Palazzo Chigi di Ariccia e lo splendido dipinto di Gioacchino Toma La Sanfelice in carcere Napoli, Museo di Capodimonte, piccolo capolavoro, un vero maestro dei ritratti d’interni in cui la povertà ed essenzialità ambienti raccontano tutta la tragedia che la donna sta vivendo.
Su tutti fa eco una serie di quattro dipinti, degli affreschi staccati e montati su tela, di un Anonimo parmense della metà sec. XV, conservati a Parma alla Galleria Nazionale, raccontanti quattro delle sette fasi delle opere della Misericordia con una semplicità e povertà di immagini forse più che mai esplicativi del messaggio cristiano di cui ne sono il simbolo e che nell’anno del Giubileo dovrebbe essere di monito per tutti non solo per i cristiani.
foto credit:
copertina: Madonna della Misericordia Vincenzo Tamagni c.c. cm 195×146,5 Montalcino, Museo Civico e Diocesano
foto 1: “Madonna della Misericordia”, Niccolò Alunno, stendardo processionale, tempera su tela, XV sec., h cm 177×118 Assisi – Pinacoteca Comunale, Palazzo Vallemani
foto 2: “San Camillo de Lellis salva gli ammalati dell'Ospedale San Spirito durante l'inondazione del Tevere” 1598 Pierre Hubert Subleyras olio su tela 1746 Roma, Museo di Roma
info:
La Misericordia nell'Arte
Musei Capitolini
Dal 31 maggio al 27 novembre 2016
Tutti i giorni 9.30-19.30
Ingresso gratuito per i residenti a Roma e nell'area della Città Metropolitana nella prima domenica di ogni mese
Promossa da
Roma Capitale -Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Organizzazione
Centro Europeo per il Turismo e Cultura in occasione del Giubileo indetto dal Santo Padre
Patrocinio
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Servizi museali
Zètema Progetto Cultura
Comitato scientifico
Arcivescovo Jean-Louis Bruguès, Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa (Presidente), Claudio Parisi Presicce, Daniela Porro, Claudia Cieri Via, Anna Maria Guiducci, Rita Silvestrelli, Marco Bussagli
Con la collaborazione di
MasterCard Priceless Rome
Media Partner
Il Messaggero
Servizi di vigilanza
Travis Group